Powered By Blogger

giovedì 29 maggio 2014

SAMSARA : UN POLIPO CHE CI RENDE LA VITA DIFFICILE

 
Un soffio primaverile gonfia le guance di un tritone che soffia nella shankara ( conca marina) da cui fuoriesce lo zampillo d'acqua rutilante che riempie la vasca della fontana . Alle sue spalle si  scorge il " VIRAT " , l'EROE , che sta fiocinando un povero polipone avvinghiato alle sue cosce .
 
Il gruppo marmoreo fa parte di una delle due fontane ai lati di quella berniniana , meglio nota come la "fontana dei quattro fiumi " , stupendo gioiello del " Barocco Romano ".
 
La mattinata è stupenda , piccoli cirri , come batuffoli di ovatta , vengono trasportati nel cielo di un azzurro mariano che accoglie il mio sguardo estasiato e grato per tanta bellezza divina profusa nella magia di questa piazza ( Navona ) . Seduto sulla panchina , anche essa marmorea , d'incanto mi trovo immerso in una "marmoreità" fuori del tempo . Mi sembra di vedere il "Virat" muoversi , il vischioso polipo agitare i "tentacoli" nel tentativo di avviluppare il palestrato eroe che si appresta a fiocinarlo .
 
Scraaaacccc , d'un tratto la scena si arresta ,come in un "fermo d'immagine" , d'improvviso mi ri-trovo sulla panchina , ri-chiamato dalla voce alterata di un passante che si è fermato nei miei pressi intavolando una "rabbiosa" telefonata che evidenziava la presenza di un " corpo di dolore " ( vedi mio blog su corpo di dolore ) che stava tentando di farsi il suo "sorso di energia" proprio in quel momento .
 
Mi sono girato e ho visto il tentacolo del polipo che usciva dal cellulare e si avvinghiava attorno alla sua vittima "priva" però della lancia e impossibilitata a infilzarlo Tutta quella bellezza intorno a lui era muta , impercettibile , annegata nel SAMSARA rappresentato dal polipo .La bellezza è sempre intorno a noi , ma il samsara ,  luogo della dualità dolorosa del piccolo ego faraonico , ce lo impedisce con i suoi tentacoli che hanno tanti nomi , rumore , interno ed esterno , caos , fumo obnubilante , spot , musica a palla , televisioni , slogan della mantrica pubblicitaria che inebriano le nostre menti di immagini e di parole creando con i loro sankalpa (propositi) desideri e bisogni inutili passati per necessari ; tanti tentacoli , tanti nomi , una.....LEGIONE ! Come i demoni che affollano l'indemoniato di Gerasa esorcizzato da Gesù , il VERBO !
 
Ecco chi è la " LANCIA " tenuta in mano dall'eroe . la fiocina è il : VERBO !
Infatti solo il VERBO , il SACRO OM , può infilzare il samsara e metterlo a tacere . Ai demoni che si ribellano a Lui , Gesù dice semplicemente : < TACETE , abbandonate quest'uomo > !
 
Il polipo è il protagonista oscuro di tante malattie , ansie , depressioni , fobie , ossessioni , che si avvinghiano ai poveri mortali in preda alla "nigredo" ( stato patologico della materia).
Senza questa lancia salvifica (il Verbo) i tentacoli finiscono per risucchiare il malcapitato in un "vortice" ( Vritti ...vedi mio blog) in cui l'annegamento è inevitabile , in barba a tutti gli psicologi o analisti che di si voglia , perché< Senza di me (Verbo) non potete fare nulla > sono le parole del Vero Se , maestro .

" Lasciami parlare , ascolta , te lo dico io , tu non capisci mai ....ma cosa stai dicendo , non sei più tu , non ti ri-conosco , basta , hai capito ? basta , non andare oltre , lo sanno tutti chi sei ....perché lo hai fatto ?......" ecc...ecc.... è solo una piccola panoramica dei "tentacoli" di quella telefonata che isolavano quel poveraccio da tutta quella bellezza che aveva intorno, sono parole di conversazioni che per la maggior parte traversano l'etere dei nostri telefonini  . La Maya / Circe lo teneva saldamente avviluppato nelle maglie del suo samsara , del "mondo" come lo chiama Gesù , e chi è il Principe di questo "mondo" ? Lo sa bene chi "usa la fiocina" e cioè : l'EGO ! Il problema di quella telefonata samsarica è tutto lì !
Ma i poverini non lo sanno e per loro sono le ultime parole di Cristo sulla croce : < Padre perdona loro , perché non sanno quello che si fanno >.

