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martedì 25 ottobre 2011

MATRIX ....IL SOGNO IRREALE DELLA MENTE EGOICA


1 Entrato in Gerico, attraversava la città. 2 Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3 cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. 4 Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. 5 Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6 In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. 7 Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È andato ad alloggiare da un peccatore!». 8 Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9 Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; 10 il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». ( Luca 19,1-10)



 " MATRIX " ,  < questo mondo >, lo chiama Gesù , mondo illusorio , mayanico , differente dal  " Regno " , qualifica con cui Gesù indica il VERO MONDO in cui l'uomo giustificato è chiamato a vivere dopo aver abbandonato " Avidya " , l'ignoranza spirituale ed essere entrato nella Grazia ri-generante .

 L'episodio narra  di un uomo ricco ( Zaccheo è il suo nome ) che per vedere Gesù sale addirittura su un " albero " ( Vrkasana in sanscrito) , il Maestro lo vede , lo chiama per nome e si auto-invita a pranzo a casa sua , Zaccheo felice si prodiga in ogni maniera , allestisce un pranzo "caloroso" ( tapas = ardore spirituale ), risolve un "conflitto d'interessi" riconsegnando parte delle sue ricchezze frutto di scorribande finanziarie ( Zaccheo era il capo dei pubblicani , cioè della GERIT del tempo , che per conto dei Romani , forza di occupazione , riscuoteva le tasse.....) e donando elemosina ai poveri si riempe della Grazia del maestro che lo conduce alla salvezza . Non è una bella storia ? Quanto ne avrebbe bisogno questo nostro tempo ....così "tartassato" finanziariamente e moralmente in tutti i sensi.....!!!!!

Ma vediamo pià vicino i "dettagli" yoghici di questa bellissima storia : innanzi tutto GERICO , città citata nell'Antico Testamento , le cui mura crollano dopo la processione liturgica dei sacerdoti e degli assedianti ( Israele ) che urlando al "settimo " giro fanno crollare le "mura" ( di EGOISMO ) che cingevano la città , Gerico appunto ! In questa città Gesù incontra un uomo-ricco ( si c'è un vangelo anche per i ricchi ) Zaccheo, rinchiuso nell'egoismo delle sue ricchezze , è < piccolo di statura > , anche morale diciamo noi , però da " buon svelto " e "dritto" sale sull'albero ( Sicomoro =  albero delle iniziazioni in Medio Oriente ) , cioè la sua "kundalini" ( = coscienza cosmica giacente addormentata alla base "sacrale" , muladhara-chakra ) viene ri-svegliata dall'imminente arrivo del Guru , del Maestro , di Gesù il Cristo . Zaccheo effettua " Vrkasana, l'albero" , sale in cima a Sushumna ( nadi = canale psicoenergetico di comunicazione fra il cielo e la terra ) , raggiunge " Ajina-Chakra , il terzo occhio , la vista metafisica , spirituale e vede il Cristo contorniato dalla "folla" dei suoi ( di Zaccheo ) pensieri , angustie , ansie , ricchezze , traffici ,..ecc...che non gli permettevano di "vedere" la " Luce" interiore , il VERO SE' , il CRISTO , il BUDDHA , il DIO INTERIORE , si sente ri-conosciuto ( Zaccheo) da Dio , chiamato < Zaccheo scendi subito...oggi devo fermarmi a casa tua > . Zaccheo sente la " Grazia" dentro di lui , raggiunge il " SAMADHI" , l'estasi che nasce dalla "esperienza unitiva" con il Divino , fa l'esperienza del " SAT , CHIT , ANANDA " ...." ESSERE , CONOSCERE , BEATITUDINE" , insomma quell'esperienza di cui Dante dice : < Intender non la pò..chi non la prova ! >. Zaccheo "entusiasta " ( dal greco = En Theos Thomoi...portare Dio dentro ) , scende dall'asana ( albero) e accoglie Cristo in casa , si libera dai fardelli dell'io inferiore/faraone/piccolo ego ( = matrix ) e finalmente "entra nel REGNO di DIO "abbandona "muladhara chakra " e sale in Ajina-chakra ,  e tutto a gratis;  Infatti nel Regno non valgono le stesse "categorie" di Matrix , la salvezza è un dono , che presuppone il  "per-dono"......!!!!!




