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venerdì 16 dicembre 2011

GIUSEPPE IL MAGO...UN ESPERTO DI YOGA NIDRA...GRAN CONSELLOR

Come Il biblico Giacobbe era il figlio prediletto di sua madre. Giuseppe lo è del padre, insomma quello che oggi indicheremmo come un : figlio di papà !

Riceve dal padre una bella tunica con la quale si pavoneggia tra i fratelli , racconta di sogni che lo indicano avere una preminenza financo sui genitori ( gli undici covoni che si piegano davanti al più grande che rimane dritto , il sole , la luna , le stelle che gli rendono omaggio....ecc) al punto da suscitare invidia ed odio tra i suoi fratelli : < vuoi forse diventare re su di noi o farti nostro padrone ? > ( Gn. 37,8 ) e perplesità nello stesso padre , che però con una strana percezione interiore ( direi mariana ) “ serbava nel suo cuore “ questi segni , che preannunciavano un figlio ed un destino diverso dagli altri figli.

Giuseppe , a differenza dei fratelli , sembra attingere ad una “ fonte interiore “ , il mondo dell’inconscio ( sa interpretare i sogni ) , dell’inspirazione , insomma  : IL MONDO DEL MAGO.
Però anche lui non sarà sottratto alla dolorosa disciplina dell’apprendistato , della pedagogia divina , che lo condurrà alla presa di coscienza della sua  “ messianicità “ ; infatti inviato dal padre a verificare se i suoi fratelli erano in pace ( = Shalom ) al seguito del gregge , questi vedendolo decidono di ucciderlo , ma Ruben il maggiore sventerà questo proposito cedendo però all’idea di Giuda ( tribù da cui nascerà la progenie messianica che culminerà attraverso Davide in Cristo ) di venderlo ai mercanti Ismaeliti ( la tribù che nasce da suo zio ismaele abbandonato nel deserto ) dopo averlo gettato in una “ cisterna “ ( = luogo della nigredo , delle tenebre , dell’oscurità ).

Portato in Egitto ( = oscurità) dalle mani degli Ismaeliti passerà “ schiavo “ nelle mani di Putifarre , alto ufficiale del Faraone .
Risale dall’oscurità , dalla disperazione , dall’angoscia in cui era caduto ed acquista prestigio e stima presso il potente signore. Dura poco : infatti viene presto molestato dalla moglie dell’ufficiale e non avendo ceduto alle sue lusinghe ( in realtà non ha ceduto alla tentazione di cadere nelle braccia del paganesimo per difendere la sua missione messianica ) e ben presto ricadrà nell’oscurità della prigione in compagnia di un fornaio e del coppiere del faraone a cui interpreterà i sogni ; si farà degli amici anche lì , in fondo è un “ number one “ , e quindi diventerà “ grande “ , sempre più grande , al punto che la prigione non potrà più contenerlo , a riprova del fatto  che Dio non vuole addomesticare l’uomo , ma che vuole renderlo “ GRANDE “ !

Sarà chiamato dal faraone per spiegargli un sogno ricorrente ( sette vacche grasse e sette magre.....sette spighe fiorite e sette inaridite ) ed i consigli che darà al faraone gli garantiranno la nomina ad amministratore ed in pratica secondo solo al faraone e con pieni poteri.
Dice di lui il faraone . < Troveremo ancora un uomo in cui abitano i poteri di Dio , come in costui ? > ( Gn. 41,38 )
Ma G. ora non più spavaldo come un tempo e dice di se  : < Non io , ma DIO darà la risposta per il bene del faraone > ( Gn. 41,16 )
G. quindi per sette anni “ accumula “ ( questo significa il suo nome ) energia nei silos , grano e cereali , e quando nei sette anni successivi scatterà la carestia gli egiziani si troveranno al riparo e non solo ; infatti risulterà provvidenziale anche per il suo popolo che tramite i suoi fratelli giungerà in Egitto per chiedere aiuti alimentari.
G. riconosce in questi accadimenti l’opera di Dio , che lo ha voluto in Egitto per assolvere alle bisogna del suo popolo , riabbraccia piangendo ( un incontro poetico e struggente ) i fratelli e provvede ai loro bisogni , il suo piccolo - ego si è liberato di tutte le vanità , è sceso dal trono e si è fatto “ fratello tra i fratelli “. G. diventa un saggio/mago educato a ciò dall’abbandono , dall’impotenza , dalla solitudine e dall’oscurità....!

In G. sono presenti molte immagini che porta a compimento , una fra tutte : l’ARCHETIPO DEL MAGO  !
Il Mago sta sui propri piedi a cavallo di “ due mondi “ , conosce le leggi eterne del divenire e del trascorrere , conosce l’ordine della creazione , e realizza sulla terra quello che ha conosciuto. Egli è capace di penetrare l’immagine apparente di questo mondo ( = maya ) che si mostra in primo piano e di conoscere la realtà che sta sullo sfondo .
Il mago padroneggia l’arte di dar forma a questo mondo sulla base della sua chiarezza interiore a partire dall conoscenza circa il sopramondano , Dio stesso gli mostra ciò che sta in fondo ad ogni realtà.

G. dà forma al mondo a partire dalla  sua sapienza circa i sogni , divinamente inspirati ; G. è in contatto con Dio ed organizza la politica in Egitto in base alle indicazioni divine !
Ma, ma, ma , l’archetipo del mago , come ogni archetipo , è pericoloso e chi lo vuole avvicinare deve farlo con grande prudenza , perchè il rischio è l’eccessivo rigonfiamento dell’Io , che rende ciechi ai propri lati ombra che esposti all’inflazione dell’Io ( tentazione diabolica corsa da Gesù nel deserto )  conducono a vere e proprie catastrofi interiori ed esteriori che interessano paricolari categorie a rischio come preti , psicopterapeuti , predicatori televisivi , guru , politici....ecc...ecc..( I baldacchini delle chiese rappresentano , come il trono del faraone , il limite invalicabile dell’io ).

