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venerdì 13 marzo 2015

GLI YOGA SONO TANTE COME UN TEMPO LE INDIE ..........


Quella nazione che oggi chiamiamo semplicemente  India al singolare un tempo veniva chiamata invece al plurale con l'appellativo meglio noto di : 

                                 LE INDIE

nome forgiato dalla perfida Albione ( Inglesi ) titolari di quella " Compagnia delle Indie " che depauperava di materie prime i paesi poveri e sottomessi arricchendo le proprie tasche . L'Inghilterra con le sue regine , le sue corti, i suoi Lord , le sue banche di allora come di oggi, ha vissuto sempre sulle spalle delle colonie .

 Con un  genocidio operato per mezzo dei suoi confratelli d'oltreoceano , gli Americani, che hanno fatto fuori invece gli indiani del Nord America , falciati a colpi di Winchester del generale Custer e poi a colpi di bottiglie di wishy .

Furono chiamate inizialmente Indie perchè quel grande territorio era composto di tante regioni ed etnie difficili da configurare come un solo popolo.

Passando allo Yoga , disciplina che nasce all'interno di quelle culture variegate e differenti , si potrebbe dire che sarebbe più giusto sostituire all'articolo determinativo  "lo"  , il termine sempre determinativo "gli" , cioè : 

                                GLI YOGA




Infatti il termine YOGA è generico se solo si pensa che al suo interno contiene numerose e differenti tipologie di yoga come p.e. :  Hatha Yoga ; Raja Yoga ; Karma Yoga ; Krija Yoga ; Mantra Yoga ; Jinana Yoga ; Jungiana Yoga ; Laya Yoga ; Tantra Yoga ; Bhakti Yoga ; Lila Yoga ; Yoga Nidra  .... ecc...ecc....

Come si arguisce sono veramente tante le diramazioni di questa disciplina e potremmo dunque affermare che lo YOGA è UNO , un albero da cui si dipartono tanti rami con differenti nomi ma sempre collegati all'UNO iniziale lo Yoga appunto .

Ma guardiamole più da vicino queste "vie" (marga) che apparentemente sembrano "slegate" tra loro ma che in effetti si propongono semplicemente di condurre il "praticante" ( saddaka ) , colui che percorre il "darshan" (sentiero) verso la mèta , ovvero la "Moksha" ( liberazione dalla morsa dell'ego empirico o piccolo se ) per raggiungere la stazione finale , il "samadhi" , unione con il Vero Se trascendentale o 

                                  IO SONO 

Intraprendere una "via" (yoga) piuttosto che un'altra non è cosa di poco conto ; infatti all'inizio è auspicabile l'incontro con un buon direttore spirituale , o un guru che dotato di "viveka" (discernimento spirituale) , sappia indirizzare il discepolo verso il tipo di Yoga migliore per lui tenendo presente le sue caratteristiche psico/fisiche"spirituali .

Infatti considerando che il nostro " io personale" , la realtà psico-fisica che si è costituita in "personalità" attraverso il percorso esistenziale dell'educazione genitoriale, scolastica , sociale , ecc..ecc... si compone di quattro "energie" fondamentali così distribuite : 

- Corporea con le sue necessità materiali
- Libidinale con i suoi desideri
- Emozionale con i suoi sentimenti
- Mentale con le sue idee

possiamo dedurre che queste quattro energie per qualità e intensità variano da individuo a individuo e quindi è necessaria una "alchimia" ben calibrata per equilibrarle . 

Nell'immagine che vediamo è raffigurato il cavaliere Arjiuna (virat) sul "carro" (corpo) trainato da quattro destrieri bianchi che simboleggiano appunto le quattro energie di cui  sopra . Va da se che se qualcuna di questi cavalli tira più forte degli altri da una parte mentre quelli tirano dalla parte opposta , il carro (corpo) viene strattonato , subisce stress, sbanda con il rischio finale di uscire "fuori strada" ( leggi fuori darshan = sentiero spirituale ) con le conseguenze che possiamo facilmente immaginare : distruzione del corpo , o della mente .

