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sabato 29 novembre 2014

I GRANTHI : TRE NODI SULLA VIA DI DIO..MA CI PENSA GESU' A SCIOGLIERLI






In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C'era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta.

Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.

Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».

Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».

Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
VANGELO (Lc 13,10-17)


Questo passo ci mostra due tipologie umane diverse ma sotto sotto "annodate" su stesse allo stesso modo; una donna "curva su stessa" , spezzata in due , da diciotto anni e il "capo" della sinagoga , apparentemente eretto ma anche lui interiormente ripiegato su stesso , sulle proprie convinzioni peraltro non filtrate da un lavoro personale di riflessione su stesso (svadhyaya) ma ricevute dalla in eredità dalla propria tradizione religiosa (fariseismo) e come tale applicata meccanicamente , due "curvature" diverse fisica l'una , mentale l'altra, ma entrambi "rattrappiti"  della stessa "malattia" , entrambi bisognosi di essere "liberati" ( mukti)  dalla loro egoità che li costringe da sempre a volgere lo sguardo verso il "basso", verso i propri "attaccamenti" esistenziali ( vairagya) ,incapaci di lasciarli  e quindi impossibilitati a "vedere" ; entrambi tratti verso il basso dall'energia "discendente" (apana) . Solo la donna però "miracolata" da Yeshuà vedrà l'inversione di questa energia trasformata in Prana "ascendente" che ritorna alla casa paterna ( sahasrara chakra) dopo che il maestro avrà "ri-addrizzato" la sua "colonna vertebrale" (sushumna) e "ri-attivato" la comunicazione tra cielo e terra , fatto che evidenzia quanta importanza sia data nello Yoga alla ri-educazione posturale della colonna vertebrale . 

Il miracolo avviene proprio in giorno di "sabato" , lo "shabat" ebraico , che va dal pomeriggio del venerdì al pomeriggio del sabato , giorno dedicato al Signore , alla meditazione , alla preghiera , allo studio delle sacre scritture , per cui il pio ebreo si "ferma" insieme a tutta la sua famiglia per lasciare spazio alla  Shekinah ( volto femminile di Dio ) di entrare nella sua casa ed ivi essere goduta ( bogha ) . Il sabato , come la Domenica per i cristiani , è o almeno dovrebbe essere una "sospensione" ( Khumbaka ) , un Pranayama , che apre le porte a Dio , questa è la funzione del Pranayama , sospendere il respiro , creare uno spazio , shabat , tra un respiro e l'altro , e riempire quello spazio di Dio per ri-prendere "fiato" , accompagnandolo con una sospensione del "giudizio" , delle critiche , della parola , ritirare il "prana" da ogni attività profana e dirigerlo verso "  Dhyana " ( meditazione ) . Per questo Yeshuà era entrato in sinagoga di sabato , per pregare, meditare , come tutti gli altri , farisei in primis , che però ignorano la "malattia" di una donna e criticano Yeshuà quando questi la guarisce , guarda un pò proprio di sabato , accusandolo addirittura di aver profanato questo giorno e Yeshuà fa subito notare loro che di sabato però essi non disdegnano di portare il bue e l'asino all'abbeveratoio . I protagonisti del racconto sono tutti "avvolti" su stessi , la donna per un verso e il capo fariseo per un'altro , ma entrambi "annodati". 

Yeshuà scioglie la "donna", ma non l'uomo ingabbiato nei lacci e negli attaccamenti ideologici del suo background culturale . Il fariseo e la donna sono "divisi in se stessi" , la schiena curva della donna ben rappresenta il "disagio" del femminile inaridito da una cultura religiosa aggressiva ,maschile priva di tenerezza "umida" , femminile , al punto tale che la "colonna vertebrale" è impedita a lasciar passare " Kundalini" , la coscienza cosmica !
Nello Yoga la pratica del " MAHA BANDHA " per questo riveste un ruolo estremamente importante in quanto  lungo "SUSHUMNA" ( nadi / canale psicoenergetico centrale ) sono distribuiti i " GRANTHI " ( Nodi ) , in totale tre e cioè :




 


Rudra Granthi  



Visnu' Granthi


  


Brahma Granthi



Ed esattamente il primo (Brahma granthi ) all'altessa del plesso pelvico (svadistaha chakra) ; il secondo ( Visnù granthi)  del plesso cardiaco ( anahata chakra ; il terzo ( Rudra granthi ) in Ajina chakra (terzo occhio ) . 
Il Maha Bandha dunque opera su questi tre nodi con: 

MULA BANDHA (plesso pelvico)
  
UDDJANA BANDHA (plesso solare)

JALANDHARA BANDHA (plesso faringeo) 

Bandha in sanscrito traduce " allacciare , immobilizzare , legare, e Maha Bandha è finalizzata a favorire l'espansione della coscienza sciogliendo i tre nodi che ostacolano l'ascesa di Kundalini risvegliata nel muladhara chakra .



