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martedì 27 dicembre 2016

MAUNA : IL KUMBHAKA DELL'EGO



La notte natalizia è una notte TEOFANICA caratterizzata da MAUNA , SILENZIO . La Teofania ( dal greco Teo = Dio .. Fanos = mostrare ... mostrare Dio ) ha sempre come premessa il silenzio ; infatti il Divino , il nucleo energetico , l'atomo,  intorno al quale ruotano gli elettroni rumorosi della personalità rumorosa , ama il silenzio , questi è la sua mangiatoia , la sua culla , la sua dimora prediletta . Quella notte a Betlemme c'era folla , movida diremmo oggi  , di coloro che si erano recati colà per il Censimento richiesto dal potere politico . Ancora oggi dopo duemila anni c'è rumore , ancora di più , alimentato dai rumori esterni delle auto , delle moto , delle folle vocianti metropolitane che vagano da un lato all'altro delle città , disperse nei deserti degli Outlet , nelle cattedrali del consumismo , ecc...; quindi ben  lontani dalla dimensione mistica della " Grotta Interiore " , l'utero femminile della ricettività  spirituale premessa di ogni nascita , ri-nascita e ri-generazione .

Il Maschile ( Giuseppe ) e il Femminile ( Maria ) sono estromessi , messi fuori dalla porta di alberghi interiori intasati da pensieri , preoccupazioni , conflitti esistenziali e sociali , che hanno occupato tutte le stanze . Unica alternativa rimane una grotta fuori città , dispersa nella campagna , luoghi deserti in cui il piccolo/ego/faraonico non ama andare semplicemente perchè li non lo riconosce nessuno , il Silenzio e l'Ego non vanno decisamente d'accordo , dove c'è l'uno non soggiorna mai l'altro .

Il Silenzio ( Mauna ) è in grado di procurare una grande "SOSPENSIONE" ( Khumbaka ) e proprio quel Khumbaka rende possibile il "parto divino " del Vero Se' cristico che illumina ogni oscurità personale e colletiva con la Vera Luce , che non è quella emanata dalle luci e dagli addobbi artificiali natalizi , ma la Luce ( Sattva ) che nutre l'anima e il corpo .

Il Natale dovrebbe essere la celebrazione del Silenzio , il Khumbaka delle anime adoranti ; ma forze "opposte" vi si oppongono perchè sanno che quella Luce decreta la loro fine ; infatti leggiamo nel Vangelo di Giovanni :

<< Una  Luce rifulge nelle tenebre , ma le tenebre l'hanno rifiutata >>

Il combattimento spirituale  si articola tra questi due poli :

                          Silenzio e Rumore Mondano

Oggi la Mondanità ( come dice saggiamente Papa Francesco ) :

            << Sembra aver preso in ostaggio il Natale >>

Le tavole natalizie ripiene di manicaretti , dolciumi e quant'altro intasano il Vishuddi chakra (gola) inquinato da cibo "tamasico" ( privo di luce ) ; il Manipura chakra (stomaco) saturo di cibo rajasico (passionale) , tutte le energie alimentari , non transustanziate , sono attirate verso il basso (muladhara e svadhistana chakra) , cioè nelle "zone oscure" del corpo , le tenebre , che escludono ogni eventuale luminosità residua . Bambini ormai alieni per lo più da ogni ricordo spirituale o religioso , interessati ai regali che un  ottuso e banale babbo natale porta loro . Molte sono le coppie di fatto , i "conviventi" che si accalcano a queste tavolate in cui sono presenti anche figli provenienti da nuclei precedenti e parentele stanche e sempre più i dissoluzione che vanno  e che vengono in nome di una Sacra Famiglia che di sacro non si sa più cosa abbiano e perchè dovrebbe venire celebrata .