L'io personale non è in grado di controllare queste quattro energie il quanto il suo sistema "individualizzato" lo porta facilmente ad identificarsi con una di esse piuttosto che con un'altra ; ragion per cui un "corporeo" privilegerà di più gli aspetti materiali , economici , politici , delle situazioni in genere ; un "libidinale" sarà facilmente preda di emozioni trasgressive e sempre più accese e sensuali ; un "emozionale" sarà portato a sviluppare sentimenti eccessivi che lo faranno passare facilmente dall'ebbrezza alla ubriachezza ; un " mentale " facilmente preda dei suoi pensieri intellettuali sconfinerà facilmente nel disprezzo del corpo , nell'aridità del cuore , nel raffreddamento di una sessualità aggressiva e maschile .

Decisamente la "doma" di questi quattro cavalli non è alla portata dell'io personale e può avvenire solo con la comparsa dell'

                        IO SUPERIORE 

l'anima (psichè dei Greci) , che fa da mediatrice tra l'io personale e lo Spirito , l'IO ESSENZIALE , che apre la porta sull'inconscio dove è nascosto "nei cieli interiori" ( chakra ) il " Dio interiore " , realtà ultima ,terrifica , totemica , noumenica davanti alla quale non ci si può presentare se non debitamente preparati e purificati , come il Gran Sacerdote (Khoen) che solo una volta all'anno e solo lui , poteva passare dal tabernacolo nel " Santo dei Santi" (Sancta Sanctorum ) che simboleggia visivamente il "santuario interiore" dell'uomo/donna . In quel santuario come ben dimostra C.G. Jung , si apre il "pantheon degli archetipi" divini .

Ogni Yoga dunque è una "via" (saddhana) verso questa mèta e allora per un "corporeo" o un "libidinale"  sarà più consigliabile uno Yoga fisico ( Hatha Yoga ) per controllare la fisicità unitamente alla sensualità e dopo un certo periodo di apprendistato , passare al Karma Yoga , servizio verso gli altri in cui la sensualità si trasforma in "generosità" e dono verso il prossimo ; il contatto con santuario interiore sarà favorito dal Kriya Yoga, azione rituale , sacerdotale , le Kriya trasformano l'idea di corpo fisico in tempio vero e proprio , a questo punto il "saddhaka" fa esperienza del Bhakti Yoga , lo Yoga devozionale verso il proprio Dio interiore . 

san tommaso
Il "mentale" percepisce il "calore" (tapas) interiore che trasforma la sua ricerca prettamente intellettuale in Gnosi Sacra (Jinana Yoga) alla maniera di un Tommaso D'Aquino (domenicano , ordine intellettuale) che affermava :

 < Contemplata aliis tradere > <Bisogna trasmettere agli altri le cose contemplate>

 L'unione e l'armonizzazione di tutte queste Yoga permette l'accesso a una condizione divina , creativa , come dice Sant'Ignazio di Loyola si fa l'esperienza del "MAGIS" , lo stato "magico , lo stato "creativo" del mago , in quanto una volta in "asse" con la "volontà divina"

                < FIAT VOLUNTAS TUA >

 si diventa "co-creatori" e dla momento che come dice Yeshuà : < il Padre mio è sempre all'opera > così avviene per chi si assembla all'opera divina , questo è il grande miracolo : 

             DIVENTARE CO-CREATORI

Allora la parola diventa la PAROLA , l'OM si trasforma in suoni mantrici , la parola acquisisce potenza ; il Mantra Yoga diventa canto di LODE , di ADORAZIONE , di AMORE , e l'AMORE crea, perchè è nella sua natura creare .

La Grazia si effonde , porta il Magis nell'anima e questa si trasfonde nel corpo , luogo , tempio , tabernacolo privilegiato di ogni ierofania (manifestazione divina - epifania ) !

Allora nascono i poemi sacri , i salmi , le preghiere, opere come il francescano " Cantico dei Cantici " sublime esempio di irraggiungibile Bhakti Yoga ; o lo stupendo biblico " Cantico dei Cantici " .
Si gli Yoga sono tanti come un tempo le Indie , ma la mèta è uguale per tutti !



Ekanathananda