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venerdì 31 gennaio 2014

IL MANTRA CHE MANDO' IN ROVINA GERICO







< Giosuè, figlio di Nun, convocò i sacerdoti e disse loro: «Portate l'arca dell'alleanza ; sette sacerdoti portino sette trombe di corno d'ariete davanti all'arca del Signore». 7 Disse al popolo: «Mettetevi in marcia e girate intorno alla città e il gruppo armato passi davanti all'arca del Signore». 8 Come Giosuè ebbe parlato al popolo, i sette sacerdoti, che portavano le sette trombe d'ariete davanti al Signore, si mossero e suonarono le trombe, mentre l'arca dell'alleanza del Signore li seguiva; 9 l'avanguardia precedeva i sacerdoti che suonavano le trombe e la retroguardia seguiva l'arca; si procedeva a suon di tromba. 10 Al popolo Giosuè aveva ordinato: «Non urlate, non fate neppur sentire la voce e non una parola esca dalla vostra bocca finché vi dirò: Lanciate il grido di guerra, allora griderete». 11 L'arca del Signore girò intorno alla città facendo il circuito una volta, poi tornarono nell'accampamento e passarono la notte nell'accampamento.


12 Di buon mattino Giosuè si alzò e i sacerdoti portarono l'arca del Signore; 13 i sette sacerdoti, che portavano le sette trombe di ariete davanti all'arca del Signore, avanzavano suonando le trombe; l'avanguardia li precedeva e la retroguardia seguiva l'arca del Signore; si marciava a suon di tromba. 14 Girarono intorno alla città, il secondo giorno, una volta e tornarono poi all'accampamento. Così fecero per sei giorni.


15 Al settimo giorno essi si alzarono al sorgere dell'aurora e girarono intorno alla città in questo modo per sette volte; soltanto in quel giorno fecero sette volte il giro intorno alla città. 16 Alla settima volta i sacerdoti diedero fiato alle trombe e Giosuè disse al popolo: «Lanciate il grido di guerra perché il Signore mette in vostro potere la città .>

 




Gerico , biblica città , che passa alla storia per la "rovinosa" caduta delle sue ciclopiche mura di difesa , ritenute inviolabili dai suoi abitanti . Gerico segue un po' la storia di un altro famoso predecessore , meglio noto come Babele , altra leggendaria città che vide rovinare la sua torre , costruita nell'orgoglioso tentativo di raggiungere il cielo con il solo sforzo umano ; infatti anche Gerico , come Babele , simboleggia l'insano tentativo dell'orgoglio egoico di chiudersi nelle sue false certezze , nei suoi attaccamenti narcisistici , costruendo "FORTEZZE" di mura spessissime e inattaccabili . Prima le piramidi , ora le città , ma sempre opera dello stesso soggetto storico :                             

                                              
                   SUA MAESTA EGO-FARAONE !
 

 

Già proprio lui , ancora lui , sembrava annegato qualche anno prima nei flutti ( Vritti ) limacciosi del Mar dei Giunchi ( Mar Rosso ) , e invece no , eccolo ricomparire nei panni di una intera città , Gerico . Un nuovo travestimento , in calcestruzzo stavolta , barricato dietro i mattoni . Si quei "mattoni" che abbiamo già incontrato nella storia biblica , gli uomini-mattone , Asura / demoniaci ( vedi mio blog Sura e Asura ) , che si distinguono dagli uomini / pietra , Sura , angelici , illuminati . Gerico è un condominio diabolico , un agglomerato urbano di uomini-mattone murati dentro la protervia dell'egoismo più becero ; una città che conta numerosi ciechi , il più famoso quel Bartimeo , che molti secoli dopo implorerà Gesù Cristo a voce spiegata : < Gesù , Cristo Figlio di Dio , abbi pietà di me > , si appella al " NOME " (vedi mio blog precedente su Mar Rosso ) . Già il "NOME" , il nucleo divino insito in ogni uomo/donna e che solo può produrre una definitiva guarigione ,  perché libera dalle oscurità della personalità ( macchina biologica , vedi mio blog su Trasfigurazione) , dalle sue cecità , dalle sue sinapsi "cristallizzate" che calano sugli occhi come vere e proprie cataratte spirituali .
 
Sul  "set" di questo psicodramma biblico si muovono vari personaggi che movimentano la scena . Vediamone alcuni : gli esploratori inviati dal comandante , Giosuè ( Dio Salva ) , in avanscoperta per fare le "location" della spedizione bellica . Le due spie dell'inteligence israelitica riparano dentro la casa di una prostituta , non per fare sesso ma per avere importanti informazioni , che la prostituta , tale Rachab , che detto per inciso figurerà nell'albero genealogico di Cristo ( vedi vangelo di Matteo prologo ) , fornirà loro con dovizia di particolari in cambio della salvezza sua e della famiglia . L'ultima della società , reietta , è ancora una volta scelta dal NOME per veicolare il suo aiuto . Il femminile prostituito di questa donna , fino ad allora asservito al potere vigente dell'ego/faraone , ora cerca una "via" ( sadhana) di re-denzione , che crede di aver trovato in quei due uomini apportatori di una nuova prospettiva di vita e cioè la : TERRA PROMESSA !

Quante altre prostitute traverseranno il saddhana/via del Cristo in cerca della PAROLA/SEME/NOME che portano inconsciamente inscritta dentro , ma che solo il Cristo ermeneuta fa nascere in loro portandole ad una nuova visione di vita . < Donna nesuno ti ha condannata ? No Signore ! Neanche IO (SONO) ti condanno ! Va ora e non peccare più > . Sono le parole rivolte da Gesù all'adultera esterrefatta di trovarsi ancora in vita , ma ormai di fatto trasferita in un'altra vita , la sua personalità era rimasta sepolta sotto il mucchio di sassi caduti dalle mani dei suoi persecutori riconosciutisi anche loro come abitanti di Gerico , la città della falsa personalità . Città " ANTI-CRISTICA " per antonomasia perché si oppone alla realizzazione del NOME DIVINO con i mattoni  che hanno sostituito la pelle animale del primo Adamo , nella insana presunzione di rendersi invulnerabili con la tecnologia "muratoria" .
 
Quelle mura cadranno schiantate dalla tecnologia divina per antonomasia e cioè il : VERBO !
Il VERBO , fatto ri-suonare attraverso le possenti urla dei suoi sacerdoti , attraverso il suono dei loro corni , e delle loro "marce liturgiche" ; infatti girano i sacerdoti e il popolo in processione per " SEI " giorni intorno alla città assediata , marciano in silenzio ( MUNI ) . Il silenzio spirituale genera energia interiore , la accumula , e non permette al " SATAN " ( = il dissipatore ) di esaurirla , come avviene invece per gli uomini/donne comuni di questo nostro drammatico tempo di talk-show continui ; di insensate e pruriginose conversazioni infarcite di ogni maldicenza e  melenso sproloquio ; di gole riempite da interminabili trasmissioni culinarie . Le mura di questa Gerico contemporanea diventano sempre più spesse e la gente dentro ci si ammala , soffre , si addolora , perché lontani dal NOME si finisce per morire spiritualmente e provare quella che San Francesco chiamava la : PRIMA MORTE !

                          Quella SPIRITUALE , la peggiore , la morte dell'anima !