                                               PRATICA MEDITATIVA


Osservo tutti gli "attaccamenti" che mi impediscono di ricevere il Maestro nella mia casa (cuore , anahata chakra  ) e tutte le resistenze che si oppongono alla sua venuta
Effettuo Vrkasana ( Posizione dell'Albero).....osservo.....
Ritorno seduto in sukkasana .....fisso lo sguardo interiore fra le arcate sopracciliari , Ajina-chakra ,....rimango in silenzio e in ascolto 
Mi interiorizzo nel respiro....Inspirando pronuncio interiormente "SO" , espirando " HAM"...." Esso" "IO"  " Esso-Io ".....esperienza unitiva con la mia parte divina....
Interiormente pronuncio : (Ins) Riempimi di Te...( esp) Svuotami di me........



Zaccheo come finì ?  , beh , innanzitutto ha " risolto il conflitto d'interessi " restituendo il "maltolto" ai " poveri tartassati" ; in seguito a ciò ha "abbandonato" MATRIX...< QUESTO MONDO > , l'AL DI QUA...per entrare nell'AL DI LA' , che non significa che sia morto subito , ma è semplicemente entrato nell'ETERNITA' , nel REGNO DI DIO , già presente in lui ed in tutti noi , ricordate le parole del Maestro , anzi la PAROLA ? < Il Regno dei cieli è dentro di voi > ...è solo la nostra "ignoranza  spirituale" ( avidya ) che ce lo nasconde , ma è dentro di noi , come dentro di noi è lo "stargate" , la porta segreta che ci permette l'ingresso in esso......!!!!!!
Zaccheo si è lasciata la sua storia personale alle spalle , ha compiuto la TESHUVA'( ebraico = penitenza ) , si è ri-congiunto con se stesso e con Dio e probabilmente ha cambiato nome; infatti cambiare il nome nell'ambito religioso significa lasciarsi alle spalle il vecchio karma con esso (nome) congiunto ed assumere un nuovo karma , per questo i monaci cambiano nome alla loro consacrazione , come anche i pontefici lasciano la propria storia personale per entrare in quella di Dio , una storia che devono , dobbiamo tutti portare a "compimento" , sull'esempio del patriarca Giacobbe , che dopo aver lottato una notte intera con Dio (  quanto fatica deve fare il Signore per vincere il nostro egoismo abissale ) e  la mattina dopo si trova con un'anca "sciancata" , claudicante , ma con un nome nuovo ISRAELE , che significa in ebraico " VIA PER RITORNARE A DIO ". Zaccheo , come tanti altri "salvati" da Dio ( il morto/risuscitato Lazzaro , il cieco Bartimeo , il lebbroso...ecc...ecc...) lascia il "rumore" dei "tromboni" (eghi inferiori) , per entrare nel "silenzio di Dio ", insomma finisce nell'elenco mistico dei " Chi l'ha visto " , invisibili agli occhi degli "eghi" piccoli/faraoni , ma presenti e "vivi" davanti agli occhi di Dio........< IO sarò con voi sempre >.......e se lo dice il Signore ...c'è da dargli credito !

