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mercoledì 22 marzo 2017

QUANDO IL MANIPURA CHAKRA (EGO) BRUCIA TROPPO !






Dal secondo libro dei Re

In quei giorni Naamàn, comandante dell'esercito del re di Aram, era un personaggio autorevole presso il suo signore e stimato, perché per suo mezzo il Signore aveva concesso la salvezza agli Aramèi. Ma quest'uomo prode era lebbroso.


Ora bande aramèe avevano condotto via prigioniera dalla terra d'Israele una ragazza, che era finita al servizio della moglie di Naamàn. Lei disse alla padrona: «Oh, se il mio signore potesse presentarsi al profeta che è a Samarìa, certo lo libererebbe dalla sua lebbra». Naamàn andò a riferire al suo signore: «La ragazza che proviene dalla terra d'Israele ha detto così e così». Il re di Aram gli disse: «Va' pure, io stesso invierò una lettera al re d'Israele».


Partì dunque, prendendo con sé dieci talenti d'argento, seimila sicli d'oro e dieci mute di abiti. Portò la lettera al re d'Israele, nella quale si diceva: «Orbene, insieme con questa lettera ho mandato da te Naamàn, mio ministro, perché tu lo liberi dalla sua lebbra». Letta la lettera, il re d'Israele si stracciò le vesti dicendo: «Sono forse Dio per dare la morte o la vita, perché costui mi ordini di liberare un uomo dalla sua lebbra? Riconoscete e vedete che egli evidentemente cerca pretesti contro di me».


Quando Elisèo, uomo di Dio, seppe che il re d'Israele si era stracciate le vesti, mandò a dire al re: «Perché ti sei stracciato le vesti? Quell'uomo venga da me e saprà che c'è un profeta in Israele». Naamàn arrivò con i suoi cavalli e con il suo carro e si fermò alla porta della casa di Elisèo. Elisèo gli mandò un messaggero per dirgli: «Va', bàgnati sette volte nel Giordano: il tuo corpo ti ritornerà sano e sarai purificato».

Naamàn si sdegnò e se ne andò dicendo: «Ecco, io pensavo: "Certo, verrà fuori e, stando in piedi, invocherà il nome del Signore, suo Dio, agiterà la sua mano verso la parte malata e toglierà la lebbra". Forse l'Abanà e il Parpar, fiumi di Damàsco, non sono migliori di tutte le acque d'Israele? Non potrei bagnarmi in quelli per purificarmi?». Si voltò e se ne partì adirato.

Gli si avvicinarono i suoi servi e gli dissero: «Padre mio, se il profeta ti avesse ordinato una gran cosa, non l'avresti forse eseguita? Tanto più ora che ti ha detto: "Bàgnati e sarai purificato"». Egli allora scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola dell'uomo di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo; egli era purificato.

Tornò con tutto il seguito dall'uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco, ora so che non c'è Dio su tutta la terra se non in Israele».



Naaman e' un pagano , un uomo lontano dunque non solo per posizione geografica , ma anche per cultura religiosa dalla dimensione del popolo di  Israele . Naaman e' un uomo di potere , il plenipotenziario, oggi diremmo primo ministro del re siriano , cui accade di trovarsi afflito da una delle malattie piu' devastanti del suo tempo , la :

                                LEBBRA

una malattia che in quel tempo era considerata una maledizione divina , al punto che gli afflitti da essa venivano indicati come " impuri " e costretti a stare lontani dai villaggi , in cui potevano essere riammessi solo a guarigione avvenuta e certificata dal sacerdote del tempio .
Il ruolo politico di Naaman e' di alto profio e visibilita' sociale , per cui presentarsi in pubblico con tale afflizione visibile sulla pelle rendeva pressoche' impossibile il suo permanere in tale posizione .

Naaman sente parlare da una sua ancella schiava originaria di Israele e quindi ebrea che a Gerusalemme c'era un profeta (Eliseo) in grado di operare guarigioni miracolose .

