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martedì 8 ottobre 2013

PRANA : IL RESPIRO DIVINO ,,,UN FILO DIRETTO CON DIO



                                                                      


                                                IL SE'  SUPREMO


Secondo la Tradizione filosofica indiana, ogni essenza spirituale individuale, il Sé in ogni essere umano,  è collegato al Sé Divino Universale. Attraverso la pratica assidua della Meditazione si sviluppa una profonda dimensione spirituale nel sincero praticante. La potenza del Pensiero positivo, quindi,  stabilisce la Connessione spirituale detta "Mparampara", una connessione di Sé (Atman, Anime) che, come gli anelli di una Catena spirituale, risale fino alla Mente cosmica, il Maestro Supremo, l'Assoluto, Dio. E tale realizzazione avviene in tutte le Tradizioni e Scuole spirituali, filosofiche, sciamaniche, artistiche e culturali, da sempre nel mondo! Cioè, quando tra allievi e Maestri si stabilisce una profonda intesa, o si persegue congiuntamente un percorso evolutivo che riguarda tutto l'essere umano, si manifesta e si perpetua tale Congiunzione, o intesa, psichica e spirituale!
Faccio un esempio più evidente: quando io medito intensamente sul mio Maestro (mi connetto spiritualmente con Lui, Swami Chidananda...) ; a sua volta Lui è connesso con Swami Shivananda, il Suo Guru, (ed era molto evidente per chi lo ha conosciuto personalmente !!! ). Swami Shivananda era legatissimo a sua volta al Suo Maestro... Similmente gli Apostoli erano ovviamente connessi intensamente con Gesù Cristo!... E così fino all'Origine del Tutto, Il Sé Supremo, dal quale provengono tutti i Sé indivuduali !!!  Buona Lettura!  Roberto Mattei (Shri Ananda Shiva)
                                                                             

Swami Shivananda Maharaj di Rishikesh, rinomato Saggio Maestro, medico indiano (1887 -1963), Maestro del mio amato Maestro Swami Chidananda, nel suo prezioso libro, "La Potenza del Pensiero", dice che la mente ha la tendenza ad assumere le qualità di ogni cosa su cui si focalizzi. Il Saggio Patanjali (2.500 anni a.C.), nei suoi Yoga Sutra, la Scienza dello Yoga, raccomanda un modo particolarmente facile per calmarla e purificarla: "vìta-ràga-vishayam và chittam", che significa, "focalizzate la mente su un essere che si è elevato al di sopra delle passioni e dell'attaccamento": il Vostro Swami, un santo, un’Incarnazione divina come Rama, Krishna, Gesù, Buddha, Maometto. Un tale grande essere è diventato uno con il Sé Supremo. La sua mente si eleva a livelli sublimi e la Cosciena viene pervasa dallo Spirito divino manifestando Saggezza, Serenità e Gioia infinita". 
Quando un Essere così grande viene scelto quale oggetto dei vostri pensieri, allora la vostra mente, sostenuta dalla consapevolezza del respiro profondo, diviene libera dalle tensioni e dai pensieri distruttivi. Questo stato di quiete è chiamato "Nirvikalpa Samadhi", lo stato libe­ro da pensieri, e unione della Coscienza nell’Infinito Brahman, Dio. E’questo, uno stato di grande gioia! L'infelicità, per contro, non è altro che una rete conflittuale di pensieri, mentre, quando si va al di là dei pensieri si spe­rimenta la Beatitudine. In questo stato, la mente diventa una con il Sé, con Lo Spirito Universale, e ne riceve grande potere e giusta intuizione.
 Non crediate che una mente calma e rilassata diventi inutile o inattiva, anzi, si rigenera e in seguito diverrà capace di operare ancora meglio e fare le scelte giuste nella vita! Osserviamo ora una chiarissima e affascinante spiegazione dell'esistenza del Prana; le sue fondamentali funzioni nella Creazione, nella continuità dell'esistenza, dell'intelligenza e dell'elevazione della coscienza umana. Il Prana è il principio universale di Energia o Forza. È una Forza vitale onnipervadente. Essa può essere in uno stato sia dinamico che statico. Si trova in tutte le forme animali, dalla più bassa alla più elevata, dalla formica all'elefante, dall'ameba unicellulare all'uomo, dalle forme elementari di piante fino alle forme sviluppate di vita umana. Il Prana è la forza di ogni piano di esistenza, dalla più bassa alla più elevata. Qualsiasi cosa si muove o ha vita non è altro che un'espressione o manifestazione del Prana.