Il caso di Gerico è l'esempio lampante di quanto sia notevole l'influsso sonoro ( Om ) dello Spirito ( Purusha) sulla Materia ( Prakriti ). La materia quando avverte il suono "nouminoso" del Verbo , entra in vibrazione , si illumina come la Maddalena accanto al sepolcro vuoto di Cristo che ri-conosce il Signore Risorto sentendosi chiamare per nome : < Maria > . <Rabbunì> ( mio maestro ) risponde lei emozionata dal momento che la sua coscienza è pervenuta alla massima illuminazione nel Samadhi , procuratole dalla sua Kundalini ri-svegliata dal Suono / Verbo . .
Dopo la morte di Gesù, Giosuè divenne l'uomo del Signore 
Il SUONO DEL VERBO frantuma Gerico , la collassa ; infatti il SETTIMO GIORNO , è  il giorno di " SHABBAT " , il sabato del mondo ebraico e la domenica di quello cristiano . Il GIORNO DEL SIGNORE , il giorno in cui l'unico ascolto deve essere quello prestato al VERBO , è il giorno in cui bisogna lasciare parlare Dio che scende nel nostro silenzio per "sposare" la Shekhinà , il nostro femminile/kundalini  . In questo giorno avviene il contatto con l'ultimo chakra , SAHASRARA , dopo  aver risalito attraverso le fatiche e la purificazione i primi sei chakra della scala iniziatica . IL Signore ci attende là , nella Galilea delle Genti , dove cammina davanti a noi , una terra di città e genti pagane , noi appunto , le Genti "fortificate" di mattoni , che ci siamo arresi alla "PIETRA" al VERBO , al NOME , che ormai viaggia sulle nostre spalle dentro l'ARCA che sempre noi siamo diventati ascoltando il MANTRAM del VERBO /  OM !

Siamo finalmente diventati " ARCHE " , "casse di risonanza " del Verbo creatore , dimoriamo nel nucleo divino , i marasmi oceanici delle turbolenze della personalità ( Vritti ) sono diventati oceani cristallini e calmi specchi d'acqua che riflette la BELLEZZA dell'intero Cosmo !


 

Dopo questa lettura che vi auguro si trasformi in silenzio meditativo , assorti in voi stesi e nel respiro vibrate ripetutamente il mantra OM e lasciate che tutto il vostro campo energetico (corpo) si impregni di esso !


Yogacharya Eknathananday













domenica 26 gennaio 2014

MOKSHA : UN VIAGGIO VERSO IL " NOME SUPREMO "




Rimane indelebile nella mia memoria di bambino la  sequenza del famoso film colossal di C.B. de Mille , " I DIECI COMANDAMENTI " , che vede un barbuto e possente Charlton Heston , nei panni di Mosè , intimare alle acque di un mare tempestoso di aprirsi , cosa che puntualmente avviene in un gorgogliare turbinoso di flutti spumeggianti che si ritirano formando due pareti di acqua e lasciando un varco asciutto nel mezzo permettono al condottiero e al suo popolo di passare indenni all'altra riva . Subito dopo le acque si riuniscono e sommergono il faraone e i suoi cavalieri che inseguivano gli ebrei . Con l'apertura delle Acque del Mar Rosso si conclude la prima parte del drammatico Esodo che aveva visto contrapposti per numerosi anni gli egiziani e gli ebrei loro schiavi . Va da se che l'egiziano e l'ebreo , più che realtà etniche e geografiche , rappresentano nell'economia del racconto biblico due realtà paradigmatiche che in un ambito metafisico potremmo identificare come il " falso se empirico " o ego / faraonico l'egiziano e l'uomo che cerca di liberarsi da questo abbraccio mortale in cerca di un nuovo spazio e di una nuova terra .
 
Ancora più sottilmente potremmo dire liberarsi da una vita puramente biologica per dirigersi verso una vita ontologica , divina . Il primo , l'egiziano , è un " ASURA " , il secondo , l'ebreo , un " SURA " ( vedi mio blog su tale argomento ) . "Ottenebrato " il primo , "illuminato" il secondo .
 
Attraverso una capillare pedagogia divina Moshè era divenuto un "liberatore" che doveva condurre il suo popolo verso una nuova terra , un nuovo modo di essere , dopo aver appreso una  "tecnologia interiore " a cui era stato iniziato nell'entourage dei maghi del faraone , che però essendo al servizio dell'ego empirico o falso se , la usavano per tenere schiavi gli uomini ; infatti i maghi non erano passati , come Moshè , attraverso una purificazione interiore , non erano entrati nel "roveto ardente" in cui invece era entrato Moshè , non avevano toccato il " Vero Se " o " IO SONO " trascendentale , anzi avevano cercato di "by-passarlo"   cercando di "cogliere il frutto " come i pro-genitori adamitici senza rispettare le regole che prevedono una " maturazione interiore " prima di arrivare a una sua degustazione esterna . Insomma si erano allontanati dal loro "centro" , dal loro "nucleo essenziale" e quando ciò avviene ci si avvia sempre di più verso la superficie , come l'uomo/donna moderno che "spacca" , "violenta" il nucleo dell'atomo solo per assicurarsi la sua potenza , il suo potere e causando da parte della natura "risentita" di questa violenza gli inevitabili contraccolpi , vedi Chernobyl , Fukushima , Nagasaki , Hiroshima e quant'altro . Il nostro mondo interiore è in un inestricabile rapporto osmotico con il mondo esteriore e viceversa .
 
 
Ma la tecnologia del faraone nulla può contro questo popolo perché il < Dito di Dio era con loro> riconoscono gli scienziati/maghi del faraone ; infatti il nucleo essenziale di questo popolo ha un nome :
                                                                    HASHEM
che , tradotto dall'ebraico significa :
 
                                                                    IL NOME 
 
 
Infatti " SEM " è il Nome , da cui deriva la parola " SEMITI " cioè : Portatori del Seme Divino
Sem è uno dei figli di Noè , gli altri sono Cam e Iafet , che si salvano dal diluvio . Essere semita vuol dire essere portatore di questo seme , che gli Yoghi chiamano " HIRANYA-GARBHA " , " GERME DIVINO "  , sacra sillaba " OM " , che lo yoghi deve partorire nella sua ascesi ( Tapas = ascesi = ardore spirituale ) per raggiungere la " MOKSHA " , la " Ri-nascita " , ovvero la liberazione dalla schiavitù del " SAMSARA " , la ruota delle reincarnazioni , in cui il suo ego/faraone , la mente egoica inferiore , lo tiene imprigionate con le catene di Maya / Matrix , la mente illusoria egoica .

 


MOKSHA , letta all'incontrario stranamente recita e anagramma HASHEM : IL NOME
 
Quindi per liberarsi è necessario raggiungere questo NOME , il nucleo divino di ogni essere . Fondamentalmente , da questo punto di vista , al di là delle razze che possono connotare i nostri tratti fisiognomici , siamo tutti " SEMITI " , portatori del seme divino . Se tale prerogativa fosse solo di un popolo , in questo caso quello ebraico , si potrebbe erroneamente concludere che il Padreterno è razzista avendo creato un solo popolo privilegiato , una " razza pura " , distinta dalle altre . Ma non è così , dal momento che  < tutte le cose sono state create > per mezzo del Verbo ( OM ) e dotate dello stesso nucleo  ( Hashem ) è impensabile pensare a un principio creatore univoco , a senso unico , sarebbe un Dio ariano , razzista e francamente ritengo che l'uomo/donna di tutto abbiano bisogno meno che di un Dio così !

