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lunedì 26 maggio 2014

MAESTRO O ISTRUTTORE ? QUESTO L'ARDUO DILEMMA

Indubbiamente la fine degli anni '60 segnò la svolta in tante aree sociali , costumi e mode del pianeta . I " Beatles" sono un po' l'emblema di questa svolta non solo in campo musicale ; infatti i loro viaggi approdarono nella mitica India e si cominciarono a vedere i visi di maestri , guru , e affini sedicenti tali chi più o meno vero , chi santone verace o chi guru-dollar , come venivano chiamati questi pittoreschi personaggi che si affacciavano in un occidente in piena bufera emotivo/razionalistico/socio/politica .
 

Portarono una ventata di esotismo respirato anche nel fumo bruciato della cannabis dalle cui nuvolette spuntarono i coloriti Hippies alla ricerca di una vita lontana dal consumismo capitalistico . I " Figli dei Fiori " furono chiamati e tra le loro file si contarono numerosi figli e figlie di papà ( capitalisti) che finita la ventata esotica ri-entrarono nei ranghi e diventarono famelici manager , altri , i figli del dio minore , non ri-entrarono per lo più o meglio entrarono nei ranghi degli emarginati con le conseguenze di vite dis-adattate .
 
Sembrava tutto molto originale , ma chi ama sfrugugliare tra le pagine della storia sa benissimo che : < la storia è grande maestra , ma non trova alcun alunno > ; infatti il mito orientale dell"eterno ritorno" insegna che < nulla di nuovo nasce sotto il sole , ciò che è stato tornerà ad essere  >( Qoelet ).
Nella storia momenti di conservatorismo si sono sempre alternati con momenti di liberalità e trasgressione ; romanticismo e classicismo ; dadaismo ; futurismo ; Hyppismo ; scapigliatura (capelloni) milanese ; esistenzialismo ; tutti periodi , ismi , che in comune hanno la carattteristica di presentare sotto abiti nuovi sempre la stessa pappa ovvero il : SAMSARA !
 
Si il Samsara , la "ruota delle reincarnazioni" , il luogo della coscienza dove si materializzano i " Vasana " , le "tracce menestiche" dei nostri desideri , delle nostre bramosie rincorse per secoli , per intere esistenze e che non si estinguono se non raggiungendo la " Moksa " , la "libertà" dall'io empirico , egoico , la matrice di tutti i guai secondo la filosofia dello Yoga .
 
LoYoga è infatti la disciplina millenaria contenente gli insegnamenti di una moltitudine di grandi iniziati ( maestri jnani ) che praticata con attenzione permette l'uscita da questa ruota tritacarne del samsara . Intense asana , pranayama , puja, preghiere , meditazioni , brahmacharya , castità , riti , e quant'altro sono il bagaglio professionale proposto allo Yogi per lasciare il samsara e non più tornarvi dopo aver consociuto il Nirvana ( = assenza di ogni modificazione/vritti della coscienza) attraverso il NIRVIKALPASAMADHI , l'estasi derivata dalla estinzione dell'io empirico/faraonico .
 
All'inizio il '68 recepì soltanto il samadhi (estasi) derivato più che altro dal fumo delle canne , esaurito il cui effetto l'ego faraonico tornava a farsi più vivo che mai ; infatti la canna decontestualizzata dal contesto rituale e sacerdotale , desacralizzata , non sortisce alcun effetto catartico o sattvico (luminoso) , anzi procura il contrario , un effetto deprimente e tamasico ( oscuro) che spesso degenera in depressione o panico vero proprio.
 
Si pone quindi come necessaria la figura del "mentòre" sacerdotale , il guru , il maestro che accompagna il discepolo ( ajnani=ignorante) nel "viaggio" iniziatico affinché questi non perda la trebisonda e diventi uno squilibrato , un ubriacone spirituale .
 
Va da se quindi l'importanza della figura del maestro e la non poca re-sponsabilità che si assume nella conduzione degli allievi. 
 
Lo Yoga nel mondo occidentale ha sviluppato più il versante salutistico fisio-terapeutico che non quello di ricerca spirituale vera e propria , per cui si è andata formando una figura professionale più vicina a quella di un istruttore fisoterapista che non a quella di un maestro .
Ciò non è totalmente negativo anche perché si  è aperta una considerevole opportunità di lavoro per molti giovani in cerca di occupazione e nel campo della salute non mancano le opportunità terapeutiche in tal senso .  

La figura dell'Hippie sessantottino in  partenza per l'India alla ricerca del maestro , in fondo rispecchia la ricerca della figura paterna che si era andata dissolvendo nel tempo unitamente alla crisi delle ideologie che alimentavano il partito-padre . Li in India i Guru fanno parte del paesaggio locale , a volte , anche un richiamo turistico . Se in Occidente si guarda all'oggettività come unica realtà , lì , in Oriente , viceversa , quella soggettiva è l'unica realtà , mettere d'accordo queste due dimensioni è l'intento dello Yoga e dell'Alchimia , che ha forgiato il termine : < Coincidentia Oppositorum > ( Coincidenza degli opposti ) , una impresa mistica di tutto rispetto .

