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martedì 24 dicembre 2013

NATALE : ZACCARIA ED ELISABETTA....DUE VISHUDDI A CONFRONTO !

 
                                                 ANNUNCIAZIONE A  ZACCARIA



 

8 Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, 9 secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l'offerta dell'incenso. 10 Tutta l'assemblea del popolo pregava fuori nell'ora dell'incenso. 11 Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. 12 Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. 13 Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. 14 Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, 15 poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre 16 e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. 17 Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». 18 Zaccaria disse all'angelo: «Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni». 19 L'angelo gli rispose: «Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio. 20 Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo».
( Lc 8-20)
                                                     ANNUNCIAZIONE A MARIA

 

28 Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». 29 A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. 30 L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32 Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
34 Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». 35 Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. 36 Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: 37 nulla è impossibile a Dio». 38 Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. ( Lc 1,28-33)
 
 
Il Vangelo di Luca inizia con due "annunciazioni" da parte di D-o ; una al sacerdote Zaccaria , marito di Elisabetta , cugina di Maria , e una a Maria , la Madonna . Due nascite sono preannunciate nelle loro esistenze , due nascite che incideranno non solo nella loro storia familiare ma nella storia della umanità intera ; infatti il Battista conclude la grande stagione profetica d'Israele e Cristo , il Messia , inaugurerà la nuova era messianica destinata a rinnovare le menti e i cuori degli uomini / donne riuniti ogni Natale per celebrare questo evento salvifico .
Due annunciazioni con sviluppi e accenti molto diversi tra loro ; infatti Zaccaria viene letteralmente "ammutolito" fino al giorno della nascita del figlio . Solo quel giorno il Signore gli scioglierà la favella e potrà di nuovo parlare per confermare il nome imposto dal Signore : Giovanni !
 
Anche Maria sarà presa da stupore , farà anche lei qualche obiezione , come Zaccaria ; infatti chiederà all'angelo : < come è possibile ? Non conosco uomo > .
A lei però non sarà imposto il silenzio della favella . Il suo "Vishuddi" (chakra della gola) non viene bloccato come  quello di Zaccaria , marito di sua cugina Elisabetta , entrambi genitori del Battista .

La ragione di queste due "procedure" divine così diverse tra loro è forse da ricercarsi ( l'insondabilità del pensiero divino ci permette di fare solo ipotesi ) , dico forse , nella tipologia di due spiritualità molto differenti tra loro , "maschile" la prima (Zaccaria) e "femminile" la seconda (Maria) .
Zaccaria è un sacerdote , cresciuto nel tempio , di casta sacerdotale , autorizzato ad officiare nel tempio , legge e studia le scritture ( Svadhyaja) , chiamato a interpretare i "segni" divini ...ecc....
 
Maria , seppure cresciuta nel tempio , almeno da quello che ci riportano i vangeli apocrifi , e quindi non digiuna di una certa conoscenza teologica , ma non certamente raffinata come quella di Zaccaria . Una teologia "maschile" , razionale , indagativa , analitica , all'opposto della spiritualità di Maria , "femminile" , ricettiva , intuitiva , non discorsiva , interiore , la cui "chiave" di lettura è da ricercare in quell'umile <ECCOMI> in ebraico " Hinenì " , la parola con cui i profeti di Israele dichiaravano la propria disponibilità a ricevere l'incarico divino , subito seguito dal "FIAT" < avvenga di me secondo la tua volontà > . La gola è il luogo della "risonanza" (katechesis) della parola , nel"vishuddi-chakra" la parola diventa "suono" (shabda) , Verbo .
 
La gola è il luogo della "VERBIFICAZIONE" dell'essere o IO SONO . Quante volte troviamo questa Parola sulla bocca di Cristo : IO SONO dice ai suoi discepoli quando ri-compare in mezzo a loro dopo la risurrezione ; SONO IO dice alla Maddalena , la mattina  della Risurrezione facendosi ri-conoscere da lei ; IO SONO dice ai soldati andati a catturarlo facendoli cadere all'indietro ....ecc...ecc....
 
Zaccaria non da spazio al Verbo , oppone ancora molti lati irrisolti della sua personalità più dedita alle cerimonie ritualistiche che a comprendere . crede in un D-o , ma forse più un suo D-o infarcito di dotte  elucubrazioni teologiche ma ben lontane dal vero D-o che gli si presenta sotto le vesti di un angelo . Il D-o che gli si presenta è fuori dai suoi canoni teologici , tanto da rimanere a bocca aperta  La lezione che impara è che il "SILENZIO" è la carta d'identità del Signore . Maria ne è capace . Zaccaria no . Maria dice subito si , facendo ri-suonare subito il Verbo ( OM ) dentro di lei , non oppone resistenza intellettuale , sente di più , come donna , attraverso il corpo , percepisce l'Essere e l'UMILTA' insieme al SILENZIO mistico sono le sue chiavi di accesso alla comprensione (= prendere con sé ) . Di li a pochi giorni il suo Vishuddi chakra , mosso dallo Spirito , eromperà nel bellissimo canto del " Magnificat "  . I canti sacri , i mantra , i salmi , purificano tutti i restanti centri (chakra) , perché rappresentano le "vibrazioni" del Verbo (Om) primordiale dal quale nascono tutti i suoni e le parole . La parola sacra in ebraico viene indicata come " DABAR" , mentre con la variante della sola "E" , diventa " DEBER" , cioè : PESTE !
 
Infatti quando le nostre parole , si allontanano dal suono originario , Vero Sé , si trasformano in suoni pestilenziali , parole profane , inquinanti e il Vishudda , luogo di risonanza , trasmette "ignoranza" ( Avidya) invece che Verità ( = Satya) .
Il silenzio è la clinica che il Signore ci mette a disposizione per ascoltare il suo Verbo e venire guariti , in caso contrario la notte mistica del Natale ci vede tutti riuniti intorno alla tavola per ascoltare il silenzio di Agnesi....la P(A)STA che diventa facilmente P(E)STE !
 
Yogacharya Eknathananda