< Se non vi convertirete , perirete tutti > dice il maestro cristiano ai suoi ascoltatori , come a dire che se non raggiungerete il vostro nucleo essenziale , Hashem / Om fallirete la vostra ontologizzazione , la divinizzazione  , vero motivo per cui siamo su questa terra . Perirete nei flutti come gli egiziani del racconto . I nostri conflitti esistenziali esterni ed interni hanno la loro sorgente in questa lotta tra l'egiziano e l'ebreo dentro di noi .
 
Anche l'egiziano è dotato di quel nucleo , solo che lo nega in se , non lo riconosce , alla stregua dei Farisei che non riconobbero il Cristo ( Vero Se ) in se stessi , lo negarono , lo uccisero , o meglio credettero di ucciderlo , nonostante fossero semiti si comportarono come i pagani , i Romani , Pilato , semiti anche loro , ma inconsapevoli quanto i primi , quindi entrambi "ANTI-SEMITI " , come gli egiziani che inseguirono Moshè  ( il cui nome letto anch'esso all'incontrario anagramma Hashem ) e il suo popolo e affogarono nei marosi agitati del Mar Rosso , così detto in quanto arrossato dal sangue dei loro corpi e delle loro passioni . Ma la traduzione non è esatta in quanto quel mare in ebraico si chiama " Yam Suf " , Mare del Limite o dei Giunchi .

 Il giunco è una pianta che cresce al limite tra la terra e l'acqua , segna il confine tra l'asciutto e l'umido . La terra asciutta nella bibbia simboleggia sempre il raggiungimento della coscienza , della consapevolezza , mentre le acque l'inconscio , ciò che deve salire in superficie , alla conoscenza e Hashem , il Nome , è nascosto proprio lì , nel profondo delle nostre " acque interiori " . I Diluvi , gli attraversamenti di mari agitati , rappresentano sempre questi psicodrammi a livello individuale e collettivo , eventi drammatici che destabilizzano le nostre false convinzioni , le torri d'avorio entro cui il falso se si barrica pur di negare Hashem  , il Nome , che altrimenti lo manda in frantumi come il faraone e tutti persecutori che si sono avvicendati nella storia .
 
L'attraversamento del Mar Rosso è la metafora simbolica di un "PARTO" , quello del NOME , di Hiranya-Garbha , del bambino natalizio che l'umanità porta nel suo grembo da sempre e che solo quando trova un grembo "mariano" può manifestarsi , ma non prima di essersi liberato dal faraone che lo incarcera , e ciò non può durare per molto . Perché come il feto non può rimanere nel mare del "LIMITE" della placenta materna , così il "germe divino" , Hashem , per sua natura infinito non può restare chiuso negli spazi angusti dell'egoismo faraonico , prima o poi si deve manifestare , o con un diluvio , come nel caso di Noè , o con una persecuzione , quella del faraone , o con una malattia (Giobbe) ; di certo Dio non può rimanere negli spazi angusti del Mare dei Limiti . < Se il chicco (shem) non muore , non porta frutto >  disse opportunamente il maestro e aggiunse ancora : < Chi vorrà salvare la propria vita la perderà , chi la perderà invece l'avrà salvata > . Che varrebbe a dire che chi vorrà salvare la vita biologica (bios) , come gli egiziani , la perderà nei marosi delle sue energie psichiche irredente che gli si ribellano contro ; chi invece si avventura nel Mare dei Limiti troverà la vita "ontologica" , divina , eterna , le sue energie redente lo porteranno all'altra riva , nella " Terra Promessa " dove scorre il latte e il miele dell'eternità e può bere il Soma , l'Ambrosia , il nettare degli Dei , l'Elisir .
 
In fondo quel mare tumultuoso di " VRITTI "  ( modificazioni mentali dovute al samsara )  che apre le sue acque , presagio di quella "rottura delle acque" sicuro preannuncio della prossimità del parto e che fa pensare al compimento felice di una psicoterapia quando tutti i " se separati "  si coagulano intorno al Vero Se , il nucleo , che così ritrovato dona una dantesca " Vita Nova " al paziente che si sente ri-unificato e carico di nuove energie , ri-nato a una visione nuova di vita , come i semiti che appena giunti sulla riva della salvezza prendono a danzare e cantare al ritmo dei cembali e dei tamburelli . Sulla riva opposta avevano lasciato il maschile aggressivo e violento del faraone , sulla riva della salvezza trovano il femminile danzante di Myriam , sorella di Mosè , che intona un canto che anticipa quello del " MAGNIFICAT " mariano .
 
                                Si il Magnificat è decisamente il canto della MOKSHA !
 
Lo Yoghi , quando Sushumna ( canale psico-energetico sottile lungo la colonna vertebrale ) si "apre" e lascia scorrere Kundalini , entra nel SAMADHI e fa l'esperienza di Myriam . Ha toccato il Verbo  ( OM ) , fa l'esperienza di HASHEM (OM) del Nome , si libera del Samsara / faraone , entra nella "tenda" del suo corpo come Noah dopo il diluvio e prova l'ebbrezza divina perché ha rispettato le regole , non le ha by-passate !
                                                         

                                    (  SIMBOLO IGNAZIANO DEL " NOME SUPREMO  )

 
Si abbandona ( Noè)  all'AMORE , alla Grazia , non ha bisogno di forzare , di praticare folli stage di PNL ( Programmazione Neuro Linguistica )  per fare miracoli o introdursi in soporosi stadi di magica virtualità in cui la Maya / Circe tenta di sedurlo e novello faraone tenerlo prigioniero .
Il serpente antico parla sempre la stessa lingua e offre sempre la stessa tentazione : < Se mangerai sarai come Dio ...> . I genitori adamitici cadono nella trappola di una conoscenza solo esteriore , non filtrato attraverso lo sviluppo di una vita interiore .
Noi non dobbiamo diventare , Dio lo siamo già , lo ha detto Lui < Voi siete dei , perché Io Sono Dio > , dobbiamo solo scoprirlo attraverso la meditazione e la vita interiore , perché è la che il NOME ci aspetta , per essere incontrato come il " roveto ardente " nel deserto dove era stato dimenticato dall'uomo/donna catturato dalla Maya esteriore !
In qualunque mare l'uomo/donna possa navigare il NOME lo raggiungerà sempre !

                                               
 
Yogacharya Eknathananda

mercoledì 22 gennaio 2014

LO YOGA NIDRA DI GIACOBBE : ....CHE FATICA LIBERARSI DAL CORPO DI DOLORE


Una notte dolorosa quella trascorsa da Giacobbe sulla riva del fiume Yaboc che sembra quasi l'anagramma del suo nome .; infatti il nostro Yoghi biblico è impegnato in uno spossante duello a cui lo ha condotto il suo "corpo di dolore " ( vedi mio blog sull'Alieno) . Il destino di Giacobbe sembra segnato dalla lotta , dal combattimento , fin dalle origini  , appena concepito , nel grembo di Rebecca , sua madre ,  <faceva a pugni con il gemello Esaù>dicono le scritture . Sarà proprio quell'Alieno che lo condurrà alla fuga per aver privato il fratello prima dei diritti della primogenitura , con piatto di lenticchie , e poi la benedizione paterna che lo faceva erede di tutta l'eredità . Ma l'Alieno , Ego/Satana , è vendicativo , si sa , e lo cerca per mari e per monti .

