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mercoledì 25 giugno 2014

LA FONTANA DEI QUATTRO FIUMI.......DELL'ANIMA






Papa Innocenzo X volle realizzare una fontana monumentale che ornasse la piazza su cui si affacciava il palazzo di famiglia. L'opera fu compiuta da Gianlorenzo Bernini. La fontana è un'allegoria del ruolo di pacificazione del Papa nei confronti del mondo intero, rappresentato dai quattro continenti. Infatti in cima all'obelisco, che dalla fine del Cinquecento era utilizzato come sostegno della croce e riconosciuto come simbolo di redenzione, il Papa volle collocare la colomba della pace, che era anche emblema della sua famiglia, come si può vedere nei due stemmi alla base dell'obelisco.

L'obelisco, che proviene dal Circo di Massenzio, è una copia romana del I sec. Fu utilizzato per volontà del Pontefice. Le sculture sono opera di allievi del Bernini: la statua del Nilo fu realizzata dal Fancelli, il Gange dal Poussin, il Danubio dal Raggi, e il Rio della Plata dal Baratta. La vicinanza della fontana alla Chiesa di Sant'Agnese in Agone, opera del Borromini, suo tradizionale rivale, ha alimentato nel tempo numerosi aneddoti popolari.

La fontana, grazie alle sue dimensioni monumentali, fu per un certo periodo la mostra della Acqua Vergine. Nel secolo successivo, questo ruolo fu restituito alla Fontana di Trevi. La fontana si trova al centro di Piazza Navona. Si compone di un grande bacino circolare, circondato da colonnotti. Al centro c'è una roccia che sorregge un alto obelisco. In cima c'è una colomba in bronzo, simbolo di casa Pamphili. La roccia ha quattro sporgenze in corrispondenza degli angoli dell'obelisco e quattro profonde fenditure in corrispondenza dei suoi lati. Su ogni sporgenza si trova la personificazione di un fiume, ognuno dei quali rappresenta un continente.

I quattro fiumi sono : 

Nilo (Africa) ; Gange  (Asia) ; Danubio (Europa) ; Rio della Plata (Sud-America ) 

La figura del Nilo ha il capo coperto da un velo perché non si conoscevano ancora le sue sorgenti. A sinistra del fiume c'è una palma e, dall'apertura vicina, esce un leone ad abbeverarsi. Il Gange ha un lungo remo che indica la perfetta navigabilità del fiume. Il Danubio è riconoscibile per la corona di fiori che ha sulla testa e per il cavallo che esce dall'apertura nella roccia a sinistra. Infine il Rio della Plata è caratterizzato da un'espressione di timore, causata dalla vista di un serpente, e si appoggia ad una roccia che custodisce un tesoro in monete. Anche il tombino della fontana è una figura scolpita: un pesce con la bocca aperta che beve l'acqua della fontana.


Tutta la struttura portante della fontana è realizzata in blocchi di travertino, mentre le sculture sono in marmo bianco di Carrara. L'acqua esce da otto fessure poste nella roccia e cade nel sottostante bacino .

Questa fontana nasce nell'ambito di un progetto che s'inquadra nella Roma barocca mirante a trasformare l sue strade e le sue piazze in una scenografia teatrale tesa ad esaltare il ruolo "pilota" di Roma come riferimento centrale e spirituale della "cristianità" nel mondo intero , limitato ovviamente a quello conosciuto del tempo ( 1657 ) ; infatti i quattro fiumi ( Nilo ; Gange ; Tigri ; Rio ) rappresentano i continenti geografici di espansione della chiesa cattolica a seguito della espansione coloniale . Il tema delle "acque" riporta alla grande visione biblica del profeta Ezechiele che in Samadhi ( stato unitivo con il divino ) vede un torrente di acqua "zampillare" e uscire dalla "porta orientale" del tempio a significare l"abbondanza della Grazia " divina che si effonde su chi accoglie il suo " Verbo" ( Om ) . Nel mese di Agosto , fino alla fine del '700 la piazza veniva allagata e in essa i romani si gettavano per nuotare nel grande mare della Chiesa che per l'occasione si trasforma in una " NAVONA " da cui il titolo della piazza appunto .

" Apas " è il nome sanscrito dell'acqua che identifica una delle due energie fondamentali dello Yoga e cioè : Apas , forza discendente , l'acqua scende , cala in basso , e si raccoglie nel bacino che nel corpo umano raccoglie appunto l'acqua . " Prana " , forza ascendente , che s'incarica di ri-portare in alto quanto è caduto in basso , l'acqua appunto m che vapora quando è ri-scaldata dal Pranayama e si trasforma in " Tapas " , calore spirituale !

Nella tradizione biblica i quattro fiumi o Nadi ( Nadi in sanscrito si chiamano i canali psico-energetici sottili attraverso cui scorre il Prana , energia divina ) si chiamano : Tigri ; Eufrate ; Ghicon e Pison e scorrono ala base dell'albero della vita nel Giardino di Eden !

L'obelisco sovrastante rappresenta il "dito del sole " egizio attraverso cui si spande la " Luce di Ra " , il Signore . Nello Yoga questo obelisco rappresenta " Sushumna" , il canale psico-energetico attraverso cui discende e ascende il divino nell'uomo , vivificandolo con la sua presenza , come l'acqua vivifica i luoghi in cui scorre che altrimenti risulterebbero deserti de-vitalizzati !

Forse il papa Innocenzo X (Pamphili ) committente dell'opera berniniana non pensava  tutto questo quando commissionò l'opera , ma più prosaicamente a celebrare il suo casato e perché no , il suo ego . Ma l'arte , si sa , travalica , quando vera e geniale , travalica i confini del tempo e dello spazio e si universalizza parlando l lingua del " Sanathana Dharma " , la religione universale in cui si innestano e trovano fondamento tutte l religioni del mondo che diventano le sue " nadi " , i suoi fiumi spirituali , che dall'UNO trovano origine , si effondono nel "Molteplice" e all'UNO poi ri-tornano !

Grazie Roma , Eterna Madre dal cui "seno" scaturisce la tua "Acquam vitae " , l'Acquavite , l'Acqua di Vita che inebria i corpi "sottili" degli amanti di Satya ( Verità ) !

Om shanti

Yogacharya Eknathananda