Naaman si rivolge dunque al suo re e gli chiede una presentazione ( raccomandazione...nulla di nuovo sotto il sole ) da esibire al re d'Israele . Dunque non ascolta il suggerimento della schiava , ma pensa di vedersela tra personaggi potenti , altro che quel Dio di cui non sa nulla .

Si presenta con una lettera del suo re al re d'Israele il quale dopo averla letta , sdegnato, si straccia le vesti ; infatti lui non puo' operare quanto gli viene richiesto . Insomma alla fine di tanti tira e molla , quando Naaman se ne stava per ritornare a cas con le pive nel sacco , ascolta il suggerimento dei "semplici", dei suoi sottoposti , cosi' come la schiava , ad ascoltare l'invito del profeta ed a "immergersi" sette volte nelle acque del fiume Giordano . Lo fara' , e da quel bagno risanatore e purificatore uscira' guarito e CONSAPEVOLE che :

<< Non c'e' Dio su tutta la terra se non in Israele >>
in questo miracolo ci sono due grandi protagonisti e cio' :

                          DIO e l' UMILTA'

Dio opera attraverso il profeta dotato di Parola sacra , capace di inferire sulla realta' psicofisica . Naaman e' scende dal suo piedistallo di funzionario altolocato capace di pagarsi i piu' rinomati dottori del tempo , di ottenere passaggi e accessi a luoghi e persone di alto profilo in virtu' del suo rango sociale . I semplici , la servetta , i soldati, gli umili , gli forniscono la chiave di guarigione , l'umilta' . Dio non si fa possedere e violentare dagli arroganti , ma si concede amorosamente agli umili, questa e' la sua prerogativa fondamentale . Il manipura chakra (centro dl fuoco) di Naaman e' saturo di autostima , di desiderio di potere e di possesso , e quel "fuoco" inestinguibile si manifesta sulla sua pelle , il suo ego non ' piu' contenibile nei confini della epidermide e straborda oltrefino a trasformarsi in lebbra  .

Solo l'acqua del fiume ( Apas) sara' in grado di stemperare quell'ego inflazionato riportando equilibrio in tutti e sette i chakra ( Naaman si immergera' per sette volte ) , restituendolo cosi' alla sua vita di tutti i giorni , a un quotidiano in cui portera' indelebilmente la certezza che non c'e' altro Dio se non quello che risiede in Israele... e Israele , si sa , risiede nel cuore dell'uomo , di ogni uomo  !
Quando Naaman esce dall'acqua e' un uomo nuovo , ha abbandonato il piani "inferiori" dell'ego , e' uscito dalla fabbrica delle sue lebbrezza interiori che affiorando sulla sua pelle la mangiavano distruggendola , dai chakra inferiori e istintuali ha toccato i chakra superiori , in Ajina chakra subisce l'effetto battesimale purificante , il suo terzo occhio si apre , ora vede , sa che e' sempre stato abitato di Dio , che la sua mente egoica gli aveva impedito di vedere !

domenica 19 marzo 2017

ANGELI E DEMONI : VIRTU' E PASSIONI



                  GUERRIERI PANDAVA



ABHIMANYU: Abitudine nata dalla padronanza di sé.


AMBALIKA: Facoltà discriminante positiva.

ARJUNA**(Terzo Chakra): Autocontrollo, vigore, forza, potenza, dedizione alle giuste cause, "guerriero divino", capo, guida, insegnante, dedizione alle giuste cause.

BHIMA**(Quarto Chakra): Amore divino, amore incondizionato, vitalità, perdono, energia unificante. CHEKITANA: Memoria umana e divina (ricordare chi è Dio).

