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sabato 11 febbraio 2012

LA TORRE DI BABELE : IL TENTATIVO DI FARSI UN NOME SENZA REFRAMING





«  Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. Si dissero l'un l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e cociamoli al fuoco". Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra". Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: "Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro possibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro". Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra. » ( Gn 11,1-9)


Babele è un termine utilizzato nel linguaggio comune come sinonimo di "caoticità" , confusione , ecc...ecc..a ricordo del biblico episodio della dis-struzione della torre costruita dagli uomini per raggiungere il cielo e "farsi" così un "nome" ( in ebraico : Shem) , una "fama" . Il termine (babel) in ebraico significa : porta di Dio.
Quella torre , nelle intenzioni degli uomini di allora , doveva infatti costituire un "portale" di accesso alla divinità costruito dall'uomo/donna . L'episodio si trova perfettamente in "linea" con stessa pretesa operata dai progenitori adamitici prima ; dai "giganti" < che si unirono a figlie di uomini causando il "diluvio" ; insomma un guaio dopo l'altro ogni volta che l'uomo/donna (io empirico) tenta di impossessarsi e sostituirsi al " Vero Se " trascendentale , affidandosi più ad un "principio di costruzione" (< facciamoci mattoni e cociamoli al fuoco > ) che ad un principio di "crescita " in quanto "coltivatore e custode " del giardino terrestre (paradesha=paradiso) , ruolo cui era stato deputato per volere divino . Invece che servirsi dell'Albero della vita ( Vrksana = luogo d'incontro e di dialogo con il Vero Se divino ) , preferisce l'uomo affidarsi alla "tecnologia"...ovvero i mattoni !


Da giardiniere divino (l'uomo/donna) si trasforma in "muratore" , ma ahimè un "fulmine" (principio secco) distrugge la sua torre egoica bloccando la sua "crescita ". Ancora una volta l'uomo/donna tenta di "by-passare" il Vero Se utilizzando una "tecnica" costruttiva , prodotta dall'io empirico , genitore di "gigantismo" egoico così tante volte incarnatosi nei faraoni , nei Fuhrer , negli Erodi , nelle ideologie di sinistra e di destra , nelle religioni fondamentaliste , negli imperi della storia con un seguito abnorme di tragedie pur < di farsi un nome >.


Quella di babele , non è un "ascesi" positiva ( tapas ) tesa a scambiare il buono per il meglio , ma all'opposto un'ascesi "negativa" determinata da << Ahamkara , sentimento dell'Io , dovuto ad "avidya" , ignoranza spirituale , causata dal potere di proiezione (viksepa-shakti) e che consiste nell'identificazione illusoria del " Vero Se "( Atman) con l'io empirico , come è chiaramente attestato dalla rivelazione delle Scritture ( Shruti) , dall'esoerienza autentica diretta ( pratyaksha) , dalla tradizione scritta (smriti)...>> ( Shankara IX° sec. d.c)


E' il desiderio (tanha) generato dall'ignoranza "avidya" , che consiste nell'attribuire il ruolo centrale ad una costruzione mentale illusoria dell'Io empirico......
Il percorso psicoterapeutico può diventare l'occasione per ri-vedere nella memoria i fotogrammi di quelle volte in cui i "fulmini" si sono abbattuti sulle nostre "costruzioni" ideologiche , politiche , finanziarie , sentimentali , affettive , sociali , educative e potremmo leggere in essi i "fallimenti" come una mancata attuazione di " REFRAMING" , che però......è sempre possibile per ri-prendere a "crescere" coadiuvati dalla Grazia del Vero Se trascendentale ; infatti una torre , una piramide , un grattacielo , richiedono fatiche da "muratori" del piccolo/ego/faraone empirico . Un albero , un fiore , una pianta semplicemente , senza sforzo , perchè Prakriti ( natura ) e Purusha ( spirito) sono in unione dentro di loro e...danzano la gioia divina !


Yogacharya Eknathananda