Chi si assume ruoli di guida e d’impresa non può fare a meno di questo archetipo che ri-allaccia ad una fonte interiore d’immensa energia e potenzialità creativa che determinano il raggiuggimento di obiettivi non raggiungibili solo con un freddo calcolo razionale !
il Mago va oltre non si ferma alla sola superficie !

La Magia del Cristianesimo è una : MAGIA D’AMORE ! Che si concretizza in benevolenza e prossimità nei confronti di Dio e del prossimo , come c’insegna la storia di G.
Qualcosa del mago lo abbiamo tutti noi , e dovremmo cercare in noi il contatto interiore con la spirito , con la sorgente perenne che non inaridisce mai ( = Cristo ) sviluppando il silenzio e la meditazione. Per dar forma a “ questo mondo “ , abbiamo bisogno di un  luogo al di fuori di esso ( = Non se locale ) , un luogo sul quale il mondo non ha nessun potere .

A partire da questo “ luogo “ otteniamo sufficiente distanza, distacco ed energia per rivolgere lo sguardo verso i problemi della vita quotidiana e per riconoscere ciò che importa , come nel caso di G. : la  salvezza di Israele !
Così quanti che hanno responsabilità di “ leadership “ , politica , finanziaria , familiare , dovrebbero sviluppare la “ mistica “ , non come un vano ritrarsi in sè , lontano dal mondo e dalle sue problematiche , ma invece in mezzo al mondo , rimanere in contatto con il sovramondano , con  il trascendente , da ultimo con Dio , per meglio dedicarsi ai problemi della vita quotidiana senza  sprofondare in essi e perdervisi , così da assumere il nome egiziano dato dal faraone a Giuseppe e cioè : ZAFNAT PANEACH !

La cui traduzione è : Colui che ci ri-sveglia con la sua Parola e ci mantiene in Vita !!!!!!!


G. in fondo è quello che oggi chiameremmo un  " Counsellor " , un esperto  di " counselling", una figura professionale molto ricercata ai nostri giorni così carenti di uomini dotati di "viveka" (= retto discernimento ) ; infatti tramite suo sia l'Egitto sia la sua famiglia superano una grave crisi alimentare ( carestia)  , economica e sociale ; in virtù del fatto che G. è particolarmente versato nello Yoga-Nidra , lo Yoga di " consapevolezza profonda ", ( stato di Svapnasthana) quello stato che permette di attingere all'inconscio e da ultimo a Dio stesso , ecco perchè G. afferma di se : < Non io , ma Dio



                                                PRATICA   MEDITATIVA

- Respirazione molto allungata e lenta per favorire le “ onde “ cerebrali che favoriscono
  il sonno ed il sogno ( Svapnasthana ) - Yoga Nidra 

- Mantra OM - La parola carica di energia “ pane dell’anima “ , la Parola che risveglia e 
  conduce a nuova vita

-  Uddjai pranayama , il respiro sottile che facilita l'ingresso in Svapnasthana

- Visualizzazione creativa ( carestia , terra deserta , aridità spirituale , terra fertile ...)



                                                      Spunti per la riflessione personale 

-  G. presenta personalità / ego trascendente / spirito. Se locale / Se non locale

-  G. assicura l’energia ( prana ) del suo popolo in terra straniera (=avidya ignoranza 
   spirituale)

-  G. denudato dai fratelli e venduto ( Ecce homo ) proprio da Giuda , prefigura il Cristo che 
   diventerà per i cristiani presso Dio , ciò che G. era presso il Farone.
   La spoliazione simboleggia l'abbandono di ogni attaccamento terreno (=Nigredo)


-  G.  , uomo messianico , resisterà alla tentazione di cadere nelle braccia
   del paganesimo ( moglie di Potifarre )

-  Discesa agli inferi . Perde entrambi le vesti ( regale e da schiavo )

-  G. gradualmente scopre tutta la sua potenzialità

-  G. interpreta in prigione i sogni del Fornaio e del Coppiere.

-  G. perfetta fusione di subconscio / conscio / coscienza superiore. Emisferi destro e 
   sinistro , perfetta sintesi di maschile e femminile . G. si trucca secondo l'uso egiziano

-  < Ricordati di me > dice al Coppiere che esce di prigione , le stesse parole che il buon 
    ladrone indirizza a Gesù sulla croce.
- < Solo il Trono mi farà più grande di te > dice a G. il Faraone per dargli un“ limite “ , 
   necessario per evitare il “ gonfiamento “ dell’Io.

-  Pedagogia progressiva della Fratellanza da parte di G.

- Calice = simbolo di partecipazione ai contenuti della vita del possessore
   Rubarlo significa rubare la vita al suo proprietario

-  Negli eventi G. ri-conosce la pedagogia divina , che può servirsi del male
   per fare il Bene , dice G. : < Dio mi ha mandato davanti a voi , per manten=
   tenervi in vita >

- Le lacrime portano via le maschere di tutti per lasciare posto al vero volto
  di ognuno , sciolgono il trucco sul viso di G.

-  G. forza la situazione per far emergere il loro dolore e pentimento , ma sa
   anche di dovere a loro la sua carriera e la sua fede.

- Opere  e Grazia si accompagnano senza Dio non si può fare alcunchè !