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lunedì 27 ottobre 2014

SMASHAN :CREMARE L'EGO , UNO YOGA POCO....CONOSCIUTO !



  • La data del 2 Novembre introduce la memoria della morte ; già proprio lei la madre di tutte le paure , che seppure hanno nomi diversi come ansia , angoscia , panico , malattia , purtuttavia hanno in essa ( morte) la loro unica matrice . Ogni popolo , ogni etnia , del pianeta ha elaborato riti diversi ma tutti finalizzati alla metabolizzazione dell’evento drammatico e luttuoso che interessa l’esistenza individuale con la malattia  e collettiva con le guerre . Anche lo Yoga che ormai in Occidente conta molti praticanti non sfugge l’argomento  anche se il pensiero di essa (morte) è alleggerito dall’idea della reincarnazione con la rappresentazione grossolana ( perchè la reincarnazione è ben altra cosa ) che “ smesso un abito se ne indossa uno nuovo , un nuovo corpo “ , questo è il convicimento del piccolo se empirico , ma è falso . Lo Yoga occidentale ha un approccio più salutistico , igienico , più interessato alla vita dell’al di qua che a quella dell’al di là , almeno per i più lo Yoga è una piacevole pratica che si snoda tra profumate atmosfere di incensi e musiche soft in sottofondo circondati dalla natura dolce e pittorica di silenziosi ashram termali e pseudospirituali , ma in verità ben lontani dal significato reale dello Yoga . Lo Yoga come le religioni sono molto più spesso “vie” di fuga che di realizzazione ; infatti lo Yoga , cosa che molti ignorano , fondamentalmente insegna a...MORIRE !

  • Lo Yoga , come del resto la croce cristiana , insegna a “crocifiggere” il piccolo se empirico che crediamo di essere e che invece non siamo , e se lo siamo è semplicemente per una sorta di incantesimo , di illusione della mente avviluppata nei “veli” del’ignoranza spirituale ( Avidya ) . Per questo motivo gli “ AGHORIS “ praticanti della “Via sinistra” (Vama Marga) si recano nei cimiteri di cremazione ( smashan ) e vi passano nottate intere in meditazione . In quei luoghi non ci sono incensetti profumati , non musichette rilassanti in sottofondo , c’è solo l’odore acre della morte , gli scricchiolii sinistri dei corpi cremati , insopportabili per il piccolo ego empirico  sempre in cerca di auto-affermazione , di nuove tecnologie che permettano di “allungare” la vita atraverso medicinali portentosi , chirurgia plastica che si sta avvicinando pericolosamente alla sostituzione di “pezzi di corpo” interi con i trapianti richiamando alla mente orridi corpi Frankensteiniani che di umano conservano ben poco . Il 2 Novembre dovrebbe essere una giornata di meditazione sulla morte dell’ego , dei suoi vani attaccamenti , di preparazione al proprio trapasso , una “cremazione” collettiva e non già quella sdolcinata e pagana festa di Halloween , che invece si pone come una esorcizzazione scaramantica della morte , che spesso , ormai da qualche anno fa capolino drammaticamente attraverso qualche evento delittuoso proprio nel mendo di chi vuole tenerla lontana (la morte) . Al contrario lo Yogi , il cristiano verace , fa “Tapasya” , austerità , crema con il suo “ardore” gli attaccamenti materiali , affettivi , familiari , creati dalla sua “falsa personalità” , questa si che una vera “celebrazione” , il “Funerale “ dell’ego , dalle cui ceneri risorge luminoso il VERO SE , l’IO TRASCENDENTALE , che solo da quella morte può venire alla Luce , come Figlio di Dio !
  • A giusta causa si può parlare di "due" tipi di Yoga , uno consumato nelle atmosfere vellutate e aromatizzate di centri New Age vere industrie di addormentamento spirituale ; e un'altro (Yoga) consumato in luoghi funerei , fra "ceneri" di cadaveri (shava) che l'Aghoris nudo spalma sulla sua pelle , egli ormai è morto a questo "mondo" e il cimitero , come per il cristiano , diventa il luogo della " ri-nascita " in Cristo !

"SMASHAN" in sanscrito è un termine che indica un posto molto , molto macabro ; infatti indica il " LUOGO DI CREMAZIONE " , laddove vengono cremati sulle pire ardenti i cadaveri dei trapassati secondo la tradizione induista, peraltro pratica in uso anche presso le prime comunità cristiane che poi conservavano le ceneri poste in apposite urne dentro i così detti " COLOMBARI " , delle piccole nicchie scavate nelle rocce o costruite in mattoni , chiamate così perchè ricordavano un pò i rifugi abitativi dei colombi. 

