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lunedì 18 febbraio 2013

LA DECOLLAZIONE INIZIATICA : DAVIDE E GOLIA DI CARAVAGGIO

< Cerca l'OMBRA tu per primo , prima che sia lei a trovarti > ( C.G. Jung)

Una vita violenta quella del grande Caravaggio , una vita pasoliniana , vero genio pittorico che apre il suo secolo , il 1600 , facendolo uscire dalle secche del manierismo michelangiolesco , lasciandosi alle spalle la tranquillità del Rinascimento con le sue tele totalmente in luce a prospettiva centrale focalizzata su volti trasparenti di madonne raffaellite e le muscolosità titaniche michelangiolesche . Michelangelo Merisi inaugura un nuovo genere , qualità che che distingue l'artista dall'artigiano , l'artista crea  l'artigiano imita , in qualche maniera l'artista diventa riflesso del divino creatore e Caravaggio indubbiamente artista lo è , per quella capacità propria degli artisti di scendere nel profondo , di immergersi in un sogno sciamanico (svapnasthana = stato di sogno con sogni ) è lì cogliervi le immagini ( dal latino = imum agere = venire (agere) dal profondo = imum ) che in superficie vengono  poi "fissate" sulla tela . Se il Rinascimento era stata la stagione della "luce" in ogni parte della tela , la stagione caravaggesca che introduce al Barocco apre le porte all'OMBRA , che si alterna alla luce . Con l'OMBRA affiora il male esistenziale , un male di vivere , che ha corroso violentemente Caravaggio inducendolo ad una vita errabonda , culminata nell'omicidio di un suo collega , crimine che lo costringerà ad una   continua latitanza e che si terminerà fatidicamente sulla spiaggia laziale compresa tra Civitavecchia e Porto Ercole in circostanze ancora non ben chiarite . Una condanna a morte , emessa a Roma , pesava su di lui e il terrore di questa prospettiva figurò in molte sue opere postume con particolare riferimento alla morte per "decollazione" o decapitazione che dir si voglia .

Nel suo ultimo viaggio verso la costa laziale ( era partito dalla Sicilia ) C. portava con se tre dipinti e uno di questi era il celebre " Davide e Golia " , recentemente restaurato , e visibile nella Galleria Borghese di Roma . La critica d'arte più recente ipotizza che  entrambi i volti raffigurati ( il giovane Davide e il decapitato Golia ) siano entrambi auto-ritratti dell'autore stesso che a memoria ha ritratto se stesso giovane (Davide) e maturo e reduce da una aggressione fisica che lo ha lasciato tumefatto e sanguinante ( Golia ) . Fuggiva da Malta C. dove aveva dipinto un'altra decollazione di più vaste proporzioni , San Giovanni decollato , su ordinazione dei Cavalieri di Malta . Ormai la "decapitazione " era diventata la sua ossessione e i testi biblici gli offrivano molto materiale di ispirazione ; si pensi alla de-capitazione di Giovanni il Battista su ordine di Erode su richiesta della danzatrice Salomè ; alla decapitazione del generale Oloferne da parte dell'eroina ebrea Giuditta ; e così molti altri episodi di esecuzioni violente che farebbero pensare ad un Dio sadico e vendicativo piùttosto che a un Dio di misericordia accreditato per lo più dalla teologia moderna e post-conciliare .

< Tagliare la testa al toro > nel linguaggio comune prosaico significa eliminare il problema alla fonte , estirparlo definitivamente . Un castrazione chirurgica operata al livello del cervello notoriamente strumento meccanico della mente . Togliere la testa al corpo significa inibire la sua capacità di pensare e di agire . La moderna scienza neurologica ci parla di " SINAPSI " , ovvero di neuroni che acquisiscono nuove conoscenze e le trasmettono ad altri neuroni , tramite sinapsi appunto , costituendo così una vera e propria " rete neurale " che costituisce il bagaglio conoscitivo e comportamentale di ogni individuo . In questa " rete " sono archiviate tutte le nozioni culturali , sociali , educative , frutto del nostro processo evolutivo attuato attraverso la famiglia , la società , il lavoro , ecc..ecc...insomma quello che potremmo chiamare in una parola : SOFTWARE , di cui fanno parte tutte le nostre " categorie " di pensiero .

Le decapitazioni bibliche però non sono o almeno non vogliono essere dei racconti "granguignoleschi" di terrifiche storie di sangue , anche se apparentemente lo sono , ma in realtà esse contengono insegnamenti "sottili" rivelati attraverso lo studio cabalistico delle lettere e delle parole che li raccontano ; infatti il "perdere la testa " a seguito della de-capitazione , in senso biblico vuole dire il "cambiare" consapevolezza , l'acquisire una nuova "visione" delle cose , perdere le vecchie ed obsolete "categorie" di giudizio del " mondo profano " al fine di introdurre nuovi schemi e modi di vedere , creare nuove sinapsi , che permettono di vedere i < nuovi cieli e le nuove terre > dell'Apocalisse . Vedere le stesse cose , ma con occhi diversi , è cambiato lo sguardo interiore , si è aperto Ajina chakra , la vista metafisica , il Terzo Occhio , è stato sostituito il vecchio software con un o di nuova generazione . In sostanza la de-capitazione fa fuori il "vecchio" e ormai inutile " io empirico " ( piccolo/ego/faraone) che tanti guai ha procurato e procura nelle vesti di Golia , Oloferne , ecc..per far posto all' IO TRASCENDENTALE fonte di pace interiore , Shalom , Shanti , Grazia .


La sanguinaria e terrifica dea Kali che brandisce la testa vivisezionata simboleggia proprio questo , è una sacerdotessa e come tale nella sua funzione sacerdotale deve re-cidere tutte le illusioni di Maya che albergano nella mente del piccolo e limitato io empirico per farlo accedere a " Satya " , alla " Verità " , l'uomo disteso a terra , è divenuto Shiva , ha il viso blù , come la dea , è divinizzato , la vecchia testa è nelle mani della dea . L'ultima testa a cadere nella sequela biblica è quella dell'ultimo profeta , Giovanni il Battista , il suo profetismo ancora era intriso di categorie che limitavano la conoscenza del divino , appena il Battista muore , sulla scena compare il " VERBO " , il " FIGLIO DI DIO ", il Cristo ,  che ogni uomo è chiamato a essere ....ovviamente a patto che sia disposto a perdere la testa .
Caravaggio invece la conservò , non la perse , ma il suo io empirico divenne preda dell'OMBRA e questa lo divorò ingurgitandolo in una vita dis-perata , che diventò il suo tormento esistenziale . < Chi vorrà salvare la propria vita la perderà > . Chia ha orecchi per intendere intenda !

Eknathananda