I tre nodi sono posizionati all'altezza di tre aree specifiche che nella cabala ebraica sono chiamate " zone matriciali" , cioè ; zone matrici , di formazione ; infatti nella prima zona pelvico addominale si forma la vita fisica del feto , il corpo grossolano  ; nella seconda , cuore , il corpo sottile ; la terza , "luogo del cranio " ( Golgotha ) , sancisce la definitiva divinizzazione dell'essere individuale.

Tre operazioni dunque che nell'Alchimia sono riferibili rispettivamente a :

- Opera al nero ( brahma granthi )     " A "
- Opera al bianco (visnù granthi)       " U "
- Opera al rosso    ( rudra granthi )    " M "

Le tre lettere si riferiscono al Pranava OM ( AUM )

Ci sono quattro bandha dunque jalandharauddiyana,  mula e mahabandha. Quest'ultimo è la combinazione dei primi tre. Questi tre bandhaagiscono direttamente sui tre granthi o nodi psichiciMula bandha è associato a brahma granthiuddiyana bandha a vishnu granthi ejalandhara bandha a rudra granthi. I granthi impediscono il libero flusso di prana lungo sushumna nadi bloccando in tal modo il risveglio dei chakra e l'ascesa di kundalini.  




Aggiungi didascalia

-Brahma granthi è il primo nodo ed è associato a muladhara esvadisthana chakra. E' legato all'istinto di sopravvivenza, al bisogno di procreare e alla conoscenza, alla consapevolezza e al desiderio profondo e istintivo. Quando brahma granthi viene trasceso, lakundalini, o energia primaria, può risalire oltre muladhara esvadisthana senza essere nuovamente richiamata verso il basso dalle attrazioni e dai modelli istintivi della personalità.

-Vishnu granthi è il secondo nodo ed è associato a manipura ed a anahata chakra. Questi due chakra sono collegati al nutrimento degli aspetti fisici, emozionali e mentali dell'esistenza umana. Manipura sostiene annamaya kosha, il corpo fisico, che governa la digestione e il metabolismo del cibo. Anahata alimenta manomaya kosha, il corpo mentale e pranamaya kosha, il corpo energetico. Una volta che vishnu granthi viene trasceso, si prende l'energia dall'universo e non dai centri localizzati all'interno dell'essere umano.

-Rudra granthi è il terzo nodo ed è associato con vishuddhi e ajna o agya chakra. Vishuddhi e ajna sostengono vijnana o vigyanamaya kosha, il corpo intuitivo o mentale superiore, e rappresentano la trasformazione di una forma, un'idea o un concetto esistente nel suo aspetto universale. Quando rudra granthi viene oltrepassato, si perde l'individualità, ci si lascia alle spalle la consapevolezza del vecchio ego ed emerge l'esperienza della coscienza immanifesta oltre ajna chakra, in sahasrara .



Ritornando al passo evangelico di apertura si potrebbe dire che Yeshuà è senza dubbio uno che "scioglie" "granthi" , nodi che impediscono la ri-salita di Kundalini (coscienza cosmica) ; infatti nel caso della donna ricurva opera sul primo nodo (brahma granthi) . La povera donna è persa nella "molteplicità" del samsara , i suoi occhi sono rivolti alla terra, ivi trattenuta dai suoi troppi attaccamenti (aparigraha) nonchè dai pregiudizi pseudoreligiosi della sua cultura di origine e  dai complessi di colpa che l'accompagnano . Lo stesso nodo presente anche nel capo della sinagoga impedisce l'apertura del nodo sovrastante ( visnù granthi ) , l'apertura del cuore alla compassione e di conseguenza rimane bloccato anche il nodo in Ajina chakra ( rudra granthi) , la cui mancata apertura lo fa rimanere nelle maglie di una religiosità falsa , farisaica appunto .

In altri episodi ritroviamo Yeshuà che apre il nodo del cuore al "ricco Zaccheo" ( vedi mio blog su tale argomento) , un uomo troppo "legato" alla sua ricchezza materiale , che appena "sciolto" da Yeshuà sale su un albero ( Sushumna) e gli si apre anche il terzo occhio ( Ajina ) , finalmente vede la vera spiritualità e subito dona gran parte delle sue ricchezze , perchè nulla vale quanto il VERO SE , la propria natura divina . 
Si , i racconti evangelici sono una vera sequela di "granthi" sciolti e a scioglierli non bastano solo tanti Pranayama ed esecuzioni di "bandha" anche perfettamente eseguiti . Se non c'è la presenza di Yeshuà , della Grazia santificante , è molto probabile che quei nodi resteranno nodi !

Om shanti

Ekanathananda