                                                                 
                                                                  Swami Chidananda
 
 È il Prana che brilla nei vostri occhi. È attraverso il potere del Prana che le orecchie odono, gli occhi vedono, la pelle sente, la lin­gua gusta, il naso odora ed il cervello e l'intelletto fanno le loro funzioni. Il sorriso in una giovane donna, la melo­dia nella musica, il potere nelle enfatiche parole di un oratore, il fascino nelle parole del proprio amato, sono tutti dovuti al Prana. Qualsiasi cosa osservate in questo mondo dei sensi, qualsiasi cosa si muove o lavora o ha vita, non è altro che un'espressione o manifestazione del Prana.
 Quello che muove il motore a vapore di un treno o di un battello, quello che permette all'aeroplano di volare nello spazio, quello che provoca il movimento del respiro nei polmoni, quello che è l'essenza della vita di questo stesso respiro, è il Prana. Il Prana è la somma totale di tutte le energie che si manifestano nell'universo e di tutte le forze nella natura. Calore, luce, elettricità e magneti­smo, sono tutte manifestazioni del Prana e tutte proven­gono dalla stessa fonte o sorgente comune - l'Atman. Il fuoco brucia ed il vento soffia tramite il Prana. Le onde radio viaggiano attraverso il Prana. Prana è forza, magne­tismo ed elettricità. È il Prana che pompa il sangue dal cuore nelle arterie e nei vasi sanguigni. che è mantenuta in vita la mente e viene prodotto il pensiero. Il Prana è correlato alla mente, attraverso la mente alla volontà e attraverso la volontà all'anima individuale e tra­mite questa all'Essere Supremo. Se sapete come controlla­re le piccole o grandi onde del Prana che lavorano attraverso la mente, il segreto di domare il Prana universale sarà da voi conosciuto. E poiché voi udite, parlate, sentite, pensate, vi emozionate, volete, conoscete ecc. attraverso l'aiuto del Prana, le scritture proclamano: "Il Prana è il respiro del Brahman, Dio".
                                                  
Il Prana, la Forza vitale, viene canalizzata e utilizzata in noi respirando, pensando, volendo, agendo, muovendosi, parlando e scrivendo, amando tutto il Creato! Tutti desideriamo essere forti e sani ed avere una grande abbondanza di Prana (o forza nervosa o vitalità), ma tutti possiamo incrementarlo con il Pranayama, Mantra e Meditazione. Il Prana viene rifornito attraverso il respiro, cibo, l'acqua, l'aria, l'energia solare ecc, ma sopratutto con il Pranayama, Concentrazione, Meditazione e Samadhi, (Unione con l'Assoluto, con Dio, quando si è in Meditazione). Il rifornimento del Prana avvie­ne tramite il sistema nervoso e la volontà!
                    