Yogacharya Eknathananda
 

martedì 27 maggio 2014

CHI HA VERAMENTE PAURA DI KALI' ?

La terrifica dea Kalì che da il nome anche a uno dei quatto "YUGA" o ere di manifestazione , il KALI-YUGA appunto equivalente all'età del ferro secondo la quadripartizione occidentale , suddivisa nella iniziale età dell'oro , seguita da quella dell'argento , del rame e infine da quella del ferro . Nelle quattro ere i metalli oro , argento , rame , ferro , stanno a indicare che la "LUCE" è massimamente presente nella prima (oro) ; poi progressivamente si affievolisce nelle due seguenti (argento , rame ) ; e scompare del tutto nell'ultima ( ferro) . Quindi l'età del ferro è l'età in cui regna "Avidya" l'ignoranza spirituale al massimo grado .

In essa gli uomini/donne sono per lo più "Ajnani" ( ignoranti spiritualmente ) ; prevale il dualismo essendo le loro menti prigioniere di Maya ( illusione egoica) e quindi l'identificazione pressochè totale  con il proprio io empirico continuamente rifocillato dalle "VASANA" ( desideri sottili ) della mente egoica che produce "  SAMSKARA" ( semi o tracce menestiche ) che a loro volta producono continuamente karma con i suoi correlati di dolori , conflitti , guerre , malattie ,ecc...ecc...

La pratica dello Yoga , asana , pranayama , tapasya (austerità), satsanga ( cenacolo dei saggi) , svadhyaya ( studio di se e delle scritture o shastra ) , atti rituali ( Kriya ) , devozione ( Isvara Pranidhana ) o Bakhti , ecc...ecc...mira proprio a bruciare il karma di queste tracce (menestiche) per raggiungere la "MOKSA" ( liberazione) da quell'io empirico che tanti guai procura agli ajnani sottoposti quindi al "SAMSARA" (ruota delle reincarnazioni ).

In questi casi si presenta una Dea terrifica , la terribile Kali , con molteplici braccia , gli occhi insanguinati , la lingua lunga e rossa e tante spade nelle mani . Eppure , a ben vedere , metafisicamente parlando essa altri non è che il "Dharma" , la Legge Divina che taglia e recide tutte le illusioni , gli attaccamenti della personalità egoica . Essa ( Kali ) fa paura , si , ma all'io empirico , che con lei vede giungere la sua fine . Sotto le spoglie della terribile dea ritroviamo la strega cattiva , l'orco di tanti racconti e fiabe che tenta di uccidere l'eroe o l'eroina ; in effetti sotto quelle spoglie si nasconde il "sacerdote" , il maestro , che s'incarica di "scuoiare" l'io empirico , tamasico ,per portare in luce (sattva) e far nascere il suoIO TRASCENDENTALE o IO SONO . Cappuccetto rosso esce dalla pancia del lupo , Geppetto e Pinocchio da quella della balena o il bel Principe dalla betia in cui era celato .

Quanto spesso accade sentire le testimonianze di chi uscito da una malattia , da un incidente o comunque da una crisi letale , afferma di aver cambiato atteggiamento rispetto a certi modi di vedere le cose , oppure a dichiarare di non ri-conoscersi più nell'uomo/donna che era prima . Si Kali ha fatto giustizia , la sua spada è calata sulle false credenze nutrite da una vita irreale , ed aperto la "PORTA" ad una nuova dimensione di vita , questa volta si , REALE !

Il Jivanmukti , il liberato in vita , sicuramente ha conosciuto quella mannaia , ma non ne avrà più bisogno , Kali non si affaccerà più nella sua esistenza , il VERO SE , l'IO SONO trascendentale non ne ha più bisogno !!


Yogacharya Eknathananda
 

lunedì 26 maggio 2014

MAESTRO O ISTRUTTORE ? QUESTO L'ARDUO DILEMMA

Indubbiamente la fine degli anni '60 segnò la svolta in tante aree sociali , costumi e mode del pianeta . I " Beatles" sono un po' l'emblema di questa svolta non solo in campo musicale ; infatti i loro viaggi approdarono nella mitica India e si cominciarono a vedere i visi di maestri , guru , e affini sedicenti tali chi più o meno vero , chi santone verace o chi guru-dollar , come venivano chiamati questi pittoreschi personaggi che si affacciavano in un occidente in piena bufera emotivo/razionalistico/socio/politica .
 

