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domenica 16 marzo 2014

LE 7 TAPPE DELLO YOGA ALCHEMICO






 

         

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La trasformazione del piombo in 
                       oro                            
 

Si è molto parlato della Pietra Filosofale e della sua capacità di trasformare il piombo in oro. In realtà, l'esteriore non serve che a comprendere l'interiore.
Questa alchimia deve svolgersi prima di tutto all'interiore dell'essere umano. La vera Pietra Filosofale è l'uomo stesso, la coscienza che si risveglia e che permette di elevare ciò che è pesante (il piombo), verso il sottile (l'oro).
La trasformazione del piombo in oro è dunque una spiegazione della trasformazione dell'uomo verso un mondo superiore. In questo processo alchemico, bisogna passare attraverso sette tappe, che formeranno i sette stadi, i sette corpi dell'uomo.
Nel mondo minerale, queste sette tappe si ritrovano attraverso il piombo, il ferro, il rame, il mercurio, lo stagno, l'argento e l'oro
.


Si tratta di arrivare al così detto "settimo cielo" o Sahasrara chakra o stato della santità ; infatti detto chakra è posto dalla tradizione Yoga al di fuori del corpo , di poco sopra la "fontanella" cranica , in cui avviene lo stato unitivo definitivo tra "Atman" ( anima individuale) e "Brahman" , D-o , Principio Cosmico . Lo Yoghi / Iniziato dopo aver "asceso" tutti i sei stadi evolutivi dei 6 chakra , giunge così all'ultimo , il "settimo", quello esterno per incontrare il Divino che colà dimora .

Infatti leggiamo nella bibbia che D-o creò il mondo in "sei" giorni , mentre nel settimo riposò , effettuò cioè un " Khumbaka " , una sospensione . Il pranayama dell'iniziato pertanto è chiamato ad entrare in quel Khumbaka e a sperimentare D-o nel settimo giorno . Da uomo/donna del sesto giorno deve divenire uomo/donna del settimo giorno , cioè : AUREO ! Divinizzato !

Lo Yoghi finalmente ha raggiunto il suo stato di libertà da ego/faraone ( mente egoica inferiore) , è un " MUKTI " ( liberato in vita ) , la sua anima è divenuta " ANIMA MUNDI " e vola libera negli spazi ( LOKA ) della coscienza non più alterati dalle " VRITTI " ( modificazioni ) .

 Nel sesto chakra ( Ajina) raggiunta la saggezza egli (uomo/donna) ha compiuto quelli che nell'Alchimia cristiana si chiamano "Misteri Minori" ( Chiavi d'argento di San Pietro ) ; mentre nel settimo ( Sahasrara chakra ) diventando uomo/donna del settimo giorno egli realizza i " Misteri Maggiori" ( chiavi d'oro di San Pietro ) diviene santo compiendo così quanto a lui/lei detto dal Signore ( Adonai ) e cioè :

<Voi siete santi perché io ,
                                         il Signore , sono santo>
 


    


                                                 Il piombo
                                                corpo fisico
   
Il piombo, è il corpo fisico, l'identificazione con la densità, con l'oscurità totale. Colui che vive con la coscienza del piombo vive come un morto. In effetti, questo metallo si ossida molto rapidamente, ad immagine del corpo che invecchia.
Se si riscalda il piombo, se lo si anima con una certa energia, diventa bello come l'argento e prende dei riflessi luccicanti, poi, appena si raffredda, e l'energia ed il calore che gli davano un bel aspetto scompaiono, si solidifica di nuovo ed annerisce rapidamente.
Se si riscalda il piombo senza interruzione, si formerà una pellicola fine al di sopra del liquido argentato. Se si toglie questa pellicola - che si trasforma senza sosta -, si constaterà che in fin dei conti, non resta niente.
Questo ci dimostra il destino del corpo che è chiamato a scomparire, malgrado le belle apparenze che può prendere in determinati momenti. Attraverso il piombo, la saggezza della natura ci dice: "Uomo, il tuo corpo è polvere e ritornerà alla polvere. Se vivi solo per il tuo corpo, non resterà più niente di te."


Nella tradizione yogica questo corpo si chiama : Anna Maya Kosha !
I " Kosha" sono gli "involucri" o ancora meglio "guaine" , come un sistema di bambole "matrioska" con cinque "corpi" , uno interno all'altro , che vanno dal più grossolano , appunto "anna maya kosha" , al più sottile "Ananda Maya Kosha " o "corpo di luce" , passando per "Prano Maya Kosha" , corpo pranico/energetico  ; "Mano Maya ", corpo mentale  ; Vinjiana Maya Kosha , corpo di conoscenza . Questi corpi li portiamo tutti a dosso e solo il primo (anna maya kosha) è visibile essendo tutti gli altri "sottili" , Come se indossassimo un cappotto di lana pesante con sotto abiti via via più leggeri .
 

Di questi corpi "incapsulati" ci parla anche S. Paolo nella sua prima lettera ai Corinzi (1Cor 15,51) : <  Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati,52 in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati.53 È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità  >
 
Questo discorso di S.Paolo è una diatriba con gli gnostici che diffondevano nelle comunità cristiane le dottrine ellenistiche sulla immortalità naturale dell'anima, considerata una scintilla divina imprigionata nel corpo . Il corpo perciò era considerato una negatività e destinato ad una corruzione irreversibile.
 
Gesù risorto rivela invece che la salvezza dalla morte che Egli opera è nel corpo che dunque non va considerato negativamente. L' immortalità qui è da intendersi come eternità.  Paolo parla di  corpo mortale,  di questo corpo , quello che abbiamo e conosciamo, che  si veste , di immortalità-eternità
Cosa significa?

(1Cor 15,35 ) Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? Con quale corpo verranno ?».
36 < Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore;37 e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco, di grano per esempio o di altro genere. >

Consideriamo il nostro corpo mortale come un seme che viene seminato nella terra (= la tomba) : il frutto , ciò che risorgerà sarà qualcosa di nuovo, di diverso dal seme, qualcosa di vitale e rigoglioso.
Esiste una discontinuità tra il corpo mortale che viene sepolto ed il corpo glorioso che risorge ( MERKABA' ....vedi mio blog )  e che non muore più.


38 < E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo.39 Non ogni carne è la medesima carne; altra è la carne di uomini e altra quella di animali; altra quella di uccelli e altra quella di pesci.
40 Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi celesti, e altro quello dei corpi terrestri.41 Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle: ogni stella infatti differisce da un'altra nello splendore
.>

C'è  differenza : il corpo umano naturale è tenebroso, il corpo glorioso è celeste, e come gli astri risplende di luce propria ed è incorruttibile ( =eterno)  .Gv 3, 6 Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito.( cf. 6,63 )

< 42 Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile;43 si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza;44 si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale.Se c'è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale, poiché sta scritto che 45 il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito datore di vita.46 Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale.47 Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo.48 Quale è l'uomo fatto di terra, così sono quelli di terra; ma quale il celeste, così anche i celesti.49 E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste.>
 
Esiste un corpo animale, cioè animato, nel caso dell'uomo, dall'anima umana ,nefesh, creata da Dio alla nascita di ogni essere umano, che è per sua natura corruttibile, mortale, debole, misera .... e c'è un corpo spirituale (pneumatico in greco), cioè animato dallo Spirito divino di Gesù che è per sua natura eterno
 
< 50 Questo vi dico, o fratelli: la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile può ereditare l'incorruttibilità.
La  carne e il sangue , il corpo animale, non è destinato -così com'è- al Regno di Dio,cioè alla vita eterna insieme a Dio .>

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Il Ferro
Il corpo di volontà

 
 

Il ferro è la volontà nell'uomo, ciò che vuole veramente nella vita. E' anche il sangue, il colore rosso. E' l'aspetto di Marte, l'attività. Questo metallo rappresenta ciò che è determinato, potente in un essere. Si dice d'altronde "avere una volontà di ferro".


Le leggi che governano la trasformazione dei metalli si ritrovano nell'interiore dell'uomo. E' così che un uomo può diventare simile all'acciaio. Per analogia, la scoperta delle diverse leghe, come l'acciaio, il bronzo hanno portato gli alchimisti a percepire il segreto delle associazioni sottili all'interiore dell'uomo.



In realtà, tutto ciò che realizzavano all'esteriore di se stessi era uno specchio di ciò che succedeva nella coscienza dell'individuo. Si verificavano le stesse trasformazioni. Il ferro rappresenta dunque la vita in movimento. Ci dimostra che il cammino verso l'argento, il cammino verso l'anima, è in primo lungo un cammino di volontà. La volontà è la prima cosa che può farci uscire dal "sonno di piombo".


In questo stadio, l'uomo deve sapere ciò che vuole, ciò che vuole fare della sua vita. Deve osservare la natura della sua attività, prendere coscienza delle intenzioni che l'animano, e della destinazione di ciascuno dei suoi passi. Deve sempre provare a vivere con la sua anima, con ciò che è più grande del corpo, con ciò che è eterno... Poiché il ferro arrugginisce e si trova ancora lontano da ciò che è inalterabile.

Il Rame
Il corpo di sentimento



Se l'uomo supera questo stadio, risveglia in un lui il rame, che è legato al pianeta Venere. E' la sensibilità. Questo metallo è d'altronde un ottimo conduttore di elettricità. Nel linguaggio corrente, si dice: "tra te e me passa la corrente".


Questo fa capire le affinità ed i legami affettivi esistenti tra due persone.
Ma qual è la qualità delle correnti di pensiero e di sentimento che fa circolare il rame? E' un nutrimento per un'anima o sono semplici stimoli sensazionali ed effimeri? Vive con l'anima?


Venere rappresenta l'affinità, l'amore terreno, la simpatia e l'antipatia. La vita del rame è intensa. E' la ragione per la quale molti si fermano, presi nelle proprie reti. Il rame deve essere soltanto un passaggio, poiché si ossida e si altera molto presto, come tutti i metalli precedenti.

Il Mercurio
Il corpo di pensiero


Dopo il rame compare il Vivo Argento, oggi più conosciuto per la sua corrispondenza alchemica con il nome di mercurio. Questo metallo è molto particolare. In effetti, può essere volatile, ma anche liquido come l'acqua; è d'altronde molto pesante. Quando depositiamo del mercurio sul palmo della mano, si addensa in modo strano. Invece, se lo lasciamo, si separa in una moltitudine di piccole bolle argentate. E se le uniamo di nuovo, si fondono immediatamente.


Una caratteristica interessante di questo metallo è quando lo mescoliamo con la polvere, non può più agglomerarsi. Questo ci mostra chiaramente che l'impurità divide, separa ciò che è fatto per essere unito. Ciò che si voleva costruire si disgrega con la polvere (cioè le cose mortali ed effimeri); le apparenze hanno preso il sopravvento. Il significato profondo del " Mercoledì delle Ceneri" , la liturgia che inaugura il tempo penitenziale della Quaresima ,è proprio in quella formula liturgica che il sacerdote pronuncia imponendo le "ceneri" sulla testa del fedele e che recita così :< Pulvis eris et pulvis reverteris > < Eri polvere e polvere ritornerai > . Come a dire : eri molteplicità e nella molteplicità della tua personalità ti dissolverai se non sarai capace di attuare in te la penitenza , la conversione , per tornare all'UNO dove ti attende l'Oro della risurrezione , il trans-ferimento nell'IO TRASCENDENTALE della mattina pasquale . 


Se riscaldiamo il mercurio, evapora e diventa un gas tossico, poiché non è ancora in contatto con la vera purezza, quella dell'oro, il sole della coscienza nell'uomo. La coscienza è la luce nell'uomo, quella che può condurre la sua anima verso la pienezza e l'unione con l'oro dello spirito divino, il culmine della nobilitazione del piombo.


Nel processo alchemico della nobilitazione dell'uomo, il mercurio rappresenta la tappa fondamentale del risveglio e della supremazia del pensiero. Ma se l'uomo l'abbandona ai bassi istinti, finirà per diventare anche tossico come il mercurio riscaldato.




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Lo Stagno
Il corpo del destino



Lo stagno è associato al destino dell'uomo, a tutto ciò che semina nella sua vita e manifesta attraverso le sue azioni, sentimenti, parole, pensieri. In francese, questo nome tra l'altro è straordinario e molto rivelatore poiché significa "spento".
Se l'uomo non accende la luce della coscienza attraverso i suoi tre corpi (volontà, sentimento e pensiero), la sua fiamma ( TAPAS = ardore ascetico ) interiore si spegne ed il suo destino è rapito da influssi viventi, estranei alla volontà della sua anima.


Lo stagno è una tappa determinata nel processo alchemico della sublimazione dell'esistenza dell'uomo. In effetti, giunto a questo stadio decisivo del suo destino, del suo cammino di vita, l'uomo prende la sua vita in mano e realizza un opera di Luce che gli permetterà di vivere conformemente alle aspirazioni profonde della sua anima; oppure, lascia spegnere definitivamente la fiamma della sua anima per ritornare verso le preoccupazioni inutili "che si abbattono" sugli uomini. Si abbandona (uomo/donna) definitivamente al turbinio (Vritti) del Samsara , lo "stagno" dell'anima , in cui rischia di essere triturato dalla molteplicità di Kalì , la dea distruttrice della forma .

L'Argento
Il corpo dell'anima immortale



L'argento è il sesto elemento, il sesto corpo nell'uomo, quello della sua anima eterna. E' la terra promessa sulla quale può camminare con passo sicuro e buono, guidato dagli Angeli. Quando l'uomo ha un vero contatto con la sua anima, comincia a dialogare con la natura e scopre il linguaggio universale. La natura, il mondo sacro della Madre di Dio allora lo riconosce come un'anima vivente, non spenta. Quest'uomo compare davanti alla Madre come un fiore sbocciato, che sa chi è lei, da dove viene e dove va. Nelle iniziazioni Essene contemporanee, la Madre può quindi dargli il "Nome della sua anima", quello che gli dà la sua missione di vita vera. Lo scopo della vita è realizzare il proprio Dharma



Nell'antica tradizione degli Esseni, il cammino della liberazione dell'anima e della sua crescita nei mondi superiori cominciava con il battesimo nell'acqua di un fiume consacrato e benedetto dall'Arcangelo Gabriele.

Così l'alchimista / yogi si avvia sul cammino verso la  natura per formare i quattro corpi dell'anima attraverso l'unione interiore con gli Angeli dei quattro elementi così cari agli Alchimisti : Fuoco, Aria, Acqua e Terra.


Questa comunione dell'anima con i quattro elementi non è un fuga dalla realtà. Al contrario, permette all'uomo di radicarsi nella realtà terrena e di prendere la sua vita in mano in modo molto concreto e di attraversare le maglie dell'illusione ( Maya ) senza farsi intrappolare , sull'esempio di Ulisse , il "Virat" ( Eroe ) , che sfugge alle malìe della Maya Circe , avendo precedentemente bevuto l'antidoto fornitogli da Atena ( Dea della Sapienza / Saggezza ) a lui comparsa , guarda un po' , nelle vesti di Mercurio , che oltre ad essere il protettore degli imbroglioncelli , è pur sempre il greco Hermes , possessore della scienza iniziatica .

L'Oro
Il corpo dello spirito divino

 


Al di sopra dell'argento (il corpo dell'anima nell'uomo) si trova l'oro, corpo incorruttibile dello spirito divino. L'oro rappresenta il mondo divino, la Verità ( SATYA ) nell'uomo, ciò che è inalterabile.

E' la luce del sole (Surya)concentrata. Il grande Arcangelo Michele, il Padre del fuoco divino, parla all'uomo attraverso questo metallo e gli chiede: "Chi è prezioso? Cosa è realmente prezioso? E' l'oro delle apparenze, oppure l'oro dello Spirito ?"

Michele in ebraico vuole dire "chi è come Dio", Dio è inalterabile, Dio è eterno. Così, Dio può essere paragonato all'oro per giungere al quale è necessario togliere le incrostazioni e i metalli pesanti che lo oscurano . Questa è la MOSA , liberazione dell'anima , dalle pastoie conglomerate di più metalli impregnati di Rajas (passioni) , di Tamas ( oscurità) , che vengono così liberati dalle scorie tossiche bruciate dal Pranayama divino e resi fulgidi dal SATTVA , la LUCE DIVINA nascosta in essi !

 
 


 
Il fiore che esce dalla terra, è il piombo trasformato in oro nel regno vegetale. Il cammino della nobilitazione dell'uomo passa con la sublimazione alchemica della sua coscienza e della sua anima, attraverso i sette corpi, che vivono ed agiscono nel suo corpo fisico sotto forma di sette metalli.