Andrà lontano Giacobbe l'imbroglioncello  , finirà alla periferia della sua coscienza come in tutti i "viaggi iniziatici" che si rispettino , impegnato in numerose prove presso un'altrettanto abile imbroglioncello , un cowboy di nome Labano , un ricco farmer di cui sposerà due figlie . Nelle vicissitudini della lontananza Giacobbe integra le sue parti animali , gregge , e femminili . Si sposa con Lia e Rachele , diventa "ricco" e decide di ri-tornare come il "Figliol prodigo " nel suo paese di origine , dove lo attende l'ultima "integrazione" , l'Alieno, Esaù , il suo gemello adirato . Prende il coraggio a due mani e si dirige verso la sua terra con tutte le ricchezze , i greggi , le mogli e i figli . Il viaggio di ritorno fila liscio , poi Giacobbe invita i familiari a precederlo ,mentre lui la notte si ferma sulla riva del fiume Yaboc .

E qui il  "VIRAT" (eroe) Giacobbe si prepara a passare uno notte che segnerà per sempre la sua vita ; infatti dopo essersi preparato un giaciglio , utilizza  una "PIETRA" per  come cuscino .Un "betile" , una pietra , che tanti secoli dopo diventerà un "fondamento" ( Yesod = Sephirat dell'albero cabalistico) della chiesa cristiana < Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia chiesa > . Ora in ebraico la parola "EBEN" significa "pietra" , ed è composta dalle parole "ABBA' " ( padre) e "BEN" (figlio) . L"UOMO PIETRA" è quindi l'uomo in cui sono presenti il PADRE e il FIGLIO contestualmente . L'uomo pietra si differenzia dall"UOMO MATTONE" in ebraico "LABENACH" in cui è presente solo il figlio ( BEN) ; infatti gli ebrei schiavi sotto il Faraone ( Ego/Satana) costruiscono solo mattoni , sono rimasti cioè privi del Padre ( Abbà) , hanno perso la matrice divina , sono caduti nel SAMSARA ( vedi mio blog) , nella molteplicità affannosa dell'uomo/donna schiavo/a delle passioni e degli attaccamenti .
Giacobbe in quella "notte oscura dell'anima " si appresta a ritornare un uomo-pietra liberandosi dell'Alieno , del virus emozionale che infettava il suo software , ma lottando , qui sta il bello con un altro Alieno che finora era rimasto nascosto dentro di lui e cioè : D-o .

Infatti un essere misterioso gli si para davanti e lo impegna in un combattimento che si protrarrà fino all'alba lasciandolo offeso in un'anca e claudicante , da quel giorno la sciatalgia non lo abbandonerà più , del resto i grandi incontri della vita spesso lasciano il "segno". E quella notte il grande incontro c'è stato ; infatti Giacobbe è diventato un "uomo pietra" , al punto che decide di "fissare" quella pietra su cui aveva "dormito" (muladhara chakra) in quel luogo che si chiamerà d'ora in poi , a memoria dei posteri : "BETHEL" , "CASA DI D-O"  .
Giacobbe ha fatto l'esperienza di un Alieno che ha portato sempre con se come Esaù il gemello, il corpo di dolore , di cui si libererà (Moksa=liberazione dall'Ego/Satana) , solo quest'altro Alieno si chiama D-o . Quella notte di lotta , è in effetti una lotta di "meditazione" , è la meditazione unitamente alla Grazia a liberarci dell'Alieno distruttivo . Giacobbe "sogna" ( NIDRA = stato di coscienza profonda = Prajinasthana) una "scala" che unisce il cielo alla terra , la comunicazione è ri-attivata !   

In quella notte di profonda alchimia interiore avviene una "TRANS-FORMAZIONE" , Giacobbe va "AL DI LA'" di se stesso , prende un'altra "FORMA" ( Rupa in sanscrito) ." SOLVE ET COAGULA" è il detto alchemico per cui l'iniziato si "dissolve" ad un certo stato coscienziale e si "RI-COMPONE" in un altro stato , che ne fa un uomo diverso , maturo per la conoscenza , da " DE-FORME " , spiritualmente parlando , passa a " DEI-FORME" , diventa una immagine divina , palpitante .Giacobbe quella notte vedo il suo vecchio , falso se empirico allontanarsi portato via dalle acque vortiginose del torrente , e vede nascere in se D-o , "ISRAELE" , questo diventa il suo nome definitivo , che identificherà dopo di lui un intero popolo , Israele appunto , il popolo dei " FIGLI DI D-O " , di quelli che hanno lasciato posto all'Alieno divino .

Israele traversò poi il fiume , incontrò il suo gemello , Esaù , il suo corpo di dolore, ormai abbandonato per sempre  , non ne aveva più timore , gli donò gran parte delle sue ricchezze e quella creatura adirata e in fondo assetata di amore , lo abbracciò , anche lui si è "COAGULATO" in una nuova dimensione di coscienza , perché l'AMORE trasforma sempre , trasforma tutto , e chi lo incontra non rimane più lo stesso di prima , un SURA (essere illuminato) , prende il posto di un ASURA (essere ottenebrato ) , Giacobbe è diventato un UOMO PIETRA , Israele docet !

< Cerca D-o sempre , lo troverai sempre , cerca D-o ovunque , lo troverai ovunque >
                                                                                                                           ( S. Vincenzo Pallotti)

Yogacharya Eknathananda   

sabato 18 gennaio 2014

SAN PIETRO FA SIRSANA E.....TROVA UN CENTRO DI GRAVITA' PERMANENTE !



< Cerco un "centro" di gravità permanente che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente> erano le parole di uno nota canzone di Battiato , che evidentemente così esprimeva il suo desiderio di trovare quel "centro" di stabilità fisica , psichica e spirituale , quella finestra interiore di cui i "Rishi" (saggi/santi) di ogni tempo e latitudine hanno sempre parlato , quel centro che permette di spostarsi dalla instabilità delle multipersonalità che affollano il falso sè empirico e fare l'esperienza dell "  UNO SENZA SECONDO " ( Advaita = Non duale ) , Vero Sé , D-o per i credenti . Dalla molteplicità all'unità , questo è il sentiero (saddhana) spirituale percorso dallo yoghi che abbandona il "mondo fenomenico", materiale  , relativo , mutevole , mercuriale , sempre cangiante ,  per dirigersi verso quello "noumenico" , spirituale , fisso  ; se il primo (mondo) costituisce l'habitat della personalità , il secondo quello dell'ESSERE ASSOLUTO .
 
Il problema dell'uomo/donna in fondo è tutto in questa domanda : IN QUALE MONDO DESIDERO VIVERE ? Nel primo sarò immerso nel mondo del SAMSARA ( vedi mio blog su questo argomento) , nel secondo volerò libero (mukti) negli spazi dell'ESSERE .
Infatti il Jivatman ( anima individuale) o si identifica con i ruoli della multipersonalità o si identifica con l'UNO . Identificarsi con entrambi non è possibile < UN SERVO NON PUO' SERVIRE DUE PADRONI > (Gesù) ; < NON SI PUO' SERVIRE D-O E MAMMONA> (  Gesù) , il volerlo fare porta dritti dritti alla schizofrenia ( schizo in greco = dividere) cioè : a vivere divisi in se , causa di ogni malanno fisico , psichico , spirituale .
 