Come giustificazione della festa è dunque rimasto il fatto storico , ma che certamente ha perso il suo "nucleo mitico" , e quando il mito è cancellato perde il suo potere  "vivificante" e le "oscurità" che esso è chiamato a "illuminare" ben presto dilagheranno e ottenebreranno i chakra superiori (Ajina e Sahasrara ) e il buio sarà ancora più profondo , ma per assurdo che possa sembrare proprio nella notte più profonda è possibile vedere le "Stelle" e una fra queste risplenderà sempre per Pastori (cuori semplici privi di ego ) e per i Magi ( Jinana Yogi .. cercatori di Satya / Verità ) che sapranno distinguerla tra le altre "artificiali" e seguirla in Khumbaka ... SILENZIO !

Eknathananda 


domenica 18 dicembre 2016

NATALE : IL KARMA YOGA DI SAN GIUSEPPE

La notte natalizia è affollata di personaggi che si dirigono verso la Grotta di Betlemme , una grotta ad un tempo fisica e interiore che richiama personaggi di ogni genere , terrestri come i pastori , i magi , e celesti come gli angeli , elementi della natura , animali , e cosmici come la stella , tutti insieme compongono il quadro che al proprio centro vede la Sacra Famiglia , Maria , Giuseppe e il Santo Bambino ; potremmo definirlo il quadro dei presenti perchè mancano altri personaggi , assenti evidentemente , che pure fanno parte del racconto evangelico , e cioè : Erode , i farisei , gli Scribi , i commercianti , ecc...ecc... 

Insomma tutti coloro che sono trattenuti da sua maestà l'Ego che li imprigiona nei piani più bassi ,  nei chakra che vanno dal muladhara al manipura ; infatti verso la grotta può dirigersi solo chi ha avvertito in anahata chakra ( Cuore) il misterioso richiamo del divino che opera a partire da questo chakra difficilmente raggiungibile da chi non ha sciolto i GRANTHI (nodi) delle prigioni esistenziali in cui sono avviluppati i personaggi succitati presi dalle loro beghe di potere politico , finanziario e religioso . Già perchè anche la religione è facilmente preda di smanie egoiche e narcisistiche e si trasforma facilmente in una pseudo-spiritualità Rajo-Tamasica che di spirituale non ha proprio alcunchè ; i nostri sono in 

                     " tutt'altre faccende affaccendati "  

e li la Sacra Famiglia non può trovare riparo perchè :

                             DIO e MAMMONA (interessi mondani)

non possono coabitare insieme ; infatti o regna  Satya ( Verità) o regna Avidya ( ignoranza spirituale...peccato) , due regnanti in evidente contrasto tra loro . La notte natalizia è la notte della Re-denzione , della Re-integrazione , è la notte del RE appunto , quello Divino , che opera il trasferimento dalla personalità del piccolo se' egoico e narcisistico all' ESSERE ( IO SONO ) e la disposizione dei cuori determina l'appartenenza a uno dei due gruppi , dei Presenti o degli Assenti , che ci porta a essere di fatto o Figli delle tenebre ( Asura ) o Figli della Luce ( Sura ) ; infatti il Cristo ( Lapis Occultum della tradizione alchemica ) o Pietra Filosofale , diventa " pietra di scandalo " di distinzione tra i due gruppi .

Tra tutti i personaggi presenti e in cammino verso la Grotta interiore , uno in particolare attrae la mia attenzione e cioè : 

                                       SAN GIUSEPPE

che trovo una figura di misticismo unico , vorrei definirlo un :

                                   Maestro di Silenzio ( Mauna )

un protagonista che in tutti e quattro i racconti evangelici non rilascia una parola che è una , nemmeno quando all'inizio apprende l'insolita "inseminazione " di Maria ( all'epoca quella in provetta ancora non esisteva ) e  "segretamente" ( dicono i testi ) "pensava di ripudiarla" , il che , secondo l'uso dei tempi , ne avrebbe determinato la lapidazione e la morte conseguentemente .
Invece "cadde in un sonno profondo" ( Prajinasthana = terzo stato della consapevolezza ) in cui gli angeli lo avvisarono della portata sacra dell'evento e quindi di "accettare" l'insolita situazione  .