L'istruttore e il Guru o Maestro che dir si voglia si diversificano per due motivi fondamentali e cioè: mentre l'istruttore si limita (almeno speriamo) ad un livello prettamente fisico fornendo tecniche mirate alle esigenze fisiche dell'allievo ( dolori articolari ; sciatalgie ; lombalgie , rigidità muscolare , ecc...ecc...) ; insomma lavora (istruttore) sul corpo grossolano ( Anna Maya Kosha ) ; il Maestro lavora oltre che su questo anche su corpi "sottili" ( Prano Maya Kosha ; Mano Maya Kosha ; Vjniana Maya Kosha ) , un lavoro molto più delicato perché si tratta dei corpi emozionale , mentale , spirituale , dimensione quest'ultima fuori della portata di un semplice fisio-terapeuta .

Intendiamoci un bravo istruttore può anche avvicinare , con il dovuto rispetto e consapevolezza , questi corpi ma con una accezione diversa da quella del maestro , il quale è chiamato ad esercitare nei confronti del discepolo quella che Socrate chiamava l'arte della " Maieutica" , ovvero della levatrice , che aiuta a far nascere ed esprimere la potenzialità spirituale e creativa (del discepolo) .
Il lavoro dell'istruttore seppur delicato e rispettabile però non può essere paragonato a quello del maestro , che non si propone solo ed unicamente il miglioramento psico-fisico del paziente allievo , ma anche e soprattutto favorire la catarsi spirituale interiore che inevitabilmente comporta un cambiamento radicale a livello "pneumatico" (spirituale) ; infatti il discepolo attraverso la iniziazione si trasferisce dall'io empirico/faraonico all'IO SONO trascendentale e in quel momento cambia la sua immagine interiore e di conseguenza quella esteriore .

I Vangeli riferiscono l'episodio di Gesù che in una casa stava dando il "Darshan" ( Katekesis = Insegnamento) ai suoi discepoli e gli vengono a riferire : < Fuori (dalla casa) ci sono i suoi (familiari) che sono venuti a ri-prenderlo > . Per loro (i parenti) Gesù era uscito di casa , cioè "fuori di se" , aveva "cambiato immagine" , i suoi (familiari" , non lo "ri-conoscevano più ".

Il maestro cambia la "rappresentazione del mondo" interiore e quindi conseguentemente di quella esteriore . Tutto ciò che si era creduto fino a poco prima cade ,muore con l'io empirico (= morte iniziatica) e con esso tutte le categorie mentali e psicologiche correlate . quando nasce l'IO SONO trascendentale ci si stacca dalla "famiglia biologica"e dalla rappresentazione  del mondo che ci ha fornito e che fino a quel momento è stata il nostro "sostegno" . Il maestro ci toglie tutti i "sostegni" ( Asparsa Yoga = Yoga senza sostegno , il maestro destruttura ogni nostra convinzione ) . Il maestro per sua funzione deve "de-mentalizzare" e poi "ri-mentalizzare".


Si evince quanto sia delicato il suo lavoro ; infatti destrutturando le nostre rappresentazioni procura inevitabilmente una "nigredo" , una confusione , togliere al discepolo il vecchio e obsoleto "software" e dotarlo di uno nuovo ( albedo = purificazione) e quindi così ri-programmato il discepolo accede  a una nuova "rappresentazione" (rubedo) .

Ovviamente tutto questo non è richiesto ad un istruttore , anzi gli deve essere suggerito di tenersi lontano da questo tipo di approccio , perché se i familiari dell'allievo si vedono tornare a casa dalla palestra ,  uno che non ri-conoscono più vanno a cercare l'istruttore e le conseguenze si possono immaginare .

D'altra parte uno Yoga come una Psicologia che non aiutano un discepolo/paziente a ri-nascere e a partorire la sua Natura Divina ( IO SONO ) , fuori da questo contesto , diventano semplicemente due tecniche paramediche ed esotiche che rispondono alle necessità della mente egoica e cioè  : Mantenere il discepolo / paziente nella prigione dei suoi sogni , facendogli appunto sognare tanto l'illuminazione (falso Yoga) quanto la guarigione , che all'interno di Maya significa semplicemente "auto-accettazione"  . Comunque schiavi o nel "soggettivo" o nell"oggettivo" , ma pur sempre schiavi . Molti Guru-dollar o "Strizzacervelli" fanno questo con lucroso ri-torno !!

     < Il Mediocre parla,
              l'ottimo insegna,
                 l'Eccellente dimostra,
                    il Maestro.....ISPIRA ! >

Yogacharya Eknathananda