Allora la domanda da porsi è : INTORNO A QUALE CENTRO "GRAVITA" LA MIA VITA ?
 
Isaac Newton , il grande scienziato , nel '700 formulò la legge di gravitazione terrestre , una vera rivoluzione , per cui i corpi , tutti i corpi fisici sono "attratti" verso la terra , subiscono l'attrazione terrestre . Se mai ci venisse la malaugurata di idea di provare il contrario di questa legge , magari quando ci troviamo sull'orlo di un precipizio rupestre , potremmo tragicamente verificare la validità di detta legge . L'uomo/donna per sfuggire a questa legge ha dovuto inventare gli aeroplani , utilizzando una "forza" superiore , i motori a elica , i jets , i razzi , per sfuggire a codesta forza di attrazione .

Tutto ciò inventando una tecnologia apposita . Ma , ma, ma , ci sono stati nel passato dei santi taumaturghi come S.Teresa D'Avila , San Giuseppe da Copertino , il Beato Tommaso da Cori , capaci di librarsi in aria "LEVITANDO" e sfuggendo di fatto alle ferree regole della gravità terrestre , quasi che si fossero dotati di una forza di "attrazione celeste" , per cui venivano attirati in cielo e non più risucchiati a terra dalla attrazione terrestre , vinta invece da quella celeste . Il fenomeno della levitazione è ben noto anche nella tradizione del monachesimo tibetano .
 
< Il tuo tesoro è là dove è il tuo cuore > con queste parole Gesù intendeva dire che la vita "gravita" intorno al suo centro di attrazione . Quando Egli (il maestro) incontrò i suoi 12 discepoli , essi erano immersi nel loro "samsara" , nelle loro multipersonalità gravitanti in una orbita prettamente terrestre , anche il loro centro spirituale ruotava in questa orbita , attratti dal tempio con tutto il corredo normopatico ( vedi mio blog in merito alla normopatia) dell'epoca ; la preghiera del mattino , quella della sera , il riposo sabbatico , insomma il solito tran tran notarile e legale tipico di ogni espressione religiosa terrestre schiavizzante  , attrazione fatale cui si presta molto volentieri l'EGO satanico che pilota la personalità .
 
Questa attrazione "fatale" può essere molto utile  per meditare sulla dodicesima lama dei tarocchi , L"APPESO" !
I tarocchi desidero sottolineare rappresentano una simbologia iniziatica contenente i 22 archetipi della trasmutazione che va dall'io empirico della personalità all'IO TRASCENDENTALE dell'ESSERE .
Ogni altro uso di essi ,mi riferisco soprattutto a quello profano e divinatorio , è improprio e invito chi volesse utilizzarli in tal senso a guardarsene bene , perché tale uso mette in moto dei meccanismi "quantici" e psicologici che sviluppano  pensieri "focalizzati" sull'evento preconizzato .Per  la ben nota legge di attrazione ( vedi mio blog ) l'evento "viene chiamato" e si materializza . Lo ripeto ancora una volta : il Karma non ci piove addosso , il destino lo facciamo noi con i nostri pensieri e le scelte conseguenti , quindi si può sempre disdire quanto il "taroccaro" ha suggestionato abilmente !

L'APPESO ci presenta un uomo con un piede attaccato ad una cordicella legata ad una trave trasversale appoggiata a sua volta su altre due travi che presentano 12 rami troncati , monete d'oro cadono dalle sue tasche e una gamba è ripiegata sull'altra formando una croce .
L'Appeso è la rappresentazione del "SACRIFICIO" , inteso non come atto masochistico di sofferenza ricercata , quanto come capacità di " SACRUM FACERE " cioè : fare il sacro !
Le nostre azioni diventano sacre ( vedi mio blog su karma e kriya yoga ) quando sono "allineate" , cioè in asse con il "Dharma" ( Legge Divina) e siccome questa garantisce il bene del'uomo/donna in quanto legge divina , tutte le azioni che nascono in armonia con essa sono "sacrificali" .

La croce non è uno strumento di tortura ( vedi mio blog su essa) , ma è strumento salvifico , è già presente in molte altre culture e religioni , ma il suo significato è sempre lo stesso  e cioè : la discesa dello SPIRITO , del  LOGOS/VERBO  nella materia , " in croce figgere " cioè "fissare sulla croce lo Spirito Terrestre . Sulla croce muore l'effimero , il transeunte , il falso io empirico , che viene svuotato ( Kenosis ) per lasciare irradiare la "Luce" ( sattva) dell'IO SONO trascendentale , la " RISURREZIONE" è il frutto maturo della "CROCE-FISSIONE" . IL sacrificio così diventa "redenzione" , redime la materia oscurata da Avidya (ignoranza spirituale) . L'iniziato sulla croce si capovolge , tutte le sue idee  , concetti , pregiudizi di uomo comune vengono ribaltati (metanoia = conversione) ; egli viene spossessato dell'EGO/satana che aveva tentato croce  Gesù nel deserto con le famose tre tentazioni di :

GODIMENTO , POTERE , POTENZA !

Le tre tentazioni vengono sostituite con tre virtù :
 
OBBEDIENZA , POVERTA' , CASTITA' !

Obbedienza al Dharma , < sia fatta la tua volontà > . Povertà , < beati i poveri di spirito > , cioè svuotati di spirito egoico terrestre . La povertà intesa unicamente come povertà economica non è una virtù . Si è trattato di una mistificazione abilmente maneggiata . Farsi poveri in spirito significa svuotarsi degli atteggiamenti egoici della personalità inferiore  . E' bene ripeterlo !
Castità , < beati i puri di cuore > . La castità , altra mistificazione , va intesa non tanto in senso fisico , quanto in senso spirituale ; infatti lo " stato verginale " caratterizza un cuore "indiviso" (Adavaita) <IO E IO IL PADRE SIAMO UNO > . In questo stato l'iniziato/appeso ri-acquista la "forza verginale" , la Grazia Divina , simboleggiata dalle monete che cadono dalle sue tasche e si riversano sull'umanità dolente , che egli è chiamato a redimere con il suo sacrificio .

L'Appeso è in realtà sospeso tra il cielo e la terra ,non appartiene più alla terra , ma non appartiene ancora interamente al cielo e pertanto deve sopportare la spiacevole condizione di essere "inviso" al "mondo" egoico della mente inferiore , ma non ancora "beato" in cielo deve soffrire la condizione umiliante del " SERVO " sofferente fino alla morte e alla morte di croce . Difficilmente gli è risparmiata la persecuzione < Beati voi quando sarete perseguitati e offesi> (Gesù) . Egli si trova tra due fuochi , quello infero terrestre e quello celeste che lo attrae .

  1. I suoi piedi sono appesi al cielo tramite un "FILO" ( Sutra = verso delle sacre scritture) , il suo cuore riposa in esso , ormai vive solo per donarsi .
< Non ho oro ne argento , ti do quello che ho , alzati e cammina> . Con queste parole San Pietro negli Atti degli Apostoli , all'ingresso del tempio intima ad un paralitico che chiedeva l'elemosina di alzarsi e di camminare , cosa che puntualmente avviene .
Già proprio San Pietro , che una certa tradizione ( i vangeli canonici non ne parlano ) vuole essere stato crocefisso su sua richiesta a " testa in giù " , dice sempre la tradizione tratta da un vangelo apocrifo ( Vangelo di Pietro ) per rispetto al suo maestro che era stato crocefisso a testa in su .