Il Prana che è nell'aria viene assorbito soprattutto attraverso la respirazione consapevole!
La quantità in eccesso viene conservata nel cervello e nei centri nervosi. Quando l'energia seminale viene sublimata o trasformata, essa fornisce un'abbondanza di Prana al nostro complesso sistema organico. E tale energia (Tapas) viene conservata nel cervello sotto forma di Energia Psichica e Spirituale Luminosa. Il Sincero praticante di Yoga, quindi, accumula una grande quantità di Prana attraverso la regolare pratica del Pranayama, nello stesso modo in cui le batterie conservano l'elettricità.
Quello Yogi che ha immagazzinato una grande quantità di tale sublime Energia, irra­dia forza e vitalità intorno a sé...cura se stesso e gli altri! Egli ha un grande serba­toio di potenza e coloro che vengono in contatto con lui ne ricavano Prana e ne ricevono Energia, forza, vigore, vitalità ed elevazione spirituale. Proprio come l'acqua scorre da un contenitore ad un altro, il Prana fluisce come una corrente stabile da uno Yogi sviluppato verso una persona che nè ha più bisogno. Questo può effettivamente essere osser­vato da uno Yogi che ha sviluppato la sua visione yogica (extrasensoriale) interiore.
 

Il respiro distratto e misero, non conduce ben il Prana, è solo una manifesta­zione esterna di esso; è un aspetto fisico o un sintomo o un segno esteriore. In tal caso il respiro è grossolano, mentre il Prana è sottile, pieno di Prana. Controllando il respiro, voi potete control­lare il Prana. Il Prana connette il corpo e la mente. Esso è la struttura di base, supporto della mente. Solo il prana grossolano si muove nei nervi. Il Prana più sottile, più energetico si muove nelle nadi astrali, che sono canali fatti di materia astrale che trasportano il Prana sottile luminoso nei nostri meridiani e chakra. È attraver­so queste nadi che la forza vitale o corrente pranica e luminosa si muove. Poiché queste sono fatte di materia sottile non possono essere viste dagli occhi umani. Non sono ordinari nervi, arterie o vene. Il corpo è pieno di innumerevoli nadi che non possono essere contate. Dove c'è un'inter­connessione di numerosi nervi arterie e vene, si determina un plesso.

 

Tali plessi o cen­tri di forze vitali nelle nadi sottili sono chiamati Chakra . Ida, Pingala e Sushumna sono tra le più importanti delle innumerevoli nadi . Ida e Pingala sono ai due lati della colonna vertebrale, mentre Sushumna è dentro il canale spinale. Ida opera attraverso la narice sinistra, Pingala attraverso la narice destra. Quando il respiro opera attraverso Sushumna la mente diventa stabile. Questa stabilità della mente è chiamata lo stato senza mente, lo stato più elevato nel Raja Yoga. Se sedete in meditazione quando Sushumna è operante avrete una meravigliosa meditazione. Quando le nadi sono piene di impurità il prana non può passare attraverso la nadi cen­trale ed è impossibile divenire canalizzatori di Prana.
 

Così si dovrebbe praticare il Pranayama per la puri­ficazione delle nadi . Uno Yogi può ritirare il prana da qualsiasi area del suo corpo. Quell'area diventa come paralizzata e insensi­bile al caldo ed al freddo e non ha più alcuna sensibilità. Uno Yogi può inviare Prana in qualsiasi area del corpo e renderla supersensitiva; egli può inviarlo agli occhi per vedere meglio, o vedere oggetti molto distanti; al naso e sperimentare divi­ni aromi; può mandarlo alla lingua e sperimentare gusti straordinari, sviluppando in tal modo le Siddhi, i poteri extrasensoriali. Infatti, controllando il Prana lo Yogi può anche controllare l'onnipresente potere manifesto da cui tutte le energie prendono la loro origine, sia che riguardino il magneti­smo, l'elettricità, la gravitazione, la coesione, le correnti nervose, le forze vitali o le vibrazioni del pensiero...e canalizzare tutte le forze dell'Universo, fisiche e mentali per migliorare la salute...Una onnicomprensiva conoscenza del Prana e delle sue funzioni è assolutamente necessaria per la benefica pratica di Pranayama.
 