ZACCHEO.....UN REFRAMING "RICCO" DI ENTUSIASMO




ZACCHEO: DAL BISOGNO ALL’INCONTRO
Dal Vangelo di Luca: 19, 1-10
[1] Entrato in Gerico, attraversava la città. [2] Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, [3] cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. [4] Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. [5] Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: "Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua". [6] In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. [7] Vedendo ciò, tutti mormoravano: "E' andato ad alloggiare da un peccatore!". [8] Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: "Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto". [9] Gesù gli rispose: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; [10] il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto".
Zaccheo, un capo dei pubblicani e un ricco. E’ un appaltatore benestante che riscuote tasse in un importante centro doganale di frontiera. Egli, secondo la mentalità corrente ha tutto: potere e denaro. Può dirsi un "uomo arrivato". Ha fatto carriera. Potrebbe accontentarsi.
Il suo desiderio di vedere Gesù è sorprendente. Che cosa lo avrà spinto a ricercare l’incontro con lui? Solo la curiosità? Fosse solo questa anch’essa tuttavia nasconderebbe sicuramente una inquietudine e una insoddisfazione. Si rendeva conto che il potere e il denaro non gli procuravano la pienezza del vivere, la gioia e la serenità che per fortuna non si era stancato di ricercare. Zaccheo sente il desiderio di andare oltre, di non arrestarsi, di non accontentarsi del meno. Probabilmente tante volte avrà pensato al significato della vita, al suo perché, al suo come...
In una parola: era insoddisfatto. Non gli bastavano più discorsi fatti e ripetuti, scontati. I discorsi fatti dai "sapienti" farisei o dagli amici ricchi e potenti...
Ma non sa neppure lui cosa cercare e dove cercare... si accorge che non basta la sola intelligenza, l’esperienza, la cultura... perché egli sta cercando la vita!
E cerca di vedere Gesù. Vuole vedere Gesù. Di lui gli saranno giunte alle orecchie parole strane e inaspettate: beati i poveri... i miti... gli afflitti... gli affamati di giustizia... Parole per lui inconsuete. Ma forse proprio per questo affascinanti, nuove, diverse. Chi sarà colui che afferma queste cose? E... se fosse proprio lui quello che cerco? Un dubbio (il valore di un dubbio!).
Nonostante tutto egli non riesce a vedere Gesù.
Esistono tra lui e Gesù delle barriere:
- la folla
- la sua piccola statura.
Quella gente che lo ossequia, che lo teme, ora è un ostacolo al suo desiderio. Fino a quel momento non si era accorto di quanto poteva essere un impaccio al suo cammino. Il suo desiderio rischia a causa di essa di restare inappagato.
Si rende conto che non gli è possibile vedere Gesù se non staccandosi dalla folla, correndo avanti, e cercando un appiglio su cui poter aggrapparsi per ovviare alla propria statura carente, e un sicomoro fa proprio al suo caso.
Zaccheo dunque corre avanti, sale su un sicomoro. Gli impedimenti lo hanno reso ancor più determinato. C’è in gioco la sua vita. Non gli importa ora di offrirsi al ridicolo, o di preoccuparsi di quello che ... avrebbero detto di lui.
Si rende conto che egli deve creare delle condizioni perché l’incontro avvenga. E non bisogna perder tempo perché Gesù sta passando e chissà se capiterà ancora un’occasione come questa! Zaccheo ha trovato un modo per rendere possibile l’incontro.
Ora non deve far altro: l’iniziativa non è più in mano sua. Egli ha fatto tutto il necessario.
Ed ecco Gesù alza lo sguardo verso di lui. E’ l’incontro tra il desiderio di Zaccheo e quello di Gesù. Oggi devo fermarmi a casa tua.
Oggi: (semeron) indica il momento della salvezza, (kairòs) che è giunto anche per lui pubblicano e peccatore.
Devo: (dèi mee meinai) indica la volontà di Dio, alla quale Gesù si adegua per adempiere l’opera per cui è stato mandato: che nulla vada perduto!
Fermarmi: (meìnai) questo "restare" che sta ad indicare il desiderio di una amicizia, di una comunione e relazione personale.
A casa tua: ricevere il Cristo nella propria "casa", o "entrare nel suo Regno" sta sempre ad indicare lo stesso e unico mistero di una unione vicendevole.