Pietro/iniziato viene così crocefisso perché ormai è pronto per diventare " Gran Sacerdote " , Ierofante ( Colui che mostra il sacro e redime ) , perfettamente padrone dei propri mezzi  e reso tale in virtù del CARISMA ( Dono ) ricevuto , egli è sceso tramite SIRSANA , posizione (asana) sulla testa (Sirsa) ,    , ha raggiunto la " Ghiandola Pineale " ( vedi mio blog su ghiandola pineale ) , l"OCCHIO DI RA " , nell'Ipo(talamo) si sono concluse le sue "Nozze Mistiche " di Ha(sole) e Tha(luna), egli è ora un " HATHA YOGHI " , è UNO con il Padre e la Madre , è diventato un Cristo che aiuterà a nascere tanti altri cristi nei cuori degli uomini/donne redenti . Egli (Pietro) si è" ZODIACALIZZATO " ; infatti i 12 rami tronchi distribuiti sugli assi simboleggiano i 12 segni zodiacali , le 12 fatiche di Ercole , i 12 Apostoli/archetipi che ha incarnato prima di diventare definitivamente " Figlio di D-o " , la sua vita ora si trasforma in una Icona Divina di Luce !

                                      

Yogacharya Eknathananda

giovedì 16 gennaio 2014

GESU' : UN TECNICO DI SOFTWARE

 
 
                                                


< .....Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch'essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.........> (Mc 1,14-20)

Alcuni giorni orsono , una bella mattina ,vado ad aprire il mio PC ,inizio a smanettare sulla tastiera ma qualcosa non ,come si dice in gergo " non pulla " e se pulla ,pulla male . Che fare ? La tecnologia è bella , ma quando non funziona , vista la sua complessità , è necessario chiamare il "tecnico" , che tosto arriva , e dopo velocissimi smanettamenti accompagnati da misteriosi commenti in parole chiave di gergo tecnico come gli antichi cerusici del passato davanti al malato inerte sentenzia che il PC ha fatto il suo tempo , il suo "software" ha i giorni contati , come la vita biologica , essi sono fatti a tempo , hanno una scadenza e quando arriva s'impone la sostituzione del suo programma o software con uno più avanzato , prendere o lasciare , altre vie non sono percorribili , sarebbero solo aggiustamenti provvisori , palliativi , buoni per qualche giorno , ma tutto sommato inutili .
OK  , quanto costa la sostituzione ?  Ma grosso modo , tenendo conto che .....vista la promozione in atto.....scontando un po' .....la somma è di "tot euro" e qui arriva la botta ! OK d'accordo ! Proceda ! L'intervento dura un paio d'ore , l'Hardware non risente e voilà l'operazione è perfettamente e riuscita e per fortuna il "paziente" PC non è morto !

Uscito il tecnico , le mie mani prendono a smanettare veloci e il mio PC ha ripreso il largo e naviga a gonfie vele nell'immenso oceano del WEB , sono rientrato nella RETE !

Ecco proprio questa parola , RETE , ha catturato la mia attenzione , anche perché mi ero imbattuto il giorno prima nella lettura del passo di Mc con (1,14-20) che leggete in apertura del blog , brano che descrive l'incontro di Gesù con i suoi primi discepoli che egli sceglie personalmente . Il termine tecnico di questa operazione si chiama "VOCAZIONE" ; infatti "Vocare" in latino significa "CHIAMARE" . Il maestro "chiama" i suoi uomini , li elegge a "portatori e testimoni" della Parola , la sua "PAROLA" , il " VERBO " . Si tratta di pescatori dell'epoca , gente semplice , rude , qualcuno anche di dubbia fama tra loro , le loro mani sono ruvide , il loro linguaggio povero e spesso grossolano , il loro quotidiano infarcito di gesti e situazioni usuali , monotone , la loro esistenza affidata all'andamento della loro attività , la pesca appunto . Vivono nei chakra inferiori , istintuali , MULADHARA , SVADISTHANA , MANIPURA , e gli stati di coscienza non vanno oltre questi tre centri in cui si svolge la vita impegnata nella sopravvivenza , in questa sfera c'è solo spazio per la lotta , e  il loro principale è il falso se empirico o ego/faraonico ; infatti senza questo signore in quei tre piani non si vive , si muore !

Le mani di quei pescatori quel giorno , come in tutti quelli precedenti erano intente ad aggiustare la "trama" delle reti . Quella " RETE " che avevano in mano riflette la loro rete "SINAPTICA" , "  NEURALE " , sempre la stessa ,così l'avevano ricevuta dai loro padri , così i loro padri dai propri padri , fino a risalire ai millenni . < Bevevano i nostri padri ? Si ! E noi che figli siamo beviam , beviam , beviamo > . E' la filastrocca usata dai goliardi per riaffermare la rete neurale invariata ricevuta dagli avi , quasi a farsene un vanto . Il loro "ciorpo di dolore" (vedi mio blog su esso ) si era formato nella schiavitù di Israele alle dipendenze del Faraone .Ora ai tempi di Gesù nonc'era più il faraone a soggiogarli , c'erano i Romani , ma cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia , avevano sempre un padrone che alimentava il loro corpo di dolore .

Il loro software ormai era vetusto ; anche la loro spiritualità era ferma ad una religiosità istituzionale , normopatica ( vedi mio blog su normopatia) , meccanica ,ritualistica , avvilita , svuotata , percorsa da un adattamento esistenziale , molto vicino alla rassegnazione , direi a quel pessimismo che fa dire a Qoelet ( vi consiglio di leggere questo libro della Bibbia ) che suole dire a più riprese :

< Vanità delle vanità tutto è vanità , ciò che è stato tornerà ad essere >

In questo stato avvilito , i tapini , necessitavano di un tecnico che li soccorresse per sostituire il software spirituale e psichico ormai inadeguato . Il maestro lo sa quando è il momento opportuno e quello di quel giorno lo era , non perde l'occasione e lo fa in un territorio , la <Galilea delle Genti > , una periferia ai confini della Giudea , centro della vita politica e religiosa degli Israeliti . La Galilea non era tenuta in buona considerazione , anzi , per certi versi , era stimata una "terra pagana" , con culti , spesso , idolatrici . Ebbene qui il maestro viene a  "vocare" gli uomini che sarebbero prima diventati discepoli ,  e poi addirittura Apostoli . Non li ha scelti tra i dotti del tempio di Gerusalemme , i soloni , che poi lo avrebbero accoppato in combutta con i Romani . No li sceglie tra poveracci , ignoranti , distruggendo il loro software , compreso il loro corpo di dolore  ( vedi mio blog su ALIENO o corpo di dolore)  , li "dementalizza" togliendo loro le vecchie cariatidi mentali cristallizzate in vecchie categorie pregiudiziali e li avrebbe condotti verso < nuove terre e nuovi cieli > . Li ha fatti uscire dalla " RETE " , dal WEB in cui erano impigliati dal piccolo/ego/faraone e li ha dotati di una nuova " RETE" con la quale li trasformò in < PESCATORI DI UOMINI > !