DHRISHTADYUMNA: Calma luce interiore
DHRISTAKETU: Yama, le astinenze, (Non violenza; verità; non rubare; celibato (sensualità); non avidità) DRAUPADI: il potere di Kundalini
DRAUPADA: Calma assoluta, distacco
GANGA (la prima moglie di Dio): Intelligenza primordiale della natura; lo Spirito Santo.
KASHI (Re di kashi): facoltà illuminante, intelligenza
KRISHNA: Lo Spirito, la Forza dell'Anima
KUNTI: Potere del distacco
KUNTIBHOJA: Giusta posizione, Asana
MADRI (moglie di Pandu): Distacco, Imparzialità
NAKULA**(Secondo Chakra)gemello di Sahadeva: Potere di praticare Niyama, le osservanze: obbedire alle buone regole. Perseveranza, determinazione, forza di volontà, risolutezza, stabilità, disciplina, capacità di resistere, coraggio di stare nelle proprie credenze, affidabilità.
PANDU (figlio di Vyasa e Ambalika): Pura intelligenza discriminante
PURJIT: Pratyahara, interiorizzazione della mente, concentrazione.
SAHADEVA**(Primo Chakra)gemello di Nakula: Potere di praticare Yamas, di stare lontano dal male. Flessibilità, apertura, creatività, intuizione, docilità, adattabilità.
SANJAYA: Introspezione
SATYAKI: Devozione
SATYAVATI (la seconda moglie di Dio): La materia primordiale.
SHAIBYA: Niyama, le osservanze, il potere di seguire le buone regole.
SUBHADRA: Padronanza di sé
UTTAMAUJA: vitalità o celibato
VIRATA: Unione, Samadhi
VYASA: Legge della relatività
YUDHAMANYU: Pranayama, controllo dell'energia
YUDHISTHIRA**(Quinto chalra): Calma nelle battaglie psicologiche. Calma perfetta, pace, comunicazione, coscienza in espansione, tranquillità, centratura
YUYUTSU: Desiderio di dar battaglia alle tendenze psicologiche
* * *

                   GUERRIERI KAURAVA



AMBIKA: dubbio


ASWATTHAMA: desiderio nato dalle passate abitudini

BHARATA: Coscienza cosmica

BHISHMA: EGO

BHURISHRAVAS: Karma
DHRITARASHTRA (fratellastro di Pandu): La mente cieca
DRONA: Tendenza al passato; l'abitudine
DURYODHANA: Desiderio Materiale
DUSHASHANA: rabbia
GAUDHARI: il potere del desiderio
JAYADRATHA: inclinazioni legate al corpo, passioni, paura della morte.
KARNA: attaccamenti; inclinazione a cercare la felicità; avidità.
KRIPA: illusione
SHAKUNI: Attaccamento materiale
SHALYA (auriga di Karna): Orgoglio materiale
VAISHYA: Attaccamento ai desideri
VIKARNA: Repulsione, avidità


Una lunga lista come si vede di virtu' ( angeli) e passioni vizi ( demoni ) che portano i nomi dei personaggi che danno vita al poema epico della Bagvhad-Gita , che narra della Grande Battaglia ( Mahabarata ) combattuta da due popoli nemici ; i Pandava , figli di un re cieco , Duryodhana ( desiderio materiale ) , che nella tradizione biblica prendono il nome di 
                       FIGLI DELLE TENEBRE
o
                              ASURA (ottenebrati)

nella tradizione vedica ; e Kaurava 

                     FIGLI DELLA LUCE 

nella tradizione biblica , o

                          SURA ( illuminati )

nella tradizione vedica .

L'elenco ci presenta i frutti di due alberi speculari , quello del Bene e quello del Male .
I Pandava sono concepiti e generati dall'egoismo , Dhritharashastra  , il picolo se egoico , cieco . I Kaurava all'opposto generati da Pandu  , Pura Intelligenza Discriminante  , tutti frutti nati dall'albero della Conoscenza ( Gnosi)  .

Tali archetipi sono equamente distribuiti nei chakra dove la predominanza dell'uno o dll'altro (archetipo) si trasforma in uno " stato di coscienza " ( Vritti ) modificato e modificabile a seconda della concentrazione di Prana e della prevalenza di uno di tre Guna (qualita' della materia).


P.es. , Kashi ( re di Kashi ) rappresenta la facolta' illuminante , Sattvica ,  si colloca in Ajina chakra , luogo dove viene esercitato "Viveka" ( discernimento ) , possibile solo quando domina Satya (Sapienza); all'opposto quando prevale Durhyodhana , l'attaccamento materiale , Satya , la Verita' , cede il posto a Kripa , l'illusione , il male prende il posto dl bene . Un re cieco genera sudditi altrettanto ciechi e tracotanti .