Quindi, Carissimi è veramente importante per tutti programmarci una pratica regolare, giornaliera; una combinazione di : Asana, Pranayama, Mantra e Meditazione. Ma fatelo, almeno la sera, tranquillamente, anche solo un quarto d'ora, prima di dormire ! E poi anche la mattina, dopo le "Sacre abluzioni!" In tal modo avverrà una profonda purificazione interiore e man mano ne avvertirete sempre più gli straordinari benefici, su tutto il vostro essere!
Praticate inizialmente la ripetizione del Mantra OM, per almeno 5 minuti, e quindi la susseguente Meditazione . Proprio come raccomanda Swami Chidananda, nel sul libro: Voi Siete Pura Coscienza - se non lo avete procuratevelo quando venite nella nostra Scuola. Seguendo fedelmente tali pratiche diveniamo consapevolmente gli autori della nostra Rigenerazione ed Evoluzione totale: Corpo, Mente, Spirito! Ne parleremo sempre meglio...
 
( Cortese concessione del M° Roberto Mattei (AnandaShiva)
 


 


 

giovedì 3 ottobre 2013

PROMETEO : UNA PERICOLOSA RAPINA DI......PRANA



Prometeo ( in greco antico = colui che riflette ) , figlio di Giapeto e di Climene si profila sulla ribalta della mitologia come eroe amico del genere , nonché come suo iniziale creatore ; cugino di Zeus e titano come lui ebbe da questi l'incarico di creare l'uomo , che egli (Prometeo) estrasse dal fango e a cui donò il fuoco divino ( Prana) ,  come ogni buon padre se ne prese a cuore le sorti , ma come vedremo in seguito questa amicizia finì per costargli ben cara . Entrato quindi nei favori di Zeus e dell'Olimpo assistette persino alla nascita di Atena dalla fronte di Zeus  . Insomma assistette alle nozze di Zeus (Shiva ) con Kundalini/Shakti il cui frutto Atena / Sapienza  ( Satya ) nacque appunto dal terzo occhio ( Ajina chakra ) . Satya , Atena / Sapienza , gli fu amica inizialmente come Zeus , e gli donò molte virtù , che Prometeo trasferì a suo fratello Epimeto (= il maldestro , e capiremo presto il perchè di questo nome ) , buone qualità che il maldestro congiunto trasferì agli animali facendo uscire fuori dai gangheri Atena , alla quale , per mettere una toppa Prometeo rubò l'intelligenza e la memoria per traferirli ai suoi amici umani .

Ancora,  in un impeto di grande generosità Prometeo accese una torcia con il  fuoco che si sprigionava dal carro di Elio ( Sole / Surya = Prana ) per trasferirlo agli uomini, gesto che sottintende il trasferimento della conoscenza agli uomini . Qui Prometeo si giocò la carriera , Zeus infuriato lo cacciò dall'Olimpo e lo fece incatenare ad una roccia in cima ad un montagna , con un'aquila ( simbolo di Zeus ) che gli dilaniava il fegato durante il giorno e che poi ricresceva la notte  . Solo dopo tremila anni fu liberto dalla mano pietosa di Ercole . Prometeo ha a cuore le sorti degli uomini , in fondo li aveva creati , ma si arrischiò in imprese per lo più ardite , che alla fine gli procurarono guai a non finire , non ultimo il "vaso" che aveva regalato a sua cognata Pandora , sposa del fratello scemotto e sprovveduto Epimeto . Nel vaso Prometeo aveva racchiuso le peggiori qualità come malattia , ira , guerra , maldicenza , lussuria , ecc....ecc.....raccomandando alla sposa di " non aprirlo" per nessuna ragione . Ci pensò bene Epimeto , il tontolone , ad aprirlo , ed ecco lì che scoppiarono le peggiori epidemie , guerre , conflitti familiari e quant'altro , un vero tsunami in tutti i sensi . Quel vaso passò alla storia come "vaso di Pandora" , epiteto che indica lo scatenamento delle peggiori disgrazie .

