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venerdì 2 ottobre 2015

IMMAGINI SENZA ALI


I reattori tuonanti come saette di Giove spingono il rullaggio dell'aereo che prende la sua rincorsa per librarsi nell'aria come una libellula con le sue duecentottanta tonnellate di peso . Meraviglie di una tecnologia raffinata che realizza il sogno di Icaro  e di Leonardo rappresentanti di tutta quella umanità  che desidera uscire dai propri limitati e angusti confini in cui è relegata . Ulisse è decisamente l'archetipo dominante nel DNA umano , una vera pista di rullaggio su cui spiccano il volo e decollano le immagini dei suoi sogni e dei suoi reconditi desideri di libertà e di conoscenza . Già proprio le "immagini" , che sembrano essere il carburante di propulsione ; infatti in latino la parola "immagine" si compone con le parole "IMUM" (Imo=profondo) e "AGERE " ( Agire ) come a dire :

                                 AGIRE (agere) dal PROFONDO (imum)

quindi : ciò che agisce dal profondo , dall'intimo , dal sub-conscio .
Immagini archetipiche il cui collegamento o mancato collegamento con il mondo esterno  determina la qualità della nostra vita , dei suoi successi o dei suoi insuccessi ; infatti per chi ancora non lo avesse compreso al contrario dei saggi rishi di un tempo , la vita e e la sua qualità dipendono dal nostro "pensato" precedente che si incarna nel presente a seconda delle forze archetipiche attivate e se queste combaciano con le nostre scelte di vita ( lavoro , sentimenti , relazioni , ecc...ecc...) si avrà come risultato soddisfazione e gioia , al contrario infelicità e tristezza . Soddisfazione e gioia liberano energia nel corpo , insoddisfazione e tristezza la bloccano .

Chi da bambino non ha subito la classica domanda del parente in visita a casa del tipo : Che lavoro vuoi fare da grande ? E puntualmente le risposte arrivavano vagando da un archetipo all'altro come : Pompiere ( angelo custode ) ; Poliziotto (angelo custode) ; Medico (angelo custode) ...ecc...ecc....professioni e mestieri in genere legati all'archetipo dell'angelo custode molto forte in questa età . Ma non mancavano anche aviatore , pilota d'aereo , soldato , che ci riportano all'archetipo eroe ; oppure navigatore , viaggiatore , macchinista di treno , legati all'archetipo esploratore . Insomma si potrebbe proseguire per molto essendo la galleria degli archetipi molto ricca di personaggi di ogni genere , ma tutte immagini comunque che ad una certa età sono state coltivate , innaffiate con l'acqua della nostra fantasia . 


Qualcuna (immagine) poi si è materializzata , mentre alcune altre , molte , sono finite nel dimenticatoio , non sono decollate , sono semplicemente rimaste nell'Hangar del nostro "citta" (sostanza mentale) in attesa di tempi migliori , oppure si sono trasformate nel loro "lato ombra" come ad es. che voleva fare il poliziotto (angelo custode) e che invece si è trasformato in un capoufficio che fa "mobbyng" ai suoi sottoposti o in un tirannico manager . Costoro hanno dimenticato il loro "bambino interiore" creativo che si è trasformato per vendetta in un piccolo tirannello . Oppure nel medico ( angelo custode) insoddisfatto che assegna medicine a tutto spiano in combutta con le multinazionali del farmaco che lo corrompono con viaggi e prebende di ogni sorta .


Un buon percorso di Yoga non può prescindere dallo " Svadhyaya " ( studio di se e delle sacre scritture ) ; infatti lo studio di se aiuta il praticante nella scoperta delle sue immagini senza ali , non decollate , che purtuttavia , come sappiamo , agiscono nascostamente nel citta condizionandoci non poco . Lo studi delle sacre scritture ci aiuta invece a comprendere il retto funzionamento degli archetipi , che così possono produrre i loro effetti benefici e terapeutici .

Il Viaggio di Ulisse è un viaggio verso il " SE " , quella  " Zona Sacra " in cui si trova il Prana Sattvico  (luminoso) che permette alle nostre immagini interiori di decollare sospinte dal vento (vaju) del nostro più fecondo pranayama !

Le immagini archetipiche della nostra infanzia alimentate dai nostri giochi di allora sono cariche di Prana , di energia sopita in attesa di risveglio come la Bella addormentata del Bosco della famosa fiaba . Riportare quella energia "creativa" nel nostro tran tran quotidiano permette di riscoprire in esso nuove motivazioni ,nuovi percorsi che riattizzano fuochi e slanci esistenziali sopiti , come ri-scoprire in noi il bambino che giocava a nascondino che ci permette di scovare lati "nascosti" della nostra personalità e così riportare in luce il desiderio della scoperta dell"altro" da se ; oppure il bambino che costruiva case con il Lego sognandole abitate da tante persone che facevano cose diverse ma che vivevano in comunità tra loro , felici ognuno di portare a casa le cose necessarie permettendoci così di provvedere in armonia alle esigenze della comunità che viveva in quella casa con tante finestre che davano luce ; oppure sviluppare l'archetipo dell'albergatore che nell'albergo di Lego sviluppava il senso dell'ospitalità e dell'accoglienza rendendo piacevole il soggiorno dei suoi ospiti , che potrebbero diventare per traslazione i nostri tanti piccoli "io" separati che non trovano ospitalità nella nostra psiche che anzi li respinge come "alieni" -  in latino " aliis" "ens" = ente (ens) appartenente ad altri (aliis);oppure sviluppare l'archetipo dell'esploratore che si impegnava da bambino nella caccia al tesoro .......ecc...ecc....recuperare questa energia (prana) permette di mettere le ali alle nostre immagini che quando volano trascinano nel loro volo la nostra vita di oggi che così riprende quota e vitalità !

Si tratta di mettere ali dunque alle nostre immagini interiori ; in fondo le scapole non rappresentano i residui ossei di due ali mozzate dai desideri ormai lontani di un piccolo ego (lucifero) nel tentativo inane di farsi Dio senza rispettare i "passaggi" necessari e previsti del " Dharma ( Legge Divina)  ?

Infatti esistono le ali meccaniche del piccolo ego che costruisce aeroplani stupende meraviglie di una tecnologia raffinata ma che non può oltrepassare certi limiti imposti dalla natura umana ; ed esistono le ali "eteriche" proprie della natura divina (quelle degli angeli) che permettono di volare negli spazi metafisici dell'ESSERE DIVINO !

Il cavallo alato , PEGASO , è il simbolo alchemico della "spiritualizzazione" della " materia " , che è ritornata al suo stato originario di " NATURA NATURANS " ( Prakriti ) quando finalmente ri-trova la sua "fonte" , il PURUSHA , lo SPIRITO !