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lunedì 18 gennaio 2016

TRISHULA DI SHIVA o TRIDENTE DI POSEIDONE : UN'ARMA PER INFILZARE LE NOSTRE PASSIONI

Il simbolismo del Trishula è polivalente e ricco. Il Trishula è abitualmente utilizzato dal dio indù Shiva e si dice che sia stato adoperato per tagliare la testa originale di Ganesha. Anche la sua sposa la terrifica Durga detiene un Trishula, come una delle sue molte armi. Ci sono inoltre vari altri dei e divinità, che detengono la stessa arma , si pensi soltanto al Poseidone , dio dei mari , della tradizione greca o al Nettuno di quella romana , il poderoso dio marino 

Le tre punte hanno vari significati ed importanza, e, comuni a religione indù, hanno molte storie alle spalle riguardanti la loro origine. Esse sono comunemente identificate come un rappresentare la divinità della creazione (Brahma) , della conservazione (Vishnù)  e della distruzione (Shiva), (rispettivamente il passato, presente e futuro, i tre Guṇa-attributi raffigurati dalla Trimurti costituita da Brahma-Vishnu e Shiva).

Quando viene considerato come arma di Shiva, il Trishula è detto che possa giungere a distruggere i tre mondi: il mondo fisico, il mondo degli antenati (che rappresentano la cultura tratta dal passato) e il mondo della mente (che rappresentano i processi di percezione e di azione). I tre mondi dovrebbero essere distrutti da Shiva per arrivare ad un unico piano di esistenza non-duale, cioè fatto di sola beatitudine.


Giglio Fiorentino ( trishula ? )


Nel corpo umano, il Trishula rappresenta anche il luogo dove le tre nadi (yoga) principali, o canali energetici (Ida, Pingala e sushumna) si incontrano frontalmente. Sushumna, il canale o nodo centrale, continua verso l'alto fino al 7º chakra, o centro di energia (il sahasrāracakra posto alla sommità del capo), mentre le altre due estremità volgono in direzione della fronte, ove si trova posizionato il 6º chakra (ājñācakra, il plesso cavernoso fra le due sopracciglia). Il Punto centrale del trishula rappresenta Sushumna, ed è per questo che è più lungo rispetto agli altri due, che rappresenta invece ida e pingala.


Il simbolismo del Trishula è polivalente e ricco. Il Trishula è abitualmente utilizzato dal dio indù Shiva e si dice che sia stato adoperato per tagliare la testa originale di Ganesha. Anche la sua sposa la terrifica Durga detiene un Trishula, come una delle sue molte armi. Ci sono inoltre vari altri dei e divinità, che detengono la stessa arma , si pensi soltanto al Poseidone , dio dei mari , della tradizione greca o al Nettuno di quella romana , il dio marino che si muove nelle profondità dell'inconscio capace di sollevare con il suo tridente tempeste emozionali tali da rendere procellosa la navigazione di ogni esistenza a partire da quella paradigmatica dell'eroe omerico , Ulisse , che vide il suo tranquillo ritorno a Itaca compromesso proprio da Poseidone irato contro di lui che gli aveva reso cieco il figlio , Polifemo . 
La trishula può essere devastante , soprattutto quando capita nelle mani sbagliate...........!



Quando viene considerato come arma di Shiva, il Trishula è detto che possa giungere a distruggere i tre mondi: il mondo fisico, il mondo degli antenati (che rappresentano la cultura tratta dal passato) e il mondo della mente (che rappresentano i processi di percezione e di azione). I tre mondi dovrebbero essere distrutti da Shiva per arrivare ad un unico piano di esistenza non-duale, cioè fatto di sola beatitudine.


Giglio Fiorentino ( trishula ? )
NB 

Nel corpo umano, il Trishula rappresenta anche il luogo dove le tre nadi (yoga) principali, o canali energetici (Ida, Pingala e sushumna) si incontrano frontalmente. Sushumna, il canale o nodo centrale, continua verso l'alto fino al 7º chakra, o centro di energia (il sahasrāracakra posto alla sommità del capo), mentre le altre due estremità volgono in direzione della fronte, ove si trova posizionato il 6º chakra (ājñācakra, il plesso cavernoso fra le due sopracciglia). Il Punto centrale del trishula rappresenta Sushumna, ed è per questo che è più lungo rispetto agli altri due, che rappresenta invece ida e pingala.


Ii tridente dunque nelle mani della divinità sta a simboleggiare la sua potenza "distruttrice" , già distruttrice , ma di cosa ? Cosa distrugge la divinità ? 
Risposta : distrugge le nostre passioni , i nostri attaccamenti plumbei , che tutti insieme costituiscono il coacervo , gli aggregati di "avidya", l'ignoranza spirituale , di ciò che siamo e soprattutto di ciò che siamo chiamati a essere , cioè : 

                      esseri spirituali , divini

cosa resa possibile solo dalla scomparsa di avidya la cui impalcatura è frutto dell'opera del nostro piccolo ego empirico  che il "tridente" di Shiva o di Poseidone s'incarica di "inchiodare" alla stregua della "lancia" di San Giorgio che infilza il drago o demonio che dir si voglia .

Nelle mani dell'adepto Yogi dunque il tridente ( le tre guna equilibrate ) diventa lo strumento per aprire le porte  (chakra) della "conoscenza" (Jinana  / Gnosi ) liberandoli dai loro blocchi energetici  e accedere alla "vista spirituale" ( Ajina chakra ) e conseguentemente la "liberazione" (moksa) !