Ancora una volta quando si scatena il Prana infero e non controllato con un adeguato pranayama e contenuto dalla pratica del " Tapas " ( = austerità ascetica ) , sono dolori per tutti. Prometeo in qualche maniera ricorda la vicenda biblica di Lucifero , il cui nome in greco vuol dire "portatore di luce " , Come Prometeo , Lucifero , angelo prediletto del Signore , se ne vuole andare per conto suo , by-passare l'autorità ( Zeus / Dio ) che gli aveva posto limiti ben precisi . Come del resto accade anche ad Adamo ed Eva , la coppia adamitica , che anch'essa vuole andare oltre i "limiti" e dopo un tira e molla con il serpente / Kundalini , finisce per arraffare la mela alla maniera di Prometeo che invece afferra la torcia , il che non cambia la sostanza dell'evento e del risultato e cioè : la cacciata dall'Olimpo (Prometeo ) , dall'Eden (Adamo / Eva ) . L'istinto di "ri-muovere" il pater evidentemente è iscritto nel DNA dell'uomo/donna , ma è anche vero che oltrepassare i limiti fa parte della storia evolutiva degli umani che altrimenti sarebbero rimasti o nelle caverne o nella beota ignoranza di una vita divina senza nessuna consapevolezza , in fondo , dicciamoccelo , un po' di trasgressione rende più saporita la vita , anche se , a volte , un po' più dolorosa .

L'insegnamento Yoga che possiamo trarne è che non dobbiamo cercare scorciatoie "paracule" con il divino da " furbetti del quartierino" , perché la grazia e la vita divina , la discesa del Prana celeste , giunge puntuale quando si sono rispettati tutti i "passaggi" rituali e cioè : praticare Ahimsà ( non violenza ) ; Svadhyaya ( studio di se e lettura dei sacri testi ) ; Asteya (non rubare ) ; Santosha ( contentarsi di ciò che si ha ) ; non cltivare aparigraha (egoismo) ; Isvaripranidhana ( devozione al divino ) ; Saucha ( pulizia del corpo e della mente )......ecc...ecc...Fare pratiche di Pranayama senza prima avere controllato il corpo con le Asana ; senza aver purificati i propri centri di coscienza ( chakra ) , ecc...ecc... espone al rischio dell'infermità fisica e psichica .


Vedi Prometeo attaccato alla roccia della propria ignoranza e dilaniato dall'Aquila , uccello mistico per antonomasia . A quanto sembra il Divino non ama i "passaggi" non autorizzati . Vedi anche il caso della famosa torre di Babele , l'episodio biblico accaduto molto prima dell'impresa di Prometeo , ma che ha molto in comune con il gesto dell'eroe greco, cioè : aprirsi la porta del cielo ( Babel = porta di D-o) da solo senza chiedere permesso . E' il tentativo di una religione laica , costruita dal basso e non ricevuta dall'alto . Una impresa titanica , è il caso di dirlo dal momento che Prometeo era un titano , I titani sono forza pura ma priva di luce "sattvica" ( vedi mio blog sui guna ) , sono figli della mente egoica inferiore , che seppure ammantata dei migliori intendimenti , rimane pur sempre relegata nell'ambito dello "sforzo" titanico ; infatti l'ego si sforza , il Vero Se si limita a ricevere sulla base dell'espressione del semplice desiderio < Guardate i gigli dei campi , neanche Salomone nella sontuosità dei suoi vestiti ricevette tanto fulgore > dice il Maestro Gesù .

Significativamente una scultura trappresentante il Prometeo figura all'ingresso del Rockfeller Center di New York , il cuore del gotha bancario cuspide piramidale di un potere che sta tentando d'impossessarsi dell'economia mondiale attraverso il controllo della valuta degli stati. Il denaro è prana solidificato ( vedi mio blog su Prana e Denaro ) e il suo accumulo garantisce potere e potenza a chi se lo assicura  ! In fondo per la mente egoica inferiore è l'unico D-o che assicura potere e ricchezza e la tentazione di prenderselo anche con la rapina è tanta , una vera impresa prometeica !