Da questo incontro scaturisce per Zaccheo una vita nuova: in fretta scese e l’accolse con gioia.
Fretta: è il kairòs, momento irripetibile, che non si deve lasciar sfuggire.
Gioia: ha scoperto finalmente la realtà che può riempire la sua vita.
Ha finalmente toccato con mano la salvezza: è entrata proprio in casa sua.
Ormai non è più quello di prima. Come segno di conversione egli si impegna a ridonare il quadruplo, egli sceglie dunque il di più. Non gli basta più accontentarsi del meno.
Gesù è divenuto il punto di riferimento della sua vita.
CONFRONTANDOMI
Il tempo che il Signore mi dona è una grande ricchezza di cui a volte non ne ho coscienza. Il tempo è il luogo della decisione e dell’incontro, è il tempo concessomi per la conversione.
- Corro sempre il rischio di impostare la vita in modo errato, su falsi binari "morti": Dove trovare la certezza della buona impostazione della mia vita?
- Ho sperimentato momenti di vuoto, insoddisfazione, che forse mi hanno fatto paura? Ho scoperto in questo un mondo di sentimenti, di attese, possibilità che in qualche modo mi oltrepassa? Perché mi accade questo? Che senso ha?
- Ho preso coscienza che tante risposte che finora mi sono dato non sono più sufficienti? Potrei forse essere tentato di arrestarmi, ormai deluso, e non cercare più nulla, tanto... tutto è vanità.
Ma se questa inquietudine rimane mi chiedo allora se, come Zaccheo, io debba andare ancora oltre ciò che finora ho vissuto, visto, conosciuto, sperimentato, al fine di comprendere di più, di conoscere il mistero di quell’uomo, di approfondire quella che potrei definire la mia inquietudine.
Una cosa è sicura: se resto tra la folla e se pretendo di poter "vedere" con la piccola statura che ancor oggi mi ritrovo, sono certo che non arriverò a nulla, sarò solo trascinato.
Voglio riuscire a vedere sempre più da vicino quell’uomo che ha detto di sé: "Io sono la via, la verità e la vita". Voglio fare questo incontro.
C’è tutta una storia che mi testimonia come tante vite sono state trasformate dall’incontro con Gesù: che quest’incontro può essere decisivo, significativo, alternativo a tante vite vissute al di sotto delle loro possibilità.
Quest’incontro è però ostacolato da tante cose, come per Zaccheo...
Un certo modo di gestire la mia vita segnato da cultura, moda, lettura della storia e della realtà che ho assorbito dal mondo senza accorgermi...
Mi riesce così difficile fare silenzio e chiarezza dentro di me: nel mio interno si agitano una marea di pensieri, desideri, bisogni, a volte così contrastanti...
C’è parecchia folla, ovvero confusione in me...
E poi perché rischiare di cambiare? Perché rischiare di restare solo?
Correre avanti,
salire su un sicomoro.
Cosa significa questo per me in questo momento preciso?
Non significa forse il sottrarmi al rischio che questo momento di grazia, questa possibilità, passi inutilmente accanto a me?
Devo correre avanti, appostarmi per rendere possibile l’incontro. Lui rispetta moltissimo la mia libertà: se non vede il mio desiderio di incontrarlo passa oltre: ne soffrirebbe troppo ma passerebbe oltre, lasciandomi così come sono.
Un sicomoro. Uno strumento che fa’ proprio al caso e che mi ritrovo a portata di mano e raggiungere il mio scopo... innalzarmi per poterlo vedere...
Devo far di tutto per identificare il mio sicomoro: la natura? il silenzio? un amico? una Chiesa? la comunità? la preghiera? i sacramenti? o altro ancora...
Con una certezza però: che la mia determinazione sarà la via per questo incontro.
DI CONSEGUENZA
Il correre avanti e il salire sul sicomoro permettono a Zaccheo di mettersi in sintonia con lo sguardo di Gesù. Questo era quello di cui Zaccheo aveva bisogno, perché c’era folla e perché era piccolo di statura.
1. Mi propongo di identificare con chiarezza la "folla" che crea confusione dentro di me e mi ostacola nell’incontro con Gesù che solo può far rinascere in me la vita.
2. Mi propongo di identificare il "sicomoro" di cui ho bisogno. E di incominciare ad organizzare un programma di vita perché la folla non mi risucchi e trascini lontano dal passaggio del Signore e il sicomoro sia realmente uno strumento al quale ricorrere con costanza perché al mio sguardo fisso su Gesù possa corrispondere il suo invito a scendere e a entrare nella mia vita.