San Giuseppe ( Maschile / Yang / Ha / Sole ) prende con se il Maria ( Femminile / Yin / Tha / Luna ) , dice il suo " SI " silenziosamente a Dio , si fa da parte , entra in Dhyana ( meditazione ) che è possibile solo quando l'ego/maschile ( attivo , analitico , razionale )  effettua Mauna (silenzio) per lasciare spazio al Femminile ( passivo , ricettivo , intuitivo ) . La meditazione (dhyana) non è possibile senza l'intervento del Femminile . La meditazione è "femminile" ( Osho) .

<< La meditazione è il tempio in cui quando entri sei veramente in un tempio >> ( Osho )

San Giuseppe , nome che in ebraico vuol dire "accumulatore" (esperienza , di saggezza , di conoscenza ) è raffigurato sempre in sotto fondo con lo "sguardo" che effettua "Tratak" (Concentrazione) su Maria e il Bambino , il Vero Sè Divino .  Così egli entra in Samadhi , in Svapnasthana ( sonno con sogni / Visioni ) e da ultimo in Prajinasthana ,  terzo stadio , ( Sonno profondo) in cui riceve la "sacre comunicazioni" , i voleri divini, portati dagli angeli . E' in quello stato "pieno" di consapevolezza che dice il suo " SI " interiore e ormai privo di ogni traccia di ego personale si mette " al servizio"di Madre e Figlio . Un esempio totale di Karma Yoga e Bakhti Yoga (Yoga devozionale del cuore ) effettua Isvara Pranidhana , devozione assoluta alla divinità interiore , propria dei santi ( Rishi ) .

Guida e conduce la Sacra Famiglia nella fuga verso l'Egitto per sottrarla alle grinfie dell'ego ( Erode ) , dando così l'esempio del Pater / protettore ; una volta in Egitto , sempre in sogno (Svapnasthana) riceve dagli angeli l'ordine di ri-entrare nella loro terra di origine . E ancora una volta risponde il suo " SI " alla divina volontà . Il SI di Giuseppe e quello di Maria procedono di puro accordo , mai disgiunti , un SI che in tanti cuori invece diventa NO , e dove non abita il divino la pace (Shanti) non può dimorare perchè l'ego è senza pace , la sua "cometa" è artificiale conduce all'ingresso dei templi dell'avere e del consumismo natalizio , in outlet in cui il bambinello è venduto a pochi euro e posto  nel presepe degli assenti  !

Eknathananda 

domenica 11 dicembre 2016

IL DHYANA DEI RE MAGI : L'INGRESSO NELLA CONTEMPLAZIONE

L'EPIFANIA si presenta come l'appuntamento del Natale con l'ultimo incontro in programma nei piani divini , quello con i Re Magi ( Gaspare , Baldassarre e Melchiorre come riportato in alcuni vangeli apocrifi ) in quanto come vuole il suo nome ( Epifania) che significa " MANIFESTAZIONE (fanos) del SACRO " . Un appuntamento dunque sacro , magico , con il nucleo centrale dell'Uomo , con la sua natura divina Cristica , Buddhica , purtroppo sempre più oscurato dalla plumbea polvere di Avidya ( ignoranza spirituale) che gli ha sovrapposto, ripescandola dal passato pagano , la vecchia tradizione della Befana , la vecchina inanellata  carica di dolciumi e leccornie che va distribuendo per la case in dono ai bambini buoni e lasciando invece carbone a quelli cattivi . 

Una banalizzazione dunque di un episodio che contiene in se una vasta e simbolica significanza sacra : infatti i Re Magi rappresentano l'archetipo dell'uomo/donna evoluto/a che ha raggiunto la "conoscenza" attraverso un percorso spirituale di progressiva illuminazione , quella che in termini psicologici potremmo indicare come "autorealizzazione" che sancisce il raggiungimento di uno stato " sovrano" interiore , libero da idee preconcette , da dogmi religiosi , proprie del piccolo se egoico da cui essi si sono "liberati" ( mukti ) .