Quegli umili pescatori sono dotati come tutti noi , uomini e donne , di " NEURONI SPECCHIO " ( neuroni scoperti di recente , che ci permettono di riflettere i gesti ,le modalità comportamentali , appresi in famiglia , dai genitori , dagli insegnanti , dalle persone in genere di riferimento autorevole ) percepiscono in quel maestro una proposta nuova di vita , vivificante e dicono le scritture < lasciate cadere le reti , Lo seguirono.....> . Si aggiornarono , il tecnico aveva fatto un buon lavoro e soprattutto non aveva chiesto loro in cambio nulla se non la loro disponibilità !
Quelgiorno il loro stato di coscienza abituale fermo ai tre chakra inferiori succitati salì nei "piani" superiori , Anahata , Vishuddi , Ajina e laloro vita cambiò sceneggiatura , non fu più noiosamente ripetitiva , ma si trasformò in una meravigliosa avventura , quella che ,,attende ogni uomo/donna quando realizza di essere un Figlio di D-o !


                                                    
                                                              P R A T I C A

Assorbitevi in silenzio . Ascoltate il respiro nel vostro Hardware (corpo) . Concentratevi
Prendete ad osservare la vostra " RETE NEURALE " . Osservate il vostro quotidiano , le parole che più spesso usate , cosa riflettono ? Sono espressione del vostro Vero Se o del falso ego empirico , che ripete all'infinito le sue sceneggiature i suoi copioni sostenuto dal vostro corpo di dolore ?

Buona meditazione OM Shanti

Yogacharya Eknathananda








domenica 12 gennaio 2014

MOKSA : LIBERARSI DELL'ALIENO , DEL CORPO DI DOLORE


Il corpo di dolore vuole sopravvivere, proprio come qualunque entità esistente. E può sopravvivere solamente se inconsciamente vi identificate con lui..
E si nutrirà di ogni esperienza che risuoni del suo proprio tipo di energia...( Eckhart Tolle)



Il cammino di ogni Yoga è diretto verso una sola ed unica mèta e questa mèta si chiama : MOKSA !LIBERAZIONE appunto . Si ma liberazione da cosa ? Risposta : dalla ruota delle reincarnazioni , SAMSARA ( mondo illusorio della mente egoica , mondo della molteplicità , della personalità ) , in cui ci ha condotto l'accumulo del nostro  karma negativo seminato dai nostri pensieri e dalle nostre azioni ,nutriti di ricerca del piacere (raga) e fuga dal dolore (dvesha) , che hanno finito per liberare "energie" sottili che si sono impossessate del nostro corpo e della nostra mente creando un " campo di energia negativa " :

                   IL
 
CORPO DI DOLORE !

Il corpo di dolore è l'accumulo della vecchia sofferenza accumulata nel passato e che non abbiamo potuto trasformare , accumulata nel passato , ce la portiamo ancora dentro , in uno stato latente , pronta a risvegliarsi magari in momento inatteso , tranquillo , per alimentarsi di ciò di cui è composto : SOFFERENZA !

Per questo si risveglia quando non è stato alimentato per qualche tempo , per andare in cerca di sofferenza . Il suo meccanismo , è un meccanismo "seriale" a sfondo sado-masochistico , per infliggere o procurarsi sofferenza , ma comunque sofferenza , questa è il suo cibo . Il suo "motore di ricerca" è la sofferenza ,perché questa ne garantisce la sopravvivenza : infatti possiamo considerarlo un vero e proprio "ALIENO" che ci possiede attraverso il laccio della sofferenza procurata a noi stessi e agli altri  articolata attraverso stratagemmi fisici o psichici strutturati in una rete neurale (sinapsi) nelle  quale ci tiene prigionieri della mente egoica inferiore , il vero padrone di tutta la baracca psico-fisica . A tenerci legati e prigionieri di questo corpo poi ci pensa la "INCONSAPEVOLEZZA" !
                                                                                                                                 
I progenitori adamitici , cacciati dal paradiso (= stato di coscienza edenico) , al momento dell'uscita da esso , indossano una <  tunica di pelle > , che simboleggia proprio quel corpo di dolore che imporrà loro di < vivere con fatica , di guadagnare il pane con il sudore della fronte , e alle donne di partorire con dolore > . La "cacciata" coincide con la formazione di questo corpo di dolore che fintanto che non sarà disciolto e dissolto sbarrerà l'ingresso alla porta di rientro , come l'angelo che viene posto a guardia della porta del paradiso con  la spada di fuoco in mano .

Quando il corpo di dolore si risveglia ( consiglio la lettura del libro di Giobbe , un testo biblico sublime che ci dice molto delle modalità di questo "ris-veglio" ) ,avvertiamo una sofferenza che ci è nota , perché è sempre la stessa e fin quando ne siamo "inconsapevoli" torneremo sempre a soffrirla , come i dannati delle bolge dantesche che soffrono sempre la stessa pena in eterno . Tornando a soffrirla inconsapevolmente la nutriamo , ne aumentiamo il fardello e finiamo per rimanere imprigionati nella stessa "ripetizione" ,come i dannati danteschi appunto .

Il corpo di dolore così risvegliato nell'inconsapevolezza , ci possiede  , controlla la nostra testa testa che produce pensieri e azioni che alimentano la nostra sofferenza e il nostro malessere psico-fisico al punto tale che , a volte , è necessario il supporto di un aiuto esterno , di una energia "pulita" , medico , sacerdote , psicologo , che ci aiuti a "esorcizzare " l'alieno che ci possiede ; infatti il corpo di dolore può essere visto solo  in uno stato di " vigile consapevolezza ", è possibile percepire la sua energia attraverso la sensazione fisica . Mantenere la attenzione vigile nel corpo , fissa quella sensazione e taglia il legame tra il corpo di dolore e il processo mentale che lo alimenta.In questo modo invece di soffrire nuovamente quel dolore , lo trasmutiamo , trasmutiamo la vecchia sofferenza senza crearne più di nuova e progressivamente iniziamo a liberarci (Moksa) del "PIOMBO" del passato e iniziamo a vivere l"ORO" del Presente .

Il corpo di dolore è come l"omino di burro" collodiano che < non dorme mai , neanche la notte ...> sempre in giro a caccia di altri corpi da trasformare in corpi di dolore , asinelli che ragliano straziati i loro vissuti esistenziali di dolore , quasi come in una reazione a catena nucleare un corpo di dolore si trasmette ad un altro , come i demoni fino a diventare una "legione" che infesta i malcapitati .
Il corpo di dolore necessita continuamente di "energia" , è un vampiro , in fondo è una illusione proiettata dal falso se (personalità egoica) e la sua sopravvivenza dipende solo dall'energia che riesce a succhiare all'esterno .

Egli si nutrirà di ogni esperienza che entri in risonanza con il suo stesso tipo di energia, ogni cosa che crei ulteriore dolore sotto qualunque forma: collera, capacità distruttiva, odio, afflizione, dramma emozionale, violenza, perfino malattia. Il dolore può alimentarsi soltanto di dolore, e una volta che il corpo di dolore si è impadronito di voi, necessitate di altro dolore, e diventate vittime, o persecutori ; infatti egli si esprime attraverso  quattro "drammi di controllo "( i drammi di controllo sono ben descritti nel libro : La Profezia di Celestino " aut. Redfield ) così indicati : AGGRESSORE ; TERRORISTA; VITTIMA ; RISERVATO .
Si tratta di quattro comportamenti seriali , attraverso i quali il corpo di dolore si nutre in una spirale sdao-maso senza fine di carnefice-vittima-carnefice......
Se lo considerate un'entità invisibile a sè stante, vi avvicinate molto alla verità. Si tratta del corpo di dolore emozionale.