MATRIX E IL REGNO....DUE MONDI A CONFRONTO


Giovanni 3:1-1 
Gesù e Nicodemo: la nuova nascita....DIALOGO TRA DUE  UOMINI...
Gesù e Nicodemo

1 C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. 2 Egli venne di notte da Gesù, e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». 4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» 5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. 7 Non ti meravigliare se ti ho detto: "Bisogna che nasciate di nuovo". 8 Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito». 9 Nicodemo replicò e gli disse: «Come possono avvenire queste cose?» 10 Gesù gli rispose: «Tu sei maestro d'Israele e non sai queste cose? 11 In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo di ciò che abbiamo visto; ma voi non ricevete la nostra testimonianza 
Un dialogo emblematico , questo passo del vangelo giovanneo , un confronto   paradigmatico  fra le categorie mentali proprie di matrix ( Nicodemo ) e quelle del Regno ( Gesù ).
Il dialogo si svolge di "notte" , la quiete , il silenzio notturno , favoriscono la meditazione (dyana) , da un lato un rabbi , Nicodemo ,  ( maestro ) intellettuale facente parte del Sinedrio , organo istituzionale ebraico della casta alta sacerdotale addetto al controllo dei dispositivi di fede perchè siano evitate eresie , dall'altra Gesù , un rabbi autodidatta e non facente parte di casta alcuna . Gesù parla  a Nicodemo della necessità di "ri-nascere" dall'"ALTO" come premessa per entrare nel REGNO ( dei cieli) ; infatti Nicodemo vive dentro matrix ( mondo illusorio , proiezione dell'ego inferiore , Maya ) ma il poverino lo ignora , perchè appunto non è ri-nato dall'ALTO , il dialogo purtroppo non "decolla" , anzi diventa quasi un dialogo fra sordi ( dove il sordo non è certamente il Vero Se...Gesù).
Lo dimostra il fatto che il povero Nicodemo , benchè avesse intuito qualcosa di Gesù  <  nessuno puà compiere i miracoli che tu fai , se non venisse da Dio > , purtuttavia infantilmente si domanda come può < un uomo adulto ri-entrare nell'utero materno....per ri-nascere > , suscitando il sorriso di  Gesù , Nicodemo probabilmente è un buon religioso , ma non un uomo  spirituale , uno "psichico", un cerebrotonico , ma non certamente uno "pneumatico"; infatti  se il suo Dio interiore fosse stato attivo ,  "sobbalzato" come Elisabetta e il Battista nel suo grembo al solo sentire la vicinanza dello " Spirito", ma così non è stato , Nicodemo rimane imbrigliato nella rete neurale di matrix , una religiosità teologica , intellettuale , superficiale , incapace di "emozione" ( la radice "emo" vuol dire sangue , sede dell'anima secondo la tradizione ebraica ) , Nicodemo è un rabbi , un maestro  in Israele < ...eppure non sa queste cose...> gli fa notare ironicamente Gesù .
Nicodemo  e molti suoi contemporanei non videro Gesù , il Cristo , semplicemente perchè chiusi in una religiosità scritturale , letteraria , cerimoniale , incapace di "brivido"..."femminile" ( la Maddalena sarà la prima testimone del Risorto ) . Si rilegga  il dialogo tutto al "femminile" tra maria e sua cugina Elisabetta intriso  ben altra qualità di parole , nessuna concessione ad intellettualismo esasperato o a strettoie teologiche , il saluto di Elisabetta ha costituito la prima strofa dell'Ave Maria <piena di grazia , benedetta fra le donne.....> , la risposta di Maria è stato il " MAGNIFICAT", vero canto dell'anima  ; infatti in presenza dell Spirito si può solo esultare , gioire , cantare , danzare.......!
Nicodemo non prega...lo Spirito è davanti a lui ma non lo vede , il suo Dio interiore rimane muto , non può pregare e infatti si allontana nella notte con i suoi dubbi rimasti tali . Nicodemo non ha sostituito il suo "software" spirituale , si tiene quello vecchio che lo farà vivere ancora nella prigione di matrix..!
Ritroveremo il povero Nicodemo alla fine del vangelo che , insieme ad altro eminente personaggio della nomenklatura politico-religiosa del tempo , tale Giuseppe di Arimatea , deporrà Cristo dalla croce e metterà a disposizione la tomba , gli unguenti e i balsami per il suo corpo tumefatto. Insomma seppellirà per sempre il suo Dio interiore , avvolgendol nella coltre di una falsa religiosità idolatrica e istituzionale adatta ai giochi di potere di matrix ; infatti matrix di tutto ha bisogno , meno che di un DIO VIVO , gli fa più comodo un Dio imbalsamato , come quello di Nicodemo appunto !!!!i

PRATICA MEDITATIVA
MI interiorizzo...osservo il respiro....m'inoltro nel silenzio ( muni) interiore.....inspirando mentalmente dico Jesus...espirando Cristus.......
Osservando il quadro ...la riproduco nella zona compresa tra le arcate sopraciliari ( Ajona Chakra)......
E' notte...vedo il Signore nella sua stanza...ricordo le parole del dialogo con Nicodemo.....mi sostituisco a Nicodemo...e aspetto una risposta
Le risposte mi diranno se sto utilizzando le categorie mentali di Matrix...o quelle spirituale del Regno
Om Shanti
Yogacharya Eknathananda