Essi ( i magi ) incarnano l'archetipo del ricercatore spirituale che abbandona ( vairagya) ogni sicurezza , la casa , il territorio, la famiglia , quella che la moderna psicologia indica con il nome di ZC ... Zona di Conforto ... in vista di una meta divina , della Patria Celeste , trovandola nascosta in una umile grotta , riflesso di quella interiore , platonica . archetipo e luogo di ogni "trasformazione" , un "utero divino" ,mariano , è quello in cui il Vero Se luminoso e nouminoso prende carne .


IL colore della loro pelle , bianco , rosso , e nero , rappresenta le TRE GUNA  ( cerca nella voce apposita della barra laterale del blog la voce : Guna ) , ovvero le "qualità" costituenti l'intera manifestazione creata , ma anche l'universalità di tutte le razze. Sono anche i tre colori dell'Alchimia , che indicano l'opera al nero , al bianco , al rosso , la cui miscelazione da luogo alla trasmutazione psico-fisica in chiave spirituale del corpo e dell'anima che si incontrano mediante la fusione di tutte le loro componenti .

L'uomo/donna re-integrato , ovvero avendo integrato al termine del processo spirituale tute le sue parti istintuali/animali , emozionali e mentali , diventa Re/Regina , i suoi "rimossi" esistenziali sono stati riportati in " Luce " (sattva)  attraverso un "cammino interiore" (sadhana) guidato dalla " Stella Interiore " ( a cinque punte ) come quella che illumina la notte di Betlemme . Un pentagono in cui si inscrive l'uomo/donna cosmico/a di Vitruvio nel famoso e arcinoto disegno leonardesco . 

Un uomo e una donna dunque universali , planetari , che nella
loro regalità assommano il Re , sovrano che governa con sapienza le sue popolazioni interiori ed esteriori ; ,il sacerdote/mago che con i suoi "poteri" ( siddhi ) celebra l'esistenza ed è capace di "trasformare" le realtà presenti ; il Profeta/tessa capace di "leggere" negli eventi e nelle Sacre Scritture ( Svadhyaya ) la Volontà ( icchà) divina favorendone la comprensione a coloro che sono sul cammino della conoscenza ( Jinana / Gnosi ) .
Essi portano in dono 

                  ORO , INCENSO e MIRRA

Il primo l'Oro a simboleggiare la regalità , il dominio di se , la regalità del Bambimo  Signore interiore della nostra personalità ormai realizzata e "fissata" in Luce che illumina .

Il secondo l'Incenso a simboleggiare l'aspetto sacerdotale con la funzione di elevazione propria dei sacri riti che favoriscono la purificazione istintuale , affettiva , emozionale e mentale , liberando un profumo che mette in contatto la materia bio-psichica con il mondo spirituale .

Il terzo , la Mirra un'erba ritenuta preziosa e rara nell'antichità , una vera panacea per molte malattie , che i "guaritori" utilizzavano nella preparazione delle ricette . La mirra simboleggia il potere lenitivo e guaritore del Vero Se' rappresentato dal Bambino Divino che come narrano i Vangeli guarirà molti infermi del corpo , dell'anima e dello spirito .
Toccare il Vero Se' per la medicina psicosomatica è il presupposto di ogni vera guarigione ; infatti la personalità egoica profumata dall'essenza del Vero Se , si trasferisce nell'Eternità dell Amore divino e qui trova la sua guarigione , tanto del corpo che dell'anima .

L' ADORAZIONE DEI MAGI anticipa di fatto la profezia del Cristo alla donna Samaritana e cioè : << Ne su questo monte , ne a Gerusalemme adorerete il Padre ... è giunto il momento ed è questo in cui i veri adoratori adoreranno i Padre in Spirito e Verità ( satya) >> ( Gv 4,21-23 )

La notte natalizia è affollata di archetipi spirituali , tra essi scorgiamo i PASTORI , gente rude , incolta , tribale nei suoi costumi , purtuttavia capace di "SEMPLICITA' " che permette loro di aprirsi all'annuncio degli angeli e di "cambiare strada"; alla stessa maniera i Magi seppure intellettualmente dotati si caratterizzano per la "SEMPLICITA' " tipica di coloro che sono veramenti saggi e sapienti , e anche loro capaci di "cambiare strada " , soprattutto in presenza di Erode , io egoico istintuale , di cui percepiscono subito la pericolosità ; infatti Erode come tutti gli Erodi del passato , e del presente , e ahimè , anche del futuro , è interessato al potere , alla manipolazione , al possesso e qundi sapere dove si "nasconde" il "bambino d'oro" è per lui occasione di impossessarsi di una ulteriore chiave di un potere che non gli si concederà mai e che prepara la sua sconfitta ( di Erode ) con il "legno della croce" piuttosto che con il metallo della spada .