Arjuna l'eroe del poema epico ( Virat ) si troa al punto di confine di tutt queste qualita' positive e negative , forze contrastanti , che agitano ogni esistenza umana calata in un evitabile "dualismo" con cui ogni ego dve inevitabilmente confrontarsi .



Ognuno di noi , in questa ottica epica , diviene un cavaliere Arjuna che deve impegnarsi in questa grande battaglia , e risulterebbe sicuramente un perdente se non si affidasse a un " mento're divino , Krishna nella fattispecie ; infatti solo affidandodi all' ESSERE DIVINO , psicologicamente il Vero Se, e' possibile raggiungere la vittoria , Moksha , liberazione dall'ego empirico , e da tutti i suoi " figli d'Egitto " , figli di Avidya ( Ignoranza Spirituale ) i Kaurava appunto !

                           

sabato 18 marzo 2017

LA VRITTI DEL RICCO EPULONE

]C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente.
[20]Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe,
[21]bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe.
[22]Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto.
[23]Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui.
[24]Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura.
[25]Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti.
[26]Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi.
[27]E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre,
[28]perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento.
[29]Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro.
[30]E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno.
[31]Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi".

Un brano questo che ancora una a volta ci porta in presenza di un vizio , che , come pochi , indurisce il cuore e cioe' :

                           APARIGRAHA

frettolosamente tradotto  con il termine "egoismo" , uno dei Yama , i cinque divieti che insieme ai cinque precetti (Niyama) sono alla base dello Yoga . Forse un termine piu' adeguato lo si puo' trovare in "accumulare" . 
Accumulare beni , finanze , case , ecc..ecc.. nella paura che possa venire a mancare il necessario , si accumula il superfluo , sottraendo ricchezze ed energia a scapito di altri . 


Il ricco e il povero del racconto sono le due realta' paradigmatiche di questa condizione esisteniale che vede uno racchiuso nell'ossessione della ricchezza e l'altro confinato nella prigione della miseria .



I due sono di fatto prigionieri di due " VRITTI" diverse . Le Vritti ( = Vortici di Energia ) in Yoga indicano le "forme pensiero" generate dalla mente instabile e alimentate dal Prana che le sostiene e le vitalizza . Funzione dello Yoga e' quella di "arrestarle" .

              YOGA CITTA VRITTI NIRODHA

Lo Yoga e' l'arresto delle modificazioni della coscienza . Il ricco epulone con la sua ossessione della ricchezza ha prodotto una modificazione della coscienza (vritti)  in quella e' relegato , prigioniero . Lazzaro , il povero, e' costretto dalla poverta' a dare tuta la sua energia a questa condizione , ed e' prigioniero di questa vritti . 

Dante chiama le vritti con il nome di "bolge" infernali , ch diventano "gironi" nei piani piu' alti ; di fatto esse sono vritti , stati di coscienza , che , dopo la morte , si trasformano in luoghi metafisici di condanna (inferno) , di redenzione (purgatorio) , di salvezza (paradiso) . 

Dopo la morte il ricco si trova gettato nella vritti infernale del suo egoismo interiore , mentre il povero si trova proiettato nella vritti salvifica del cielo e , tragicamente , qui sta un grande insegnamento , le due vritti sono separate da un "abisso" che non permette comunicazione alcuna tra le due .

I nostri pensieri alimentano il nostro inferno o il nostro paradiso interiore , passare dall'uno all'altro si puo' durante la vita , dopo la morte ognuno e' schizzato nella sua vritti .

Il Libro Tibetano dei Morti o Bardo illustra molto bene il passaggio attraverso queste vritti . Praticare correttamente gli Yama e Niyama permette di modificare le Vritti e di arrestarle , coadiuvate poi da Pranayama e Asana . Un corpo  e un respiro "agitato" segnalano venti (Vaju) di tempesta sollevate da Vritti egoiche e non domate ! 

mercoledì 15 marzo 2017

REGNO DI ISRAELE O REGNO DI DIO ?






