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martedì 17 marzo 2015

IL PRANAYAMA DEL BAGATTO

Pranayama : termine sanscrito che indica tutte le attività psico-corporee incentrate sul controllo (yama)  del Prana ( energia vitale ) che quando abbandona il corpo ne determina la morte  ; infatti il prana è l'energia che permea e informa di se tutto il mondo manifesto . La sua conoscenza ( del prana) e il suo utilizzo sono fondamentali per lo Yogi che intende percorrere la "via" (sadhana) che mena allo Yoga nel cui ambito la conoscenza dei processi "sottili" e "grossolani" della respirazione aprono la porta alla "conoscenza" (Jinana) delle "porte" (chakra) che soprassiedono ogni area del corpo ( vedi mio blog su chakra e archetipi) permettendo di controllarlo ; altresì educano la mente a controllare tali processi ricavandone equilibrio e stabilità . 

La stabilizzazione quindi di queste due componenti ( mente e corpo) rende possibile l'espansione dell'anima (atman) e dello Spirito (Purusha) presente in essa . Si tratta dunque di un intenso (tapas) "lavoro alchemico" (ascesi)  che lo Yogi deve eseguire per giungere alla "doma" delle "quattro energie" presenti nell'apparato psico-corporeo  dell'uomo/donna e cioè :

1) FISICA
2) MENTALE
3) EMOTIVA
4) SPIRITUALE

L'individuazione di queste quattro energie  ; la comprensione delle loro modalità di funzionamento  ; l'equilibratura rientrano nell'arte dello Yoga , come di qualsiasi altra disciplina iniziatica , e devono partire comunque tutte dal riconoscimento dei "bisogni" fondamentali di esse (energie) e cioè bisogno di :

1) VIVERE                                    ( corpo)
2) IMPARARE                              (mente)
3) AMARE                                     ( cuore )
4) LASCIARE UNA EREDITA' ( spirito) 

La "focalizzazione" ( dharana) su queste componenti avviene nello Hatha Yoga attraverso :

- Asana e Pranayama  (corpo) ; 

Nello Jinana Yoga attraverso :

- svadhyaya (mente) ; 

Nel Bhakti Yoga attraverso :

 devozione e dedizione (cuore) ; 

Nel  Karma Yoga attraverso :

- servizio , scopo nella vita (dharma)

Un lavoro dunque che richiede un processo di "armonizzazione" continuo e ritmico , come quello del 

                                       "BAGATTO" 

la prima lama dei ventidue "glifi" (segni sacri) che si snodano lungo il percorso iniziatico dei tarocchi , che , ricordiamolo , al di la del loro basso uso divinatorio , contengono il "codice" interpretativo della "realtà apparente" (Matrix) per andare appunto al di la di essa . 

Il Bagatto è la lama d'inizio del processo , è il numero dell'UNO, non solo in senso numerico , ma anche e soprattutto in senso metafisico ; infatti rappresenta il "principio" iniziale , Dio , il Mago , che principia il suo "Opus Magnum" , l'Opera Sacra , che si ottiene attraverso il corretto uso delle quattro componenti succitate e che sono tutte visibili su tavolo del Bagatto intento all'Opera e cioè  :

1) Denari      ( corpo )      (terra)   (prithivi)
2) Spada       ( mente )     (aria)     ( vaju )
3) Coppa       (cuore)        (acqua) (apas)
4) Bacchetta ( spirito)      (fuoco)  (tapas)

La "lentisca" ( cappello ) a forma di "infinito" sulla testa del Bagatto/mago simboleggia la meta di arrivo dell'Opus Magnum, il Sahasrara chakra dove si situa il loto (padma) dai mille petali il cui raggiungimento sancisce l'illuminazione spirituale come dimostrano le "aureole" poste intorno alle teste dei santi . 

L'UNO è il numero che permette la nascita di tutti gli altri numeri ; infatti se non ci fosse l'UNO non ci sarebbero tutti gli altri che lo seguono , l'UNO è dunque presente in tutti e tutti sono originati dall'UNO , quindi l'UNO è in tutto e tutto è nell'UNO , l'unità e la molteplicità quindi vivono mescolati l'uno con l'altro e il Bagatto/Yogi muove da questa molteplicità per ri-tornare all'UNO .