 
Il corpo di dolore vuole sopravvivere, al pari di ogni altra entità esistente, e può sopravvivere soltanto se vi induce a identificarvi inconsapevolmente con esso. Allora può impadronirsi di voi, diventare voi, e vivere attraverso voi. Deve alimentarsi tramite voi.  Si nutrirà di ogni esperienza che entri in risonanza con il suo stesso tipo di energia, ogni cosa che crei ulteriore dolore sotto qualunque forma: collera, capacità distruttiva, odio, afflizione, dramma emozionale, violenza, perfino malattia. Il dolore può alimentarsi soltanto di dolore, e una volta che il corpo di dolore si è impadronito di voi, necessitate di altro dolore, e diventate vittime, o persecutori.

 
Se lo considerate un'entità invisibile a sè stante, vi avvicinate molto alla verità. Si tratta del corpo di dolore emozionale.


State in guardia per scoprire eventuali segni di infelicità in voi, sotto qualunque forma: può essere il corpo di dolore che si risveglia. Può assumere la forma di irritazione, impazienza, malinconia, desiderio di offendere, collera, furore, depressione, necessità di avere qualche dramma nei rapporti personali, e così via.

Il dolore accumulato nel corpo è un campo di energia negativa che occupa il corpo e la mente.



Un corpo di dolore in presenza di un altro corpo di dolore , si attiva molto più facilmente e gli effetti non tardano a farsi sentire , perché entrambi hanno bisogno di "carica" di energia e si può facilmente arguire cosa accade quando un tipo aggressivo incontra un tipo Vittima ; un tipo Vittima un Riservato ; con tipo Terrorista che incontra un altro tipo Terrorista , ci scappa facilmente il morto . Si tratta di una lotta all'ultimo sangue la necessità di energia è troppo forte .
Quando un corpo di dolore è a caccia di energia , può , per la Legge Universale di Attrazione , attirare nella sua orbita magnetica un altro corpo di dolore , a caccia anche lui . E' quello che solitamente accade in occasione di incidenti stradali , che aprono la stura della violenza verbale e fisica tra i conducenti coinvolti . Il loro scontro/incontro è una "necessità" dei loro corpi di dolore che sono affiorati per ghermire la preda .

Cosa abbiamo dunque a che fare con questi "Alieni" , come possiamo sbarazzarcene ? Cosa fare quando questa sofferenza affiora ? Come si può deporre questo peso senza farsi o fare del male ad altri ?
Ebbene questo è il momento della meditazione . Questa sofferenza viene da lontano , da cinque ferite esistenziali che possono indicarsi come segue :

             RIFIUTO ; ABBANDONO ;    
                UMILIAZIONE ;TRADIMENTO ; 
                                                                    INGIUSTIZIA .

Queste cinque piaghe esistenziali , di cui ogni vita ne fa sicuramente esperienza , sono il bosone di Higgs , la molecola aggregante della materia , in questo caso del corpo di dolore .
Meditare quindi per liberare (Moksa) questa sofferenza , osservarne la pesantezza fisica , la densità ; infatti i corpi di dolore non hanno tutti la stessa pesantezza e densità . Il corpo di dolore p.e. di un tossico , o di un alcolista , di un depresso o un malato di cancro è molto più "denso" e percettibile di un corpo di dolore affetto da una patologia più leggera.

Si badi bene che esiste un corpo di dolore riguardante anche una famiglia , una nazione , una intera etnia , e quando il corpo di dolore p.e. di uno stato viene in collisione con quello di un altro stato , può facilmente scoppiare un conflitto bellico .
La pratica ( meditare ) è la stessa anche quando ciò che si è risvegliato è il corpo di dolore del nostro sesso, la sofferenza collettiva del maschile o quella del  femminile, oppure quella del nostro paese. Anche in questo caso è sufficiente non lasciarsi tirare dentro, non  identificarsi, non abbandonarsi  all’incoscienza. È possibile che la sensazione del dolore sia intensa, è possibile che le lacrime scorrano; ciò che ti libera è il guardarla e l’accoglierla da uno stato di Presenza.
Quando nella meditazione si fa strada la " PRESENZA " , il corpo di dolore inizia a dissolversi e a lasciare spazio alla PRESENZA , ovvero l'ESSERE , l'IO SONO / inizia a sostituirsi alla personalità del falso se o piccolo/ego/faraone ( ne ho parlato in numerosi blog ) o io malato depositario del corpo di dolore . E' l'inizio della guarigione fisica , psichica , spirituale . Da questo punto di vista i racconti dei vangeli possono essere considerati una galleria paradigmatica di corpi di dolore che si avvicinano al Vero Se (Cristo) , IO SONO , e guariscono .

Solo per citarne alcuni : l'ADULTERA ; la SAMARITANA ; l'EMORROISSA ; il PARALITICO ; il LEBBROSO ; l'INDEMONIATO DI GERASA ; il CIECO BARTIMEO ; il SERVO DEL CENTURIONE ; LAZZARO ; IL FIGLIO DELLA VEDOVA DI NAIN ; ecc....ecc....

Come il corpo di dolore "tocca" il Vero Se , l'Essere , la PRESENZA , si dissolve , la sua malattia scompare , il suo campo energetico viene occupato dalla PRESENZA , che lo sradica dal "passato" , lo porta nel presente , e lo fa guardare con fiducia al futuro .
< SE SOLTANTO RIESCO A TOCCARE IL LEMBO DEL SUO MANTELLO , GUARIRO' > sono le parole della donna / Emorroissa da dodici anni sofferente per continue perdite di sangue . E così fu , appena il suo corpo di dolore pieno di "tamas" ( accidia , inerzia spirituale) ; di "rajas" ( passionalità sensuale) ; toccò il "corpo di luce" (sattvico) del Vero Se (Cristo) guarì all'istante .

Il primo libro della Bibbia , meglio noto come GENESI , ci racconta il distacco di un intero popolo , quello ebraico , dal proprio Faraone / Corpo di dolore . Stanco di quella situazione di schiavitù si getta alle spalle i suoi aguzzini , i politici , il faraone con i suoi ministri corrotti e despoti ; i sacerdoti di una religione asservita al potere politico , ministri non di D-o ma dei suoi succedanei ,gli idoli . Un corpo di dolore molto denso , ci sono voluti quaranta anni di doloroso deserto per liberarsene , ma finalmente quel popolo raggiunse il corpo di luce nella "terra promessa " < dove scorre latte e miele > .
Il suo nome diventò " ISRAELE " , composto dalle parole ISH RESH EL , cioè : ISH (uomo/donna ) ; RESH (scorrere) ; EL ( D-o ) .Cioè : l'UOMO in cui SCORRE D-O !
Si D-o dimora nel corpo di luce ( Merkabà ...vedi mio blog su questo argomento) e sostituisce il nostro corpo di dolore . Questa è la MOKSA , LIBERAZIONE DAL CORPO DI DOLORE !



Il corpo di dolore viene definitivamente abbandonato sulla croce !
Il corpo di dolore / faraone lo sa bene e perciò la teme , è la sua nemica , la sua cura definitiva  , di altre (cure) non ce ne sono , sono solo dipendenze illusorie !

Per questo motivo i Santi (rishi) la amano , mentre i corpi di dolore la evitano ! 

 
Om Shanti

Yogacharya Eknathananda