Solo in un secondo tempo invalse l'uso della sepoltura del corpo intero nella forma in cui la conosciamo oggi . Poi intervennero questioni teologiche più elaborate per cui il corpo essendo "tempio dello Spirito" e , in quanto tale , chiamato alla risurrezione , non poteva subire l'onta della cremazione e quindi la pratica fu sospesa per diversi secoli con piacevole ritorno economiche per quanti si occupano dell'industria del "caro estinto". 

Il corpo inizia il suo viaggio nel feto e lo termina nel cadavere (shava) ; in questo lasso di tempo si trasforma in un prezioso "cespìte" di guadagno per le industrie che vi ruotano intorno , come quella dell' abbigliamento , della cosmèsi , delle case farmaceutiche , delle industrie della alimentazione , del divertimento , ecc...ecc...cinicamente il grande comico romano Ettore Petrolini si domandava : < Cosa è l'uomo/donna ? > e si rispondeva : < Un pacco che il ginecologo spedisce al becchino >. Immagino che molti di voi in questo momento si sentono percorsi da più di qualche brivido sulla schiena , ma posso rassicurarvi che essi (i brividi) sono generati dal piccolo ego faraone che ha nel corpo l'unica e ultima possibilità di identificazione , smarrito il quale ( con la morte) non sa più a che santo voltarsi per avere identità.


 E' talmente terrorizzato al punto tale di avere inventato di tutto pur di non farlo scomparire , a partire dall'imbalsamazione praticata presso gli egiziani , ma proseguita anche poi nella tradizione cristiana con quella (imbalsamazione) dei pontefici p.e. . 


Ai nostri giorni  ('l'ego faraone) percorre la strada della tecnologia p.es. con la clonazione, la produzione di cellule staminali per ri-produrre interi organi e sostituirli come comuni "pezzi di ricambio" , senza tralasciare l'abbondante uso della chirurgia "plastica" . I più ricchi si leccano i baffi perchè ovviamente si tratta di tecnologia costosa  , ma in fondo anche le imbalsamazioni erano per i faraoni , per i pontefici , ovvero per i più ricchi . 

Oggi la chiesa nel Nuovo Catechismo Universale ha ri-ordinato la materia in fatto di tumulazione ri-ammettendo la "cremazione" come scelta alternativa con la condizione che però avvenga ( la cremazione) sempre nel < pieno rispetto del corpo in quanto abitazione in vita dello Spirito Santo > e mai inteso come azione di offesa ad esso . Saggia decisione che concorre a ridimensionare l'eccessivo costo delle spese funerarie e a impedire il proliferare indecoroso delle megalopoli cimiteriali somiglianti a fungaie di cemento . Ormai nei cimiteri ci si deve andare con l'autobus muniti di piantina con gli isolati e numeri civici come in una città , solo che è quella dei morti . 


Negli "smashan" distribuiti lungo le rive del Gange il discorso è differente ; infatti una pira arde perennemente  giorno e notte   bruciando senza sosta le spoglie mortali la cui ceneri vengono poi disperse nelle acque di "madre terra" da cui veniamo e a cui ritorniamo , < pulvis es et pulvis reverteris > (<polvere sei e polvere ritornerai>) recita la liturgia quaresimale del Mercoledì delle Ceneri , un rito ormai banalizzato in una spruzzatina di cenere sulla testa , che nel significato originario voleva celebrare la morte necessaria del nostro ego faraone , premessa di evoluzione interiore libera dalle identificazioni della falsa personalità .  


Quanto descriverò di qui a poco certamente farà arricciare il naso di molti/e Yogi & Yogini occidentali che si muovono in atmosfere new age ricche di aromi , di profumi , che rimandano all'idea di benessere , di amore cosmico secondo i dettami delle più trite coreografie del variegato mondo dello Yoga alimentato , come del resto anche le religioni istituzionali , dalla Maya della mente egoica inferiore . 


Negli smashan , di notte , ci si può imbattere in "strani personaggi" che vanno sotto il nome di " AGHORIS " , membri di una piccola e oscura setta , adusi a frequentare questi luoghi di cremazione , essi fanno il bagno nelle ceneri della combustione , si adornano di ossa e teschi , trasgrediscono volentieri i tabù degli asceti , convinti come sono che rovesciando tutti i valori essi raggiungeranno l'illuminazione . 


Mentre tutti i "sadhu" (asceti) sono vegetariani e astemi , gli Aghoris mangiano carne e bevono alcolici , così imitando gli aspetti più estremi di Shiva , il Vincitore della morte  secondo la tradizone induista. La santità può essere non solo austerità ma anche "follia". Ci sono aspetti ancora più aberranti , che vanno dal bere in teschio , fino alla meditazione seduti su un cadavere . Ve ne risparmio altre e di peggiori anche se invero ormai questa setta non conta più molti esponenti e praticanti di riti estremi , inumani e cannibalici .