Se osservate la lama constatate che la scena è piena di oggetti (denari, coppe, spade, bacchetta nelle mani del mago,ecc) , ma nel contempo lo "sguardo" del Bagatto/Uno è volto verso un punto esterno , fuori della lama , "fisso" (tratak) su un punto esterno "invisibile" agli occhi dell'osservatore , purtuttavia presente ; infatti è proprio quel "punto" (bindu) di riferimento che guida l'azione ( Kriya ) del novello "apprendista" (Aruruksu) impegnato nella sua azione (sacra=karma) magica.

Il Bagatto all'inizio deve elaborare il suo progetto (visione) di vita , sociale (lavoro) , affettivo (familiare)  , in vista di un valore "unificante" o scopo spirituale . Tutti fattori dunque corrispondenti alle quattro energie su elencate : 

Denaro      ( corpo , economia , lavoro , ecc) 
Spada        ( pensieri , strategie , visione di vita)  
Coppa       ( sentimenti , affettività , famiglia , relazioni ) 
Bacchetta ( calore spirituale , entusiasmo, passione )


Una simbologia che ri-troviamo anche nel carro di Arjuna trainato dai quattro cavalli che rappresentano appunto le quattro energie che egli deve dominare e controllare per vincere la "Grande Battaglia " (Mahabaratha ) . Già la grande battaglia della vita non si può vincere se manca una retta "visione" di vita (mente) ; buon vigore fisico e salute (corpo) ; passione ed entusiasmo (cuore) ; alto valore spirituale di riferimento (spirito) .

Il Bagatto è un abile "trasformista" androgino ; infatti si presenta ora sotto le vesti della Papessa ( n. 2) ; ora dell'Imperatrice (n.3) , dell'Imperatore (n.4) ; del Papa (n.5) e via dicendo fino alla lama 22 passando per tutte le altre , ma in ognuno di questi archetipi la sua opera rimane la stessa e cioè :

conoscere ed armonizzare le quattro componenti o i quattro cavalli da una "finestra di osservazione" diversa ogni volta ; infatti in gioventù ( n.6 Il Carro ) si avrà una percezione diversa del corpo da quella che si avrà in vecchiaia nell'Eremita (n.9) , in cui però la saggezza e la forza psichica sopperiscono alla debolezza fisica mentre la passione ardente giovanile si è trasformata in compassione , e si potrebbe andare avanti per molto in questo gioco ( Lila yoga ) di travasi "energetici" da un archetipo all'altro , quindi è sufficiente concludere  che il Bagatto (UNO) gioca ora come "puer" , novello Peter Pan , ora come "senex" , saggio Gandalf , in tutta la iridescente gamma della manifestazione divina .

Il Manager di un azienda che si appresta come il Bagatto a prendere in mano la potenzialità della quattro energie della sua azienda deve sviluppare un progetto , una "visione" quindi fare appello a tutta l'energia "visionaria" della mente (cavallo mentale)  ; darle energia con la salute e la forza del suo "corpo" ( cavallo corporeo) ; applicarvi tutta passione possibile per coinvolgere altri nel suo progetto (cuore) ; e infine sostenere tutta l'impresa con la forza e la fiducia dei valori in cui crede (spirito) .
Ogni impresa individuale , familiare , aziendale , umana che sia non può riuscire senza l'appaiamento di queste  energie perchè solo così possono esprimere l'UNO , dove non c'è unità c'è divisione e i cavalli cominciano a tirare ora da una parte ora dall'altra e alla fine il carro sbanda e rovina nella scarpata .

Il Bagatto insegna a respirare a tutti e quattro i cavalli per far si che il cavallo passionale non si trasformi in un iracondo lussurioso ; il cavallo mentale in un arido narcisistico e cinico intellettuale; il cavallo emozionale in un ubriacone schizzoide ; e il cavalo spirituale in un fariseo dogmatico o new age .

Il Pranayama del Bagatto si distingue per il ritmo con cui "modella" (modelling) il suo progetto di vita ; per la capacità di cercare e trovare una "via" ( pathfinding) al successo ; per la capacità di concentrare ed allineare ( alligning) forze "empatiche" con il suo progetto ; e infine per la capacità di "dare forza" e "legittimare" (empowering) le forze che ha coinvolto aiutandole ad esprimere il loro potenziale .

Il pranayama del Bagatto nell'ambito del percorso esistenziale delle 22 lame rappresenta l'Ammisitratore Delegato di una compagnia che deve dare programma e forza a tutte le sue componenti , così come il pranayama dello Yogi a livello individuale deve assicurare forza ed energia a tutte le sue componenti psico-fisiche e spirituali !

Om shanti

Ekanathananda