I tre RE che si inchinano riverenti e adoranti al Bambino simboleggiano anche le tre dimensioni evolutive dell'uomo/donna , quella istintuale/emozionale ; affettiva ; e mentale che si inchinano al principio spirituale ; ma anche il Passato ; il Presente e il Futuro che si inchinano davanti all'Eternità che in se li ri-assume e li porta a compimento .

Il racconto natalizio dunque interiorizzato , si offre come "portale" di accesso alla "meditazione" ( Dhyana ) sul cammino interiore che ciascuno di noi compie verso l'unica meta e tutti i personaggi archetipici concorrono a rendere questa "trans-formazione" un " passaggio pasquale " , alchemico , a dimensioni spirituali sempre più vaste , un cammino che ognuno di noi dovrebbe fare per incontrarsi con la propria identità più profonda , col Bambino Interiore , germoglio di vita , nucleo energetico , SE', che è in noi e la cui nascita dovremmo celebrare ad ogni NATALE , evitando di farla abortire in un marasma mediatico di panettoni , torroni , e cenoni che ormai ne hanno preso il posto nella mangiatoia di Betlemme !

Yogacharya Eknathananda

                                  MEDITAZIONE PRATICA

1) Scegliere una immagine artistica raffigurante l' Adorazione dei Magi e porla davanti a se su un leggero rialzo come a formare un piccolo altare . Accendere una piccola candela che illumina la scena e favorisce il raccoglimento .

2) Sedersi davanti all'immagine in posizione di Loto ( Padmasana) , ma se avvertita difficoltosa sceglere una posizione diversa a terra o anche seduti ,ma con la schiena ben eretta e un po distaccata dallo schienale.

3) Condurre l'esperienza possibilmente lontano da rumori e in un ambiente silenzioso dopo aver staccato tutti i possibili contatti con il modo esterno .

4) Praticare Pratyhara ( ritiro dei sensi dal mondo esterno ) . Effettuare Tratataka ( concentrazione ) sull'immagine e percepire inizialmente il respiro nella zona addominale e diaframmatica 

5) Osservare la scena e i suoi attori , Maria , Giuseppe , il bambino , il bue , l'asinello i pastori , i Magi , ... ecc...ecc... 

6) Proiettarsi nella scena come se fossimo la presenti al momento e cercare di immaginare o percepire le domande o i pensieri che ogni personaggio archetipico formula nel suo cuore in vista dell'avvicinamento al bambino santo , al Vero SE . Che faremmo noi se fossimo li presenti ? Cosa diremmo a quel bambino ? Cosa gli chiederemmo ? Cosa gli offriremmo ? Siamo pronti una volta "vedutolo" e "adoratolo" a cambiare anche noi "strada" , come i Magi , a non passare più cioè sulle vie care a Erode , al suo egoismo , che spesso è stato anche il nostro ? Siamo pronti ad abbandonare ( Vairagya ) le nostre Zone di Conforto ?  Siamo pronti a lasciare andare tutte le nostre vetuste e obsolete categorie mentali del vecchio Adamo a farci de-capitare come il Battista per avere una "testa nuova" , quella del Nuovo Adamo , del Verso Se' cristico ? Poniamo la nostra anima davanti a queste e altre domande che scaturiscono dal nostro percorso di Viandanti in cerca della Verità ( satya ) e vedreete che le risposte non tarderanno ad arrivare perchè come dice il salmista : < il Signore si fa trovare da chi lo cerca con cuore sincero > !

Buona meditazione