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venerdì 14 settembre 2012

LO YOGA E LA CROCE


La data del 14 settembre ( esaltazione della Croce )celebra e commemora il giorno del lontano anno 326 d.c. , giorno in cui Elena , madre di Costantino , l'avrebbe ricondotta a Roma la Santa Croce dalla Terra Santa in cui si era recata in pellegrinaggio sulle orme di Cristo . Invero molti dati non sono storicamente attendibili e molte le lacune del rinvenimento , ma Costantino stava ri-disegnando il nuovo impero romano e la sua operazione di manquillage non è scevra da dubbi , si sa che il piccolo/ego/faraone , nemico giurato della croce , il suo zampino non manca di mettercelo sempre . La croce o almeno i suoi resti , insieme al cartiglio ( INRI ) ed ad alcune parti della Corona di Spine , sono conservati nella Chiesa di Santa Croce in Gerusalemme ( San Giovanni a Roma ) , collocata nell'area dell'antico palazzo Sessorio in cui abitavano Costantino , Elena e parenti . 

Nella cappella contenente i resti della croce (anche tre chiodi) sono conservate anche altre numerose altre reliquie , tra cui il " dito indice del discepolo Tommaso , si proprio quello che ha infilato nel costato di Gesù per verificare che si trattasse proprio dell'uomo crocifisso e morto in croce , qui le perplessità aumentano e non di poco , quasi mi sembra di ricordare un vecchio e bellissimo film di Giggi Magni : LE VOCI BIANCHE . In cui un rugantino romano esilarante , indossato dal bravissimo Paolo Ferrari , vendeva reliquie false alle porte di Roma , tra cui la : Penna dell'Agnolo Gabriello che annunziò a Maria er sacro parto ; l'osso di stinco del Gallo che cantò tre vorte ......ecc....ecc......

Ma tutto ciò appartiene alle meschinità della storia dell'uomo e delle sue debolezze di potere dalle quali la "croce" è venuta a liberarci ; infatti cosa accomuna la CROCE e lo YOGA ? Tutte le pratiche ascetiche dello Yoga ( vanno sotto il nome di TAPAS ( = ardore spirituale = ascesi ) in occidente trasformate in pratiche igieniche e salutiste da un certo New Age , pratiche che devono condurre al termine ultimo noto come : MOKSA . Cosa è la MOKSA ? La sua traduzione dal sanscrito vuol dire : LIBERAZIONE ! Liberazione da cosa ? Liberazione dalla " mente egoica inferiore " ( piccolo/ego/faraone ) inventore di tutte le nequizie che ancoràno l'uomo/donna a una coscienza "plumbea" di ignoranza spirituale o Samsara ( ruota delle reincarnazioni)   , che scompare solo quando "kundalini " , la " forza serpentina" , viene liberata dal suo "sonno" in muladhara chakra e "ascende" lungo "sushumna" (canale psicoenergetico sottile che scorre lungo la colonna vertebrale) . Il "potere serpentino " è il potere "terapeutico" del Cristo , solo Lui poteva ri-svegliare questo potere addormentato nel muladhara chakra dell'umanità e lo ha fatto in servendosi della croce . 

Quella forza così risvegliata sale lungo l'asse verticale della Croce (sushumna) ( vedi la foto della croce con il serpente attorcigliato intorno alla croce visibile sul Monte Nebo in Giordania ) sancisce la definitiva vittoria dello Spirito sulla materia , è l'inglobamento di questa nello Spirito , questo è il significato della Risurrezione , la spiritualizzazione del corpo . Lo Yoga che pratica ascesi ( tapas ) attraverso asana , pranayama , osservanze e divieti morali e alimentari  non sopporta una "croce" minore , con le asana "inchioda" il proprio corpo (provate a tenere un'asana per due ore , e vedrete...che croce) e lo spiritualizza gradatamente secondo "due vie" ( vama marga = via della mano destra e Dakshina marga = via della mano sinistra ) , l'una più dolce , mistica , femminile ; l'altra più violenta , diretta , maschile. Tanto lo yoghi , quanto il mistico cristiano sul loro cammino incontrano inevitabilmente la Croce , senza di essa non c'è nè Moksa nè tanto meno Risurrezione  !

8 Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarderà resterà in vita». 9 Mosè allora fece un serpente di rame (kundalini)e lo mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame, restava in vita. (Nm 21-8,9)

 Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù,6 il quale, pur essendo di natura divina,
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;
7 ma spogliò se stesso,
assumendo la condizione di servo
e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana,
8 umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce. ( Fl 2,8)

14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, (kundalini) così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, ( Gv 3,14)