Cosi' tutti popoli verranno sottomessi , i loro re e le loro principesse resi schiavi , costretti a versare i contributi a Gerusalemme 》 cosi' il profeta Isaia si esprime in una profezia che nasce nell'ambito del pensiero ebraico , un pensiero "forte" che lascia ben poco spazio a chi non appartiene al popolo d'Israele che considera lo "straniero" un "barbaro" , parola che in greco per esempio significa "balbuziente" , cioe' che parla una lingua "inferiore" e come tale diversa da quella propria , l'unica ovviamente, quella "vera" , dotata di categorie intellettuali superiori.  Questo e' in fondo il nocciolo duro di ogni razzismo e nazismo . L'ebreo Gesu' non fu e non e' d'accordo con siffatta istanza razzista ; infatti i popoli non vanno né occupati ne dominati ne tanto meno resi schiavi .

Ecco, nel mondo capitalistico, tanto più in quello iper-finanziarizzato dell'oggi, non Gesù di Nazareth viene considerato il mediatore col divino, il signore del mondo, bensì, appunto, il denaro, la cui qualità metafisica trascende quella di mera moneta. 

Marx aveva intuito quale profonda trasformazione avesse subito il denaro nella società , ancora una volta l'idolo d'oro ha preso il sopravvento ,come avvenne millenni prima alla discesa di Mose' dal Monte sul quale aveva ricevuto le tavole della legge .

Duemila anni dopo l 'eucarestia finanziaria della moneta viene innalzata e celebrata da quanti vogliono chiamarsi figli di Dio , mentre in realta' si tratta più prosaicamente di figli di uomini e non certo dei migliori . Dio , e questo va fissato bene nella mente , non e' prerogativa assoluta di nessun popolo , nessuno ne ha il monopolio e tanto meno puo' avvalersi della pretesa di assoggettare e schiavizare  popoli " barbari" . Nessuno puo' considerarsi un "eletto" . Solo banchieri idolatri possono pensare questo , ma se cosi' fosse hanno sbagliato Dio , e ancora una volta ,le "tavole della Legge saranno infrante e le conseguenze non tarderanno a farsi sentire  !

Infatti l'idolatria e' generata dall'egoismo che alligna nei piani viscerali e istintuali del corpo ( i primi tre chakra ) che infettano e inquinano i piani superiori , il cuore e la mente ,   questa e' l'opera dei figli delle tenebre (Asura) e non già quella dei figli di Dio (Sura)! Ora i tributi vengono pagati a  Bruxelles / Gerusalemme .....siamo alle solite !

domenica 5 marzo 2017

BANDHYA E ABANDHYA : LE AZIONI CHE LEGANO O SCIOLGONO LO SPIRITO




Pilato, dopo aver fatto flagellare Gesù lo consegnò perché fosse crocifisso. Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: « Salve, re dei Giudei! ». Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo.
(Vangelo secondo Matteo. 27, 26-30)

I termini sanscriti BANDHYA e ABANDHYA indicano quelle azioni ho ci " LEGANO " o al piccolo ego faraonico o che al contrario ci "SLEGANO" ( mukti) da lui . Infatti il piccolo "se egoico" ci incatena nei primi tre chakra istintuali e passionali (Muladhara,  Svadisthana , Manipura). Nei  piani bassi della coscienza si annidano i nostri nemici impuri , i carcerieri dell"anima che si oppongono  a VIDYA , la Conoscenza Spirituale (jinana).
La colonna cui viene legato il Cristo ( Vero se Divino ) simbolizza lo scatenamento delle nostre pasioni egoiche desiderose di imprigionare lo Spirito ( Purusha ) , di renderlo inerte , di ostacolare il suo contatto con la "materia" , che viene cosi' a trovarsi "vedova" , recisa dalla sua forza e parte vitale viene a trovarsi nella condizione disperata della straziata sposa del sublime biblico " Cantico dei Cantici " che gira nelle vie desolate della citta' domandando ai passanti se : 