Purtuttavia rappresentano la tradizione millenaria  di una disciplina spirituale tesa a rompere qualsiasi schema, attitudine e abitudine mentale di casta , di rito e religiosa . In questa maniera il praticante riesce ad andare oltre le sue opinioni mentali . Chiaramente nel momento in cui questa modalità divenisse , a sua volta , una abitudine mentale , diventa del tutto inutile .

L'Aghori anticipa di qualche secolo il Don Juan castanediano esperto nell"ARTE DELL'AGGUATO" , l'arte di "stoppare" la "rappresentazione del mondo" tenuta in piedi dalla mente razionale logorroica , la rappresentazione dell'ego empirico , la Maya , che la "cremazione" dell'ego fa scomparire nella cenere . L'aghori abbandona il"mondo" del Tonal ( fisico/grossolano) per entrare nel "mondo" del Nagual ( sottile/invisibile) ( vedi mio blog su tale argomento) , in questo "stato" egli (aghoris) entra in contatto con le "forze" terrifiche di Prakriti / Tora , una centrale energetica che se non è dominata , distrugge chi incontra e l'Aghori lo sa , lo sa molto bene e per questo si allena nei cimiteri . Si tratta di una diramazione estrema del Tantra della mano sinistra , via sicuramente più breve ma anche più pericolosa rispetto alla gradualità ascetica del Tantra della mano destra , che si impegna a spegnere piano piano l'ego faraonico  incenerendolo con il "tapas" poco a poco . L'altro Tantra ( sinistra) è immediato , affoga l'ego empirico nel fuoco della pira da cui prenderà il volo l'Araba Fenice , l'IO-SONO liberato dalle sue pastoie .......ma che paura....! Brrrrrr....


Invero il maestro Yeshuà non è un frequentatore abituale di cimiteri (smashan); infatti lo troviamo in codesti luoghi solo due volte , la prima quando "risuscita" Lazzaro e la seconda , quando depongono lui stesso nella tomba , ma ci rimarrà poco tempo , tre giorni , il tempo di "risorgere" e poi via , decisamente Yeshuà non ama i cimiteri , e ci mancherebbe dal momento che Egli è il Verbo, l'autore della "VITA" ( Zoè ..vedi mio blog) e quindi in pieno possesso di essa . Il VERO SE' , CRISTICO, ETERNO non può , per sua natura , certo risiedere nei cimiteri , il suo domicilio è altrove , solo l'ego empirico  costruisce le "città dei morti" e sviluppa il "culto dei morti" nelle forme che conosciamo . 


Una forma di smashan , nella tradizione cristiana è costituita dalla meditazione nele cripte con tanti scheletri in esposizione . Nelle cripte della  Chiesa dei Cappuccini a Via Veneto in Roma ,  si trovano esposti ammassi di teschi e ossa presso cui  i monaci si riunivano a pregare e meditare nel cuore della notte . Se c'è un posto che l'ego faraonico non sopporta è proprio lo "smashan" , il cimitero ,  in cui regna sovrano il pensiero della morte che "incenerisce" ogni velleità di vanagloria . E' una meditazione potente quella sulla morte , tanto più se condotta in un ambiente che non da spazio ad altro richiamo che non sia la "fine" . Lì l'ego non ha scampo , ma occorre molto "Tapas" (ardore spirituale) per bruciare quella paura e l'equilibrio psicofisico è messo a dura prova . I primi cristiani erano notevoli frequentatori di catacombe vuoi per ragioni di sicurezza ; infatti erano perseguitati e la notte e i cimiteri erano loro protettori , vuoi perchè nello smashan , nel cimitero il ricordo della "fine" biologica induce a pensieri più miti e più umili . 

Ma invero i cimiteri non sono , o almeno non dovrebbero essere solo il luogo del culto dei morti, ma anche e soprattutto il luogo in cui si "brucia" (pranayama) ogni attaccamento dell'io empirico della personalità . Lo Yoga, molti lo ignorano o si guardano bene dal propagandarlo, insegna a "morire" , si a morire al proprio ego faraonico e a ri-nascere all'IO TRASCENDENTALE , e lo smashan è il luogo privilegiato per celebrare questa morte e questa ri-nascita . Ricordiamocelo il 2 Novembre è giorno della memoria dei defunti  , ma anche e soprattutto giorno della memoria della nostra morte , facciamoci trovare preparati, non necessariamente comportandoci nella maniera abnorme di un Aghoris , ma semplicemente in quella forte di un cristiano consapevole che la fine del piccolo ego faraone è premessa di nascita per l'IO-SONO trascendentale , Vita Eterna che può essere vissuta già fin d'ora ! 



Yogacharya Eknathananda