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mercoledì 8 gennaio 2014

IL COMPIANTO DI CRISTO MORTO DI NICCOLO' DELL'ARCA : L'URLO DI PRAKRITI

File:Compianto sul Cristo morto, Niccolò dell'Arca, Bologna.jpg

Nel 1463 lo scultore Nicolò Dell'Arca realizzò il complesso scultoreo di rara ed intensa bellezza plastica noto come il " COMPIANTO DEL CRISTO " utilizzando una tecnica raffinata e sofisticatissima per plasmare la "terracotta" un materiale molto difficile da trattare ; infatti va lavorato in pezzi separati tra loro , cotti al forno , e poi assemblati a cottura avvenuta . Non piaceva questa tecnica a Michelangelo in quanto sosteneva che : < la scultura consiste nel togliere e non nell'aggiungere > . Comunque scuole di pensiero a parte in merito alla cui discussione non intendo partecipare non essendo io uno storico dell'arte e tantomeno un critico , desidero invece trattenermi sugli aspetti e le suggestioni simboliche di questa opera sublime visibile nella chiesa di Santa Maria della Vita in quel di Bologna . Una opera composta di sette sculture ovvero quattro figure femminili , le Marie , e due maschili , Giovanni e Giuseppe d'Arimatea , più il Cristo morto ovviamente . Mi è sembrato come di trovarmi davanti a uno di quegli "stop d'immagine" , che più che fermare il tempo mi è sembrato dilatarlo ai confini dell'eternità . Una " disperazione furiale " , un " urlo pietrificato " sono i termini plastici coniati da Gabriele d'Annunzio per stigmatizzare questo gruppo scultoreo impegnato in uno "psicodramma" scolpito in un trattato di fisiognomica di suggestiva bellezza , in cui si contrappone la disperazione lacerata del "femminile"( le Marie)  a quella più contenuta del "maschile " ( Giovanni e Giuseppe d'Arimatea ) .
 
Ma chi domina la scena è quel corpo morto al centro della scena in cui non vi è più traccia della passione subita , giace incorrotto nel silenzio della più  grande quiete contrapposta alla disperazione dei personaggi intorno ; infatti quando la natura umana perde il contatto con il Vero Se ,con la sua natura trascendentale , in lei si fa largo la disperazione , perché le viene a mancare il faro del "PURUSHA " ( Spirito) . " PRAKRITI" (Materia) senza il Purusha si smarrisce , non sa più dove andare come la errabonda sposa del biblico " Cantico dei Cantici ".
< Ditemi figlie di Gerusalemme , avete visto il mio amato ?  > . Maria e Giuseppe a Gerusalemme in piena crisi ansiogena perché hanno smarrito il figlio dodicenne che era rimasto nel tempio a disquisire con i " dottori della legge " . < Figlio dove eri ? Perché ci hai fatto questo ? > sono le loro parole angosciate  al momento del suo ri-trovamento .

 
                                                        
                                                                                                     
Sono straziati quei personaggi perché l'oggetto di tutte le loro certezze è lì davanti ai loro occhi disteso , chiuso nella bara di silenzio della morte . Quella morte ferisce il loro falso se che aveva sognato futuri di gloria messianica ,  vittorie , regni , insomma tutte le illusioni di maya che aveva coltivato giacciono li davanti ai loro occhi dissolte in quel corpo . Non avevano capito nulla del suo insegnamento quando era in vita : < il Figlio dell'uomo dovrà morire e poi risorgere il terzo giorno > . IN quel corpo è racchiuso il "corpo glorioso di risurrezione"( vedi mio blog sulla Trasfigurazione )  , ma essi sono incapaci di vederlo perché Avidya (ignoranza spirituale) occlude la loro vista interiore e allora c'è spazio solo per la disperazione . 

Il D-o che giace li in terra disteso  , cereo , vinto , non corrisponde all'immagine del D-o che avevano coltivato dentro di loro per tanti , troppi secoli . Troppe scritture , troppi profeti avevano parlato loro di un D-o vittorioso , che avrebbe fatto giustizia di tutte le iniquità che affliggono l'umanità e avrebbe cacciato gli invasori . Come accettare che proprio quel D-o era stato messo in croce dagli invasori in combutta con i sacerdoti del sinedrio ?
Un vento furioso agita le loro vesti che nascondono corpi contorti dal dolore , preda di emozioni che si articolano sui volti in smorfie che raccontano tutta l sconfitta delle loro attese tradite .
Quel corpo silente non lascia spazio a nessuna speranza , è un cadavere come tanti altri , che di li a tre giorni però li avrebbe sconvolti con la sua risurrezione , costringendoli a entrare in un nuovo e diverso rapporto con la morte e con la vita . Tutte le loro categorie culturali apprese all'interno del loro ambiente esistenziale vengono ribaltate ; infatti se c'è il ritorno  dalla morte come l'hanno conosciuta fino a ora , cosa è la " nuova vita " , che questa risurrezione propone loro ?
Senza la "vita" del Vero Sé  ( Cristo ) , vita noetica , rimane solo una esistenza confinata nella vita biologica ( vedi mio blog su Bios e Zoè) e questa consapevolezza getta nel dramma la personalità , che essendo espressione dell'io empirico non riesce a vedere l'eternità al di la di quel corpo !

          

 
 
 
 
Yogacharya Eknathananda
       























 

VIVEKA : LA PNL DEI SURA E LA PNL DEGLI ASURA


Mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono da Dio.

Carissimi, qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da Dio, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
Carissimi, non prestate fede ad ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo. In questo potete riconoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce Gesù Cristo venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell'anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo.
Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto costoro, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. Essi sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta. Noi siamo da Dio: chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore.

( 1Gv 3,22-4,6)




(Mt 4,12-17.23-25)

In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».


Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano .


Ho scelto questi due brani tratti dal Vangelo che mi danno lo spunto per parlare di

                                                         VIVEKA

Questa parola sanscrita è usata nello Yoga per indicare

                                                 DISCERNIMENTO  

E più esattamente il : discernimento degli spiriti

Infatti chi intraprende un percorso di evoluzione spirituale nella pratica dello "Svadhyaya" ( studio di se ) deve individuare ciò che viene dalla sua natura egoica inferiore e quanto inviene dal Vero Se trascendentale . Si presentano davanti allo yoghi due "vie" (Yana) , di cui una è il "Prithiyana" (via infera della mente egoica illusoria maya/Matrix) e l'altra " Dhevayana" (via degli dei , Deva, via celeste , via del Vero Se trascendentale o IO SONO ), La prima è la via dell'IO Malato , la seconda dell'IO SONO / IO SANO .

Come "accorgersi" di quale via si stia effettivamente percorrendo ? Risposta : praticando appunto" VIVEKA" , il discernimento appunto . Ma il discernimento è reso possibile solo attraverso il riferimento ai valori comparativi archetipali contenuti nelle Sacre Scritture iniziatiche delle varie culture , come ad es. la Bibbia , la Baghavad-Gita , ecc...ecc.. Le storie in esse narrate permettono di "discernere" quanto viene dagli inferi e quanto dai cieli . Rivolgendosi ai suoi discepoli che gli chiedono chiarimenti sulle modalità di riconoscere i falsi profeti , Gesù risponde : < Li riconoscerete dai loro frutti > . I

Infatti chi si comporta secondo il "Dharma" (Legge) vede la sua vita fiorire : tranquillità della mente , serenità , calma , quiete , bontà , generosità , libertà interiore ,pace , armonia , compassione ,  ecc...sono i "frutti" dello Spirito del bene"
Inquietudine , ira , invidia , collera , avididità (aparigraha) , furto , lussuria , (vedi mio blog sui 7 vizi capitali) , impazienza , intolleranza ,ecc...ecc...sono i frutti della nostra natura egoica inferiore o falso se empirico . Se la nostra vita è piena di intoppi , di ostacoli , di richiami all'esterno eccessivi , senza alcuna cura di vita interiore , presto o tardiô sfocerà in malesseri esistenziali sempre più frequenti e da ultimo anche in disagi psichici e fisici . Questi sono tutti "segnali" che vanno interpretati e che ci dicono molto verso quale indirizzo è diretta la nostra vita .

Nella tradizione occidentale S. Ignazio di Loyola , fondatore della Compagnia di Gesù , i Gesuiti , ha dato molte indicazioni sulla "direzione spirituale" e sul come discernere gli spiriti . Quando indichiamo qualcuno particolarmente irrequieto , indiavolato , usiamo spesso la parola "posseduto dai "7 spiriti" ; infatti gli spiriti sono tanti , addirittura una "LEGIONE" . < IL MIO NOME E' LEGIONE " risponde un demone durante l'esorcismo compiuto da Gesù su un posseduto . Gia ma come valutarli , come riconoscerli questi demoni , che oggi la moderna psicologia chima " virus emozionali "  ? Osservando il loro linguaggio di espressione , come diremmo oggi usando un termine molto in voga nel "coaching aziendale " osservando cioè  la loro " PNL " . PNL è l'acrostico della parola : Programmazione Neuro Linguistica " . Dice Gesù : < La bocca parla della pienezza del cuore > . Quello che porti nel cuore , lo porti sulle tue labbra , e di conseguenza nei tuoi frutti , ovvero le tue azioni !

Come leggiamo nella prima pericope tratta dalla lettera di Giovanni : <....ogni spirito che riconosce l'IO SONO (Cristo) viene da D-o , ogni spirito che lo nega  viene invece dall'ANTI-CRISTO ; infatti quando parla in noi la nostra natura egoica inferiore , parla l'Anti-Cristo . Per discernere gli spiriti occorre osservare la qualità della PNL nostra o di chi ci sta accanto . Se usiamo un linguaggio "PROSAICO" , che nasce dai nostri chakra inferiori (Muladhara , Svadisthana , Manipura ) o "POETICO" , che nasce dai nostri chakra superiori purificati ( Anahata , Vishuddi , Ajina ) . Analizzando (Svadhiyaya) ogni nostra parola possiamo discernre se dentro di noi sta parlando l'IO SONO o l'Anti-Cristo , in fondo è molto semplice , sempre che riusciamo a prendere le distanze dal nostro Io malato , empirico o falso se con il quale ci siamo completamente identificati .

Non è difficile sentire l'Anti-Cristo all'opera , basta ascoltare (purtroppo) i dialoghi dei tanti talk-show televisivi , di films e quant'altro per vedere quante tonnellate di PNL , di mondezza e vomitevole viene riversata quotidianamente nell'inconscio di bambini , adolescenti , giovani , adulti e anziani .
I frutti poi li raccogliamo nei telegiornali e di norma sono "avvelenati" !
Come possiamo leggere sopra nel passo di Giovanni : malattie , dolori , guerre , stragi , indemoniati , ecc...ecc....

Il sano e preciso discernimento porta conseguentemente ed inevitabilmente alla guarigione perché è frutto della "CONVERSIONE" . < CONVERTITEVI PERCHE' IL REGNO DEI CIELI E' VICINO > dice Gesù ; infatti convertirsi significa uscire dalle proprie abitudini di vita errate , dalle opinioni correnti di una PNL diabolica , dualistica (dvaita) ; aprire le finestre del nostro cuore per lasciare entrare la luce di D-o . La grande EPIFANIA ( Manifestazione dell'IO SONO divino ) è seguita dalle molteplici manifestazioni del Signore , che vanno dalla guarigione spirituale , a quella emotiva , a quella mentale , a quella fisica .
Siamo tra la folla che corre incontro al maestro (IO SONO / IO SANO ) o rimaniamo sulla riva opposta insieme alla nostra "Legione" di spiriti erranti nel deserto delle nostre esistenze preda di una PNL diabolica

Yogacharya Eknathananda