                << hanno incontrato il suo sposo >>

Il Cristo con le " mani legate " davanti a Pilato rappresenta la vittoria dei Farisei , che in questo modo ritengono di avre arrestato il "movimento" di un Dio fastidioso che vuole sconvolgere i loro dogmi dottrinari , i loro (falsi)  modelli di vita  spirituale , sociale , politica e finanziaria . Lo Spirito dava fastidio allora come oggi ; infatti i Farisei , gli oppositori dello Spirito , hanno cambiato forme e mezzi di convicimento , ma nella sostanza rimangono i fustigatori che vediamo nel quadro . Si sono raffinati , ma non nel senso che sono passati dal "grossolano" al "sottile" (magari) 
Infatti hanno semplicemente raffinato i "mezzi" , oggi le "fruste" sono state sostituite dalla tecnologia , dagli smartphone , dai televisori digitali , dalle immagini pubblicitarie , dai Rave assordanti , dalle droghe e alcoolici dilaganti e degradanti , ecc... una diabolica ipnosi di massa cattura e divora le energie maschili e femminili di intere popolazioni , imprigionando e mettendo ai ferri il loro Spirito, il loro Cristo interiore , producendo una progressiva "animalizzazione" di corpi e della psiche , come i "somarelli" di collodiana memoria , uomini e donne vivono nei "limiti" dei primi tre chakra , la " terra d-Egitto " in cui sono prigioniri senza speranza . La parola ebraica che indica il Mar Rosso , letteralmente  traduce la parola "LIMITI" , cioe' :

                                   MARE DEI LIMITI

Il popolo che sotto la guida di Mose' traversa il Mar Rosso , piu' opportunamente traversa il Mare dei Limiti , fisici , psicologici, mentali , emozionali , e spirituali , che costituivano la sua prigione sotto la tirannia del Faraone/Ego . Il popolo che giunge sull'altra riva e' un popolo "liberato" dalle sue schiavitu' interiori , liberta' che gli Yogi chiamano " MOKSHA" , liberta' dalla natura egoica , liberta' dei Figli di Dio , dei " SURA " (esseri illuminati ) , diversa dalla prigionia degli " ASURA" ( eseri ottenebrati ) e diverse sono quindi le " azioni " dei primi (sura) dai secondi (asura) .



Le azioni degli Asura " imprigionano " lo Spirito , lo legano alla colonna , lo insultano , lo frustano , perche; hanno paura di tuto cio' che possa farli uscire dai "limiti " che si sono auto imposti ; mentre i Sura compiono azioni perfettamente in linea con la Legge Divina ( Yama e Niyama ) . Le prime legano ( Bandhia ) le seconde sciolgono (Abandhia ) ; infatti queste ultime " emanano " dai piani superiori , chakra , 9 Anahata , Vishuddi , Ajina ) dove i Sura sono giunti dopo aver superato il mare delle passioni egoiche ( Rajo/Tamas ) e raggiunto la riva delle azioni sattviche (luminose) .

Questa e' la vera Pasqua , la Liberazione interiore , il Cristo liberato dentro di noi , il Cristo , l-Uno che finalmente dimora nel nostro corpo/tempio esorcizzato dai tiranni egoici delle nostre passioni insane e ottenebranti , messe a tacere con la pratica di Tapas , virtu' ascetica , calore spirituale , insopportabile per il " mondo egoico" , satanico !



MEDITAZIONE
La disumanità raggiunge nuovi vertici. Gesù è flagellato e coronato di spine. La storia piena di odio e di guerre. Anche oggi siamo testimoni di violenze al di là del credibile: omicidi, violenze su donne e bambini, sequestri, estorsioni, conflitti etnici, violenza urbana, torture fisiche e mentali, violazioni dei diritti umani.
Gesù continua a soffrire quando i credenti sono perseguitati, quando la giustizia viene amministrata in modo distorto nei tribunali, quando la corruzione è radicata, le strutture ingiuste schiacciano i poveri, le minoranze sono soppresse, i rifugiati e i migranti maltrattati. Gesù viene spogliato delle vesti quando la persona umana è disonorata sullo schermo, quando le donne sono costrette a umiliarsi, quando i bambini dei quartieri poveri vanno in giro per le strade a raccogliere i rifiuti.
Chi sono i colpevoli? Non puntiamo il dito verso gli altri, poiché anche noi possiamo avere avuto la nostra parte in queste forme di disumanità.

giovedì 2 marzo 2017

BABELE : QUANDO L'IO CI METTE LO ZAMPINO




(Gen 11,1-9)
Tutta la terra aveva un'unica lingua e uniche parole.

Emigrando dall'oriente, gli uomini capitarono in una pianura nella regione di Sinar e vi si stabilirono.

Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da malta.

Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo, e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra».

Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che i figli degli uomini stavano costruendo.
Il Signore disse: «Ecco, essi sono un unico popolo e hanno tutti un'unica lingua; questo è l'inizio della loro opera, e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile.
Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro».
Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città.
Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.

Babele una parola che ci rimanda alla confusione di ogni sorta; confusione sociale , politica , finanziaria , ecc...ecc... l'etimo delnome deriva dall'ebraico " BABEL" che significa : 

                                            PORTA DI DIO

Quindi uno stargate di accesso alla divinita' , che pero' si risente del tentativo operato dagli uomini che si vogliono muovere per loro conto al di fuori del disegno divino , non rispettando il Dharma e i suoi passaggi obbligati e soprattutto utilizzando materiali di loro fattura , mattoni cotti al fuoco e bitume di malta .
Ancora una volta , come gia' prima nei progenitori adamitici , riaffiora il peccato originale , quello cioe' di :

                                     VOLER ESSERE COME DIO

e il risultato ancora una volta e' catastrofico , Adamo ed Eva  finirono cacciati dal Paradiso , e i costruttori della Torre di Babele la videro crollare miseramente al suolocolpita dai fulmini divini , vittime anche loro di Avidya ( Ignoranza Spirituale ) che induce l'ottuso e piccolo ego empirico e faranico a prodursi in un gigantismo inflattivo in concorrenza con il VERO SE' . 

                 << VENITE VOGLIAMO FARCI UN NOME >>

e' il loro grido unanime , farsi un nome , darsi un nome , diventare "qualcuno" . Ora ti faccio vedere chi sono io....lei non sa chi sono io , sembra di sentire l-eco su quella terra rissuonare di tanti io in cerca di fama ... Io sono l'onorevole , io sono il direttore , io sono il top manager , ecc...ecc... tutte le maschere del piccolo se empirico si sono date appuntamento su quella torre , ma ahime',  fu la loro rovina .
Dio ha dato un solo NOME : 

                                              SEM
                                         IO SONO 

e Semiti si chiamano i portatori del NOME DIVINO che sono chiamati a esprimere e realizzare nella loro vita .

I tapini troveranno poi nel corso della storia molti imitatori nei " costruttori" di piramidi , di castelli , di grattacieli , ecc...ecc.. che in comune condividono questa segreta aspirazione dell-uomo di voler raggiungere il cielo da solo , e come sono finite le Torri Gemelle di New  York lo abbiamo visto tutti .

Adamo ed Eva da " custodi e coltivatori " del Giardino di Eden si sono trasformati in "costruttori " di mattoni , al "principio umido" di crescita naturale hanno sostituito il "principio secco " , artificiale . Anche Prometeo tenta di "rubar" il fuoco (prana)  agli dei al di fuori del rispetto delle regole divine , ma anche li fini' male come ben sappiamo .

Infatti l'io empirico completamente identificato con la illusione di Maya deve "sforzarsi" , mentre l-ESSEREgode di crescita naturale , si espande armonicamente in accordo con le leggi divine (Dharma) la sua Babele e' dentro il cuore e puo' salire in cilo quando e come vuole , per Lui la porta di Dio e'sempre aperta , mntre i "muratori" invano si affannano se il << costruttore non e' con loro >>