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mercoledì 25 marzo 2015

ATTENZIONE A QUANDO LA KUNDALINI "STRISCIA" PER TERRA ........



 (Nm 21,4-9)
In quei giorni, gli Israeliti si mossero dal monte Or per la via del Mar Rosso, per aggirare il territorio di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».



Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d'Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti».

Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita».

Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

VANGELO (Gv 8,21-30)
Avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono.
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.


Due racconti rispettivamente tratti dall'Antico Testamento e dal Nuovo che hanno per protagonista il "serpente" , che si presenta nella duplice veste di avvelenatore e di risanatore ; infatti nel deserto faceva morire gli ebrei scappati dall'Egitto , dall'Ego/Faraone , ma ancora di fatto prigionieri , schiavi di vecchi modi di essere e di pensare , soggetti ancora a passioni non sublimate del corpo e dell'anima al punto tale di mormorare contro Mosè e il Dio che li aveva liberati . Quando si menziona il serpente nei sacri testi si sta parlando ovviamente della Kundalini le cui modalità di esistenza nel mondo manifesto (saguna) si presentano o come staticità , addormentamento , alla base della colonna vertebrale ( muladhara chakra )  o come dinamicità , risalita lungo la suddetta colonna per raggiungere e stabilirsi in cima ad essa (Ajina chakra) e portare l'uomo/donna alla esperienza "unitiva" della illuminazione (diksa) , dell'IO SONO trascendentale . Si tratta di un viaggio di trasferimento come quello degli ebrei nel deserto che va dalmuladhara al sahasrara chakra ; un viaggio non privo di pericoli , un pò come tutti i viaggi , un viaggio eroico come quello di Ulisse , che solo alla fine di numerose peregrinazioni e avventure riesce a raggiungere la sua "terra promessa" , la natia Itaca .

Quando la kundalini striscia per terra è pericolosa perchè si muove su un piano "orizzontale" in cui la fa da padrona la sua lingua "biforcuta" che simboleggia chiaramente il "dualismo" (dvaita) della condizione umana , priva di spirito divino . Solo quando la Kundalini si "verticalizza" abbandona la molteplicità della personalità (SAMSARA)  e si trasferisce nel Vero Se dell'ESSERE . Allora il molteplice della falsa personalità si fa da parte e compare l'UNO senza secondo (Dvaita).

La pratica di uno Yoga che non tenga conto di questo fatto  risulta essere molto insidiosa perchè facilmente soggetta a stati e drammi esistenziali , gli scorpioni e i serpenti di cui parlano i passi scritturali sopracitati .
E' impensabile poter "entrare" nella " Terra Promessa" con quegli ospiti sgraditi addosso . La Terra Promessa non è un luogo geografico , ma un topos dell'anima , il santuario interiore in cui si può entrare solo "purificati" da tutte quelle scorie e tossine dell'anima accumulate nei meandri della falsa personalità egoica  e ciò è reso possibile solo dalla "verticalizzazione" della Kundalini e dal suo ri-congiungimento con la sapienza divina , ri-congiungimento che sancisce la ri-unificazione della natura umana e quella divina , ri-unificazione che avviene sul "legno" della croce in Cristo !

Ekanathananda