Portarono una ventata di esotismo respirato anche nel fumo bruciato della cannabis dalle cui nuvolette spuntarono i coloriti Hippies alla ricerca di una vita lontana dal consumismo capitalistico . I " Figli dei Fiori " furono chiamati e tra le loro file si contarono numerosi figli e figlie di papà ( capitalisti) che finita la ventata esotica ri-entrarono nei ranghi e diventarono famelici manager , altri , i figli del dio minore , non ri-entrarono per lo più o meglio entrarono nei ranghi degli emarginati con le conseguenze di vite dis-adattate .
 
Sembrava tutto molto originale , ma chi ama sfrugugliare tra le pagine della storia sa benissimo che : < la storia è grande maestra , ma non trova alcun alunno > ; infatti il mito orientale dell"eterno ritorno" insegna che < nulla di nuovo nasce sotto il sole , ciò che è stato tornerà ad essere  >( Qoelet ).
Nella storia momenti di conservatorismo si sono sempre alternati con momenti di liberalità e trasgressione ; romanticismo e classicismo ; dadaismo ; futurismo ; Hyppismo ; scapigliatura (capelloni) milanese ; esistenzialismo ; tutti periodi , ismi , che in comune hanno la carattteristica di presentare sotto abiti nuovi sempre la stessa pappa ovvero il : SAMSARA !
 
Si il Samsara , la "ruota delle reincarnazioni" , il luogo della coscienza dove si materializzano i " Vasana " , le "tracce menestiche" dei nostri desideri , delle nostre bramosie rincorse per secoli , per intere esistenze e che non si estinguono se non raggiungendo la " Moksa " , la "libertà" dall'io empirico , egoico , la matrice di tutti i guai secondo la filosofia dello Yoga .
 
LoYoga è infatti la disciplina millenaria contenente gli insegnamenti di una moltitudine di grandi iniziati ( maestri jnani ) che praticata con attenzione permette l'uscita da questa ruota tritacarne del samsara . Intense asana , pranayama , puja, preghiere , meditazioni , brahmacharya , castità , riti , e quant'altro sono il bagaglio professionale proposto allo Yogi per lasciare il samsara e non più tornarvi dopo aver consociuto il Nirvana ( = assenza di ogni modificazione/vritti della coscienza) attraverso il NIRVIKALPASAMADHI , l'estasi derivata dalla estinzione dell'io empirico/faraonico .
 
All'inizio il '68 recepì soltanto il samadhi (estasi) derivato più che altro dal fumo delle canne , esaurito il cui effetto l'ego faraonico tornava a farsi più vivo che mai ; infatti la canna decontestualizzata dal contesto rituale e sacerdotale , desacralizzata , non sortisce alcun effetto catartico o sattvico (luminoso) , anzi procura il contrario , un effetto deprimente e tamasico ( oscuro) che spesso degenera in depressione o panico vero proprio.
 
Si pone quindi come necessaria la figura del "mentòre" sacerdotale , il guru , il maestro che accompagna il discepolo ( ajnani=ignorante) nel "viaggio" iniziatico affinché questi non perda la trebisonda e diventi uno squilibrato , un ubriacone spirituale .
 
Va da se quindi l'importanza della figura del maestro e la non poca re-sponsabilità che si assume nella conduzione degli allievi. 
 
Lo Yoga nel mondo occidentale ha sviluppato più il versante salutistico fisio-terapeutico che non quello di ricerca spirituale vera e propria , per cui si è andata formando una figura professionale più vicina a quella di un istruttore fisoterapista che non a quella di un maestro .
Ciò non è totalmente negativo anche perché si  è aperta una considerevole opportunità di lavoro per molti giovani in cerca di occupazione e nel campo della salute non mancano le opportunità terapeutiche in tal senso .  

La figura dell'Hippie sessantottino in  partenza per l'India alla ricerca del maestro , in fondo rispecchia la ricerca della figura paterna che si era andata dissolvendo nel tempo unitamente alla crisi delle ideologie che alimentavano il partito-padre . Li in India i Guru fanno parte del paesaggio locale , a volte , anche un richiamo turistico . Se in Occidente si guarda all'oggettività come unica realtà , lì , in Oriente , viceversa , quella soggettiva è l'unica realtà , mettere d'accordo queste due dimensioni è l'intento dello Yoga e dell'Alchimia , che ha forgiato il termine : < Coincidentia Oppositorum > ( Coincidenza degli opposti ) , una impresa mistica di tutto rispetto .

L'istruttore e il Guru o Maestro che dir si voglia si diversificano per due motivi fondamentali e cioè: mentre l'istruttore si limita (almeno speriamo) ad un livello prettamente fisico fornendo tecniche mirate alle esigenze fisiche dell'allievo ( dolori articolari ; sciatalgie ; lombalgie , rigidità muscolare , ecc...ecc...) ; insomma lavora (istruttore) sul corpo grossolano ( Anna Maya Kosha ) ; il Maestro lavora oltre che su questo anche su corpi "sottili" ( Prano Maya Kosha ; Mano Maya Kosha ; Vjniana Maya Kosha ) , un lavoro molto più delicato perché si tratta dei corpi emozionale , mentale , spirituale , dimensione quest'ultima fuori della portata di un semplice fisio-terapeuta .

Intendiamoci un bravo istruttore può anche avvicinare , con il dovuto rispetto e consapevolezza , questi corpi ma con una accezione diversa da quella del maestro , il quale è chiamato ad esercitare nei confronti del discepolo quella che Socrate chiamava l'arte della " Maieutica" , ovvero della levatrice , che aiuta a far nascere ed esprimere la potenzialità spirituale e creativa (del discepolo) .
Il lavoro dell'istruttore seppur delicato e rispettabile però non può essere paragonato a quello del maestro , che non si propone solo ed unicamente il miglioramento psico-fisico del paziente allievo , ma anche e soprattutto favorire la catarsi spirituale interiore che inevitabilmente comporta un cambiamento radicale a livello "pneumatico" (spirituale) ; infatti il discepolo attraverso la iniziazione si trasferisce dall'io empirico/faraonico all'IO SONO trascendentale e in quel momento cambia la sua immagine interiore e di conseguenza quella esteriore .

I Vangeli riferiscono l'episodio di Gesù che in una casa stava dando il "Darshan" ( Katekesis = Insegnamento) ai suoi discepoli e gli vengono a riferire : < Fuori (dalla casa) ci sono i suoi (familiari) che sono venuti a ri-prenderlo > . Per loro (i parenti) Gesù era uscito di casa , cioè "fuori di se" , aveva "cambiato immagine" , i suoi (familiari" , non lo "ri-conoscevano più ".

Il maestro cambia la "rappresentazione del mondo" interiore e quindi conseguentemente di quella esteriore . Tutto ciò che si era creduto fino a poco prima cade ,muore con l'io empirico (= morte iniziatica) e con esso tutte le categorie mentali e psicologiche correlate . quando nasce l'IO SONO trascendentale ci si stacca dalla "famiglia biologica"e dalla rappresentazione  del mondo che ci ha fornito e che fino a quel momento è stata il nostro "sostegno" . Il maestro ci toglie tutti i "sostegni" ( Asparsa Yoga = Yoga senza sostegno , il maestro destruttura ogni nostra convinzione ) . Il maestro per sua funzione deve "de-mentalizzare" e poi "ri-mentalizzare".


Si evince quanto sia delicato il suo lavoro ; infatti destrutturando le nostre rappresentazioni procura inevitabilmente una "nigredo" , una confusione , togliere al discepolo il vecchio e obsoleto "software" e dotarlo di uno nuovo ( albedo = purificazione) e quindi così ri-programmato il discepolo accede  a una nuova "rappresentazione" (rubedo) .

Ovviamente tutto questo non è richiesto ad un istruttore , anzi gli deve essere suggerito di tenersi lontano da questo tipo di approccio , perché se i familiari dell'allievo si vedono tornare a casa dalla palestra ,  uno che non ri-conoscono più vanno a cercare l'istruttore e le conseguenze si possono immaginare .

D'altra parte uno Yoga come una Psicologia che non aiutano un discepolo/paziente a ri-nascere e a partorire la sua Natura Divina ( IO SONO ) , fuori da questo contesto , diventano semplicemente due tecniche paramediche ed esotiche che rispondono alle necessità della mente egoica e cioè  : Mantenere il discepolo / paziente nella prigione dei suoi sogni , facendogli appunto sognare tanto l'illuminazione (falso Yoga) quanto la guarigione , che all'interno di Maya significa semplicemente "auto-accettazione"  . Comunque schiavi o nel "soggettivo" o nell"oggettivo" , ma pur sempre schiavi . Molti Guru-dollar o "Strizzacervelli" fanno questo con lucroso ri-torno !!

     < Il Mediocre parla,
              l'ottimo insegna,
                 l'Eccellente dimostra,
                    il Maestro.....ISPIRA ! >

Yogacharya Eknathananda