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lunedì 22 ottobre 2018

TEMPLI DEL CONSUMO O TEMPLI DI DIO ?



Un recente viaggio mi ha condotto in due grandi e belle citta' europee , ne tralascio la menzione che nulla aggiunge o toglie al contenuto della riflessione che sto per proporvi ; infatti le orde turistiche ormai sciamano per tutte le citta' del mondo a vocazione turistica animando le cosi dette :

                            MOVIDE

fiumane , folle di individui che si snodano come un sinuoso pitone per strade , vicoli , viuzze di antichi e moderni sobborghi ingurgitando panini di Mcdonald's , lattine di birra a go go , coni gelato megagalattici che arricchiranno le tasche delle multinazionali del farmaco che sono poi le stesse della produzione wlimentare del "cibo spazzatura" . 




I templi del consumo , del fastfood , hanno sostituito gli antichi templi del sacro , ormai svuotati , de-semantizzati di ogni qualsivoglia significato simbolico e religioso , e ridotti a mera rimanenza di un tempo che fu e ora "museificati" per assicurare lauti proventi alle amministrazioni statali .

Bus turistici scaricano e caricano senza sosta  ogni giorno a   migliaia queste moltitudini vagabonde che ignare fanno parte di questa fabbrica del turista giunto li per consumare ed essere consumato ad un tempo .

Il turista ha sostituito la figura del "pellegrino" , che in un tempo remoto tra mille difficolta' si avventurava in viaggi aventi come meta santuari o templi sacri per assicurarsi la "purificazione"  del Karma , per togliersi dall'anima le tossine spirituali che lo avrebbero reso piu' leggero nel viaggio di ritorno , per questo si chiamava :

                          PELLEGRINO

dal latino :

          PER AGROS PEDIS CALCANTIBUS

per agros appunto da cui :

                Peregrinos e poi Pellegrini  


Scomparsi insieme ai loro templi trasformati in templi del consumo , all'ingresso il saderdote officiante e' scomparso , sostituito dal bigliettaio per l'ingresso , dal gelataio , dal rosticcere che vende Hotdugs in una nuvola densa olezzante di salcicce arrostite che hanno sostituito il profumo paradisiaco dell'incenso purificante . 

Il corpo non piu' allegerito dalla purificazione del karma , si trova a tornare appesantito e pieno di tossine alimentari ; nel tempio del consumo officia un'altro sacerdote , il solito ego/faraone come l'omino di burro collodiano a caccia di citrulli da portare nel paese dei balocchi , perche' tali sono divenute le citta' non piu' della cultura ma delle interminabili movide notturne, tutte uguali , tutte omologate dallo stesso sponsor in tutto il mondo !

Purtuttavia rimangono "centri" di "trasformazione" ; perche' se nei templi sacri si operava una trasformazione , anche nei templi sel consumo si verifica una trasformazione .




A Praga (bellissima citta') esiste accanto al palazzo Reale una via detta :

   DEGLI ALCHIMISTI O VICOLO D'ORO

Deliziose piccole casette fatte costruire dall'Imperatore Rodolfo II° (1625 ca) per ospitare la corte degli Alchimisti che la aveva fatto convenire per cercare la :

                 PIETRA FILOSOFALE 

con la quale trasformare  il :

                 PIOMBO IN ORO 

Ma ahime' nessuno vi riusci' per lo piu' si trattava di ciarlatani desiderosi egoisticamente di intascare i soldi dell'imperatore  , anche lui pero' animato da ego faraonico  per dotarsi di oro a bella posto . Fu un incontro di citrulli , anche loro vittime del paese dei balocchi . Ignoravano i tapini che l'oro , quello VERO degli alchimisti e' : 

                 L'ORO SPIRITUALE 

L'oro "sottile"  non del piccolo se empirico , ma dello :

                          IO SONO 

           L'ESSERE il VERO ESSERE 

risultato finale della trasformazione alchemica , interiore , che coinvolge nella sua trasmutazione la :


MENTE , IL CUORE , L'ANIMA ,IL CORPO

Ora le casette di quella vie sono abitate da negozietti di paccottiglia turistica , veri centri alchemici ; infatti trasformano il "piombo" (Avidya / ignoranza) dei turisti in "oro" grossolano ed egoico per le loro tasche .

Insomma una Alchimia all'incontrario , poi tutti i gusti son gusti e come diceva Toto' : 

DE GUSTIBUS